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Il Pdl di Molfetta attacca la Cgil: riordino rete scolastica… a volte ci riprovano
28 novembre 2011

MOLFETTA – Il segretario cittadino del Pdl di Molfetta, Pasquale Mancini (foto), con un comunicato torna sul problema del riordino della rete scolastica e replica alle accuse della Cgil:

«Ci sono cose che fatichiamo a comprendere e che, come genitori, ci fanno male – dice Mancini -. Accade quando qualcuno gioca con la serenità  dei nostri figli, e accade a Molfetta.
Alcuni esponenti della CGIL locale, estremamente politicizzati e molto vicini all'eterno candidato sindaco "quattro stagioni" attualmente a sinistra, si dedicano periodicamente a seminare il panico nel mondo della scuola diffondendo notizie allarmanti per  bambini, genitori e personale scolastico.
Noi siamo abituati a comprendere i comportamenti degli uomini, e ci e' ben chiaro l'interesse di parte della CGIL locale ad elevare costantemente i toni dello scontro (devono giustificare  i benefici di cui godono e dimostrare la loro stessa esistenza)  ma ci spiace rilevare che nemmeno una crisi epocale come questa faccia prevalere in questa gente  il senso delle istituzioni.
Nella scorsa Primavera ci fu il teatrino sulla questione del tempo pieno nelle scuole: ricordate ? Sostenuti dalle immancabili cassandre del centrosinistra, questi signori mobilitarono gruppi di genitori, organizzarono proteste e assemblee sulla notizia (infondata e montata ad arte) che  le insegnanti avrebbero perso il posto di lavoro, che ai bambini sarebbe stato negato il diritto allo studio, che la amministrazione Azzollini non aveva a cuore le esigenze delle madri lavoratrici. Chiacchiere. I fatti dimostrarono che, solo e soltanto grazie all'impegno e alla buona gestione della giunta Azzollini ,il tempo pieno fu non solo mantenuto ma addirittura incrementato. Un “fatto”, una  conferma "vera"  dell'attenzione di questa amministrazione ai problemi quotidiani delle madri lavoratrici (destinatarie anche del grande sviluppo delle cd sezioni Primavera) che non ebbe, ovviamente, lo stesso clamore della protesta-farsa, ma fu ignorata dagli organi di stampa.
Oggi questi stessi signori ci riprovano, ignorando l’inderogabile necessità di ottimizzazione delle risorse e "fregandosene" (e' il termine giusto..) del momento storico e dei sacrifici cui tutti siamo chiamati.
Oggi tocca al piano di riorganizzazione della rete scolastica e i compagni gettano benzina sul fuoco, utilizzando bambini e genitori per difendere i privilegi di qualche amico e per intervenire nello squallido gioco delle candidature in atto nel centro sinistra.
 
Giusto per inciso, se passasse la proposta di CGIL e sinistra, i genitori che quest’anno hanno scelto per i propri figli una scuola optando per quella specifica offerta formativa, potrebbero vedersi costretti a cambiare tutto (insegnanti, istituto e programmi)  già  il prossimo anno. In questa visione chi governa e chi deve vigilare si mettono d’accordo in barba alla libertà di scelta dei cittadini. L'Amministrazione ha ovviamente  detto no a questa ipotesi, “no” a sacrificare la continuità didattica degli alunni per tutelare gli interessi particolari di qualcuno.  
 
E il PDL oggi interviene per dire la propria. Non ci interessano le questioni interne alla CGIL (che ha al suo interno anche fior di galantuomini) e men che meno la guerra tra bande in atto nel centro sinistra locale :  ci interessa invece il dato politico di fondo. Non e' il momento per giochetti di bottega. Il Paese, e nel nostro piccolo la Città ' ci chiedono e meritano impegno, sacrifici e rispetto. Ci opporremo alla costituzione di nuovi privilegi e all'utilizzo strumentale delle nostre famiglie. I nostri figli e il mondo della scuola sono patrimonio di tutti e non merce di scambio per alcuni. I cittadini ne hanno fin sopra i capelli e noi... siamo cittadini».
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Vista la richiesta di parere sulla proposta di dimensionamento scolastico relativo all'a.s. 2011/2012 formulata da codesta amministrazione comunale Visto l'art. 1 del DPR 20 marzo 2009, n. 81 Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 200 del 2 luglio 2009 Visto il DI n. 176 del 15 marzo 1997 Visto il DPR 18 giugno 1998, n. 233 Visto il DM n. 331 del 24 luglio 2008 Visto l'art. 19, commi 4 e 5 del decreto legge n. 98 del luglio 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 111 del 15 luglio 2011 Vista la nota MIUR n. 5889 del 13 luglio 2011 Considerato che il decreto interministeriale, avente natura regolamentare, previsto dal DPR 20 marzo 2009, art. 1, comma 1 non è ancora stato emanato Considerato che il DPR 20 marzo 2009, art. 1, comma 3 stabilisce che fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 1, continua ad applicarsi la disciplina vigente, vale a dire il DM n. 176 del 15 marzo 1997, il DPR 18 giugno 1998, n. 233 e il DM n. 331 del 24 luglio 2008 Considerato che gli istituti rispettano la normativa vigente relativa al dimensionamento scolastico Considerato che la proposta di dimensionamento scolastico è stata formulata nel rispetto delle norme introdotte dall'art. 19, commi 4 e 5 del decreto legge n. 98 del luglio 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 111 del 15 luglio 2011 Ritenute tali norme in contrasto con quelle vigenti esprime parere contrario alla proposta di dimensionamento scolastico relativo all'a.s. 2011/2012 formulata da codesta amministrazione. In attesa che la Corte Costituzionale si esprima sulla questione di legittimità costituzionale dell'art. 19, commi 4 e 5 del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 111 del 15 luglio 2011, posta dalle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Sicilia, invita codesta amministrazione comunale a non procedere al dimensionamento scolastico per l'a.s. 2011/2012.

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