MOLFETTA – Il segretario cittadino del Pdl di Molfetta, Pasquale Mancini (foto), con un comunicato torna sul problema del riordino della rete scolastica e replica alle accuse della Cgil:
«Ci sono cose che fatichiamo a comprendere e che, come genitori, ci fanno male – dice Mancini -. Accade quando qualcuno gioca con la serenità dei nostri figli, e accade a Molfetta.
Alcuni esponenti della CGIL locale, estremamente politicizzati e molto vicini all'eterno candidato sindaco "quattro stagioni" attualmente a sinistra, si dedicano periodicamente a seminare il panico nel mondo della scuola diffondendo notizie allarmanti per bambini, genitori e personale scolastico.
Noi siamo abituati a comprendere i comportamenti degli uomini, e ci e' ben chiaro l'interesse di parte della CGIL locale ad elevare costantemente i toni dello scontro (devono giustificare i benefici di cui godono e dimostrare la loro stessa esistenza) ma ci spiace rilevare che nemmeno una crisi epocale come questa faccia prevalere in questa gente il senso delle istituzioni.
Nella scorsa Primavera ci fu il teatrino sulla questione del tempo pieno nelle scuole: ricordate ? Sostenuti dalle immancabili cassandre del centrosinistra, questi signori mobilitarono gruppi di genitori, organizzarono proteste e assemblee sulla notizia (infondata e montata ad arte) che le insegnanti avrebbero perso il posto di lavoro, che ai bambini sarebbe stato negato il diritto allo studio, che la amministrazione Azzollini non aveva a cuore le esigenze delle madri lavoratrici. Chiacchiere. I fatti dimostrarono che, solo e soltanto grazie all'impegno e alla buona gestione della giunta Azzollini ,il tempo pieno fu non solo mantenuto ma addirittura incrementato. Un “fatto”, una conferma "vera" dell'attenzione di questa amministrazione ai problemi quotidiani delle madri lavoratrici (destinatarie anche del grande sviluppo delle cd sezioni Primavera) che non ebbe, ovviamente, lo stesso clamore della protesta-farsa, ma fu ignorata dagli organi di stampa.
Oggi questi stessi signori ci riprovano, ignorando l’inderogabile necessità di ottimizzazione delle risorse e "fregandosene" (e' il termine giusto..) del momento storico e dei sacrifici cui tutti siamo chiamati.
Oggi tocca al piano di riorganizzazione della rete scolastica e i compagni gettano benzina sul fuoco, utilizzando bambini e genitori per difendere i privilegi di qualche amico e per intervenire nello squallido gioco delle candidature in atto nel centro sinistra.
Giusto per inciso, se passasse la proposta di CGIL e sinistra, i genitori che quest’anno hanno scelto per i propri figli una scuola optando per quella specifica offerta formativa, potrebbero vedersi costretti a cambiare tutto (insegnanti, istituto e programmi) già il prossimo anno. In questa visione chi governa e chi deve vigilare si mettono d’accordo in barba alla libertà di scelta dei cittadini. L'Amministrazione ha ovviamente detto no a questa ipotesi, “no” a sacrificare la continuità didattica degli alunni per tutelare gli interessi particolari di qualcuno.
E il PDL oggi interviene per dire la propria. Non ci interessano le questioni interne alla CGIL (che ha al suo interno anche fior di galantuomini) e men che meno la guerra tra bande in atto nel centro sinistra locale : ci interessa invece il dato politico di fondo. Non e' il momento per giochetti di bottega. Il Paese, e nel nostro piccolo la Città ' ci chiedono e meritano impegno, sacrifici e rispetto. Ci opporremo alla costituzione di nuovi privilegi e all'utilizzo strumentale delle nostre famiglie. I nostri figli e il mondo della scuola sono patrimonio di tutti e non merce di scambio per alcuni. I cittadini ne hanno fin sopra i capelli e noi... siamo cittadini».