Il Pd riconferma Giovanni Abbattista come segretario
La lunga stagione congressuale del Partito Democratico si è chiusa in provincia di Bari con l’elezione del segretario provinciale, Vito Antonacci, capogruppo alla Provincia e di quello cittadino, Giovanni Abbattista, consigliere comunale e coordinatore uscente. Entrambi confermati per acclamazione al termine di un percorso, non facile né scontato, che ha messo d’accordo tutte le anime del partito. A Molfetta a mischiare le carte in tavola ci aveva provato ancora una volta Piero de Nicolo, che dopo aver annunciato la sua candidatura durante un’assemblea ha poi preferito evitare strappi. “Questo è stato un importante segnale di forza e compattezza del partito che avrà un significato politico ancora maggiore nel lavoro quotidiano che tutti sapranno esprimere per raggiungere gli importanti obiettivi che abbiamo davanti”, è stata la lettura del segretario dopo la sua elezione. UN PD APERTO A GIOVANI E SOCIETA’ CIVILE Qualcosa il Partito democratico, però, l’ha cambiata subito. Scorrendo i nomi del Coordinamento cittadino, in attesa che Abbattista nomini, come di sua competenza, i componenti con funzioni esecutive della segreteria, si nota che c’è una grande quantità di giovani e donne “anche al fine – ha sottolineato Abbattista – di consentire quel necessario ricambio generazionale all’interno del partito e un allargamento della stessa base”. E proprio in tema di allargamento non sfugge la presenza di due nomi nuovi per il Pd ma non per la politica cittadina: Pierangelo Iurilli e Ottavio Balducci, il primo assessore con Tommaso Minervini nella giunta di centro destra e il secondo che anni fa ha militato in Forza Italia. Un passaggio che Abbattista ha spiegato così: “Stiamo costruendo un progetto alternativo al governo Azzollini che si sta dimostrando attrattivo anche per quelle forze politiche e per quei cittadini che non sono tradizionalmente organici al centrosinistra ma che, constata la conclamata incapacità del centrodestra ad amministrare, non intendono più assecondare l’assolutismo dispotico del sindaco”. L’OPPOSIZIONE SUI PROBLEMI DELLA CITTA’ A cominciare dai problemi della città: “Sono dovute intervenire la magistratura e le forze dell’ordine per mettere fine all’indecente far west dell’ambulantato che l’osceno lassismo dell’amministrazione comunale aveva determinato. La gestione fallimentare dei lavori del nuovo Porto commerciale, la conduzione irresponsabile della vicenda della Capitaneria, le scelte effettuate in materia di sviluppo senza preoccuparsi di considerare la sostenibilità degli interventi (si pensi alla questione lame e PIP), l’assenza di ogni attività di programmazione e di sistema nei diversi settori, i danni per svariati milioni di euro prodotti a dispetto di un tanto declamato quanto inesistente rigore nella gestione delle finanze pubbliche, sono solo alcuni esempi che dimostrano l’incapacità di questa amministrazione di affrontare e risolvere i problemi della città. Per questo è quanto mai necessario profondere ogni energia per costruire una alternativa”. IL PROGETTO ALTERNATIVO E qui lo sguardo del segretario del Pd va necessariamente al 2013: “Le elezioni comunali sono ancora distanti. Esiste, quindi, un lasso di tempo sufficientemente ampio perché il partito faccia le sue scelte senza essere condizionato dalle emergenze. Noi intendiamo svolgere fino in fondo e con senso di responsabilità il ruolo che spetta alla forza politica più grande della coalizione di centrosinistra, e cioè quello di contribuire alla costruzione di un’offerta politica che sia convincente per i cittadini, competitiva sul piano elettorale e alternativa all’attuale governo di centrodestra”. Sono in corso diversi tentativi di rimettere insieme tutte queste forze che vanno dall’Udc a Rifondazione comunista. Ma se l’atteggiamento nei confronti dei centristi è ancora cauto, prove di dialogo sono in corso con gli altri partiti del centro sinistra. Si è partiti da un’analisi del voto regionale condivisa e si è arrivati alla prima manifestazione pubblica allargata in difesa della costituzione il 2 giugno. Prove generali d’intesa. Ma prima della costruzione della coalizione Abbattista pensa al progetto alternativo di città. “E’ giunto il momento di mettere da parte personalismi e incomprensioni del passato. Il nostro partito si assumerà la responsabilità di accompagnare il percorso politico che porterà al 2013 alla costruzione di una coalizione alternativa al centrodestra, forte di un progetto di città condiviso e costruito in questi anni. Un progetto che dovrà, quindi, essere assolutamente prioritario rispetto a quello della definizione della latitudine della coalizione. E’ un impegno assai ambizioso che il Partito democratico deve assumersi, sapendo che solo grazie a questo importante e faticoso lavoro non saranno commessi gli errori del passato e non si procederà all’allestimento di cartelli elettorali, ma si arriverà alla costruzione di un’autentica e credibile alternativa al centro destra”.