Il fungo sul mare
Resterà come il simbolo dell’amministrazione Minervini e della corsa al consumo di suolo, questo fungo sul mare nella foto di Mauro Germinario. Perché non si è cercato di evitare questa cementificazione senza senso a due passi dal mare? Si potevano evitare gli errori del passato del sindaco Antonio Azzollini continuati col sindaco Tommaso Minervini che governa con gli uomini del suo predecessore. Anche se la costruzione è legittima in base al Piano regolatore, andava trovata un’alternativa che non si è voluta cercare. Il timore di contenzioni non giustifica l’inerzia di fronte a una bruttura che fa indignare tutti i cittadini. Tra l’altro questa costruzione soffoca la piscina comunale e toglie il parcheggio per i suoi utenti (quando sarà riaperta? altro capitolo vergognoso). Minervini dimostra di non avere a cuore l’ambiente, rivelando una incapacità amministrativa proprio sui temi più difficili: più facile dare la licenza, che trovare una difficile soluzione. La vittoria della lobby dei costruttori su un modello di città più vivibile ed ecosostentibile. Questo fungo, che non potrà essere abbattuto a termini di legge, resterà nella storia come la pagina più brutta del lungomare, dopo la costruzione del palazzo dove ha sede l’Inps. In attesa dell’altro fungo di cemento, che si accinge a sorgere poco più avanti, direttamente sulla spiaggia. © Riproduzione riservata