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Il “fumus persecutionis” del WWF
13 dicembre 2003

Riceviamo e pubblichiamo una precisazione del WWF di Molfetta su un articolo pubblicato il 10 novembre scorso sul sito “Quindici on line” e che riguardava un progetto, redatto dallo stesso WWF e finanziato con fondi Por e comunali. In coda aggiungiamo il nostro commento. Oggetto: Risposta a Quindici “E' ormai evidente a tutti, anche ai lettori più distratti, della particolare “attenzione” che la redazione di Quindici e del suo direttore presta sempre più di frequente alla nostra Associazione. Spesso decidiamo di non cadere nella tentazione della facile ed inutile polemica astenendoci dal rispondere ad accuse che nel migliore dei casi sono semplicemente infamanti e volte a screditare la figura della nostra sezione in modo del tutto gratuito. Ma questa volta, abbiamo deciso di non lasciar correre e di contrastare con gli opportuni provvedimenti legali l'atteggiamento persecutorio perpetrato ai nostri danni, nonché di smentire con la presente, le menzogne pubblicate. Al contrario d'altri, non siamo un'Associazione a matrice politica, ma ogni tanto qualche precisazione è doverosa, se non altro per “dovere di cronaca”, poiché questo concetto non sembra appartenere appieno al bagaglio professionale dei collaboratori della succitata redazione. E' il caso dell'articolo apparso su Quindici on line, relativo al progetto sul monitoraggio del traffico del WWF. E' evidente come la redazione non si sia preoccupata di leggere attentamente il progetto approvato dalla Regione, prima d'esprimere un tale giudizio negativo sull'argomento, vista la serie di “imprecisioni” per non dire falsità che sono state scritte. Innanzitutto si è confuso totalmente, il progetto di “Telecontrollo del traffico” già precedentemente approvato, con quello proposto dalla nostra Associazione (del tutto diverso) che non prevede alcuna telecamera, come erroneamente riporta l'articolo. Si tratta, invece, di un progetto pilota, che, applicato sperimentalmente alla nostra città, potrebbe poi essere esteso ai comuni limitrofi della provincia di Bari, come già accaduto nella provincia di Milano. Esso prevede il monitoraggio dei flussi stradali e la registrazione puntuale di tutti gli incidenti (ad opera dei vigili urbani che saranno formati per tale scopo), al fine di individuare quelli che sono i punti critici, per quanto riguarda la viabilità, l'inquinamento, e le emissioni acustiche. Come lo stesso articolista osserva, non ci sono oggi a Molfetta validi studi sul numero, tipologia ed ubicazione degli incidenti e più in generale su tutti quei processi d'interazione dei flussi stradali. I dati disponibili (Profilo di Salute di Molfetta 2003) riferiscono che nel periodo 97'- 01' si è registrato un aumento pari al 65%, in riferimento al numero d'incidenti avvenuti su strade urbane ed extra-urbane, passando da 163 nel 97' a 228 nel 2001 e il trend è in crescita. Forse la vita dei cittadini e la sicurezza stradale non riguardono l'ambiente in cui viviamo? Forse strade fluide e decongestionate non sono un toccasana per le emissioni inquinanti e quelle sonore? Non mettiamo in dubbio che ci sia qualcuno che non la pensi così, ma quel qualcuno non può avere l'arroganza di pretendere di essere il solo a conoscere il “vero modo” di far ambientalismo. Bollare come “affarista” o “ex ambientalista” chiunque la pensi diversamente è sintomo di grettezza culturale. Quali sono le alternative, le contro proposte? In che modo, si cita testualmente, “si poteva far di meglio”? Forse si predilige la strada facile dell'immobilismo, “lasciamo tutto com'è”,….. vorremo tanto saperlo! Ma la poca imparzialità e la malignità della redazione diventa ancora più evidente quando riferisce riguardo ai presunti soldi che la nostra Associazione dovrebbe “intascare”, chiedendo quindi chiarimenti al Comune; come mai Quindici non si è posto lo stesso problema allorquando qualche anno fa un'altra associazione ambientalista di Molfetta (Legambiente) propose un altro progetto POR, poi approvato ed ora concluso, stimato intorno a 70.000.000 di lire? Quelli non erano forse sempre soldi dei contribuenti? Non ci risulta che i componenti di quell'associazione abbiano fornito le loro prestazioni a titolo “gratuito”?; il “volontariato”, in quel caso dov'era? Ad ogni modo e a scanso d'equivoci, l'associazione WWF Molfetta precisa che non ha ricevuto e non riceverà alcun compenso per questo progetto. Se mai, abbiamo gratuitamente prestato alla cittadinanza, le nostre competenze e professionalità per l'attività di progettazione che ha permesso l'arrivo di ben più di 100mila euro, per un opera che noi riteniamo di pubblica utilità. Le altre speculazioni le lasciamo a chi piace far dietrologia. Noi riteniamo che un'Amministrazione comunale di qualunque orientamento politico, sia l'ente preposto istituzionalmente ad accogliere in primis le istanze dei cittadini. Simili progetti sono stati attuati anche con le precedenti amministrazioni (chi ha memoria lo ricorderà, persino il progetto tanto contestato da Quindici, ma tanto apprezzato dai cittadini, della Prima Cala è partito con il precedente Sindaco, però a quel tempo la stessa redazione ne parlava in modo molto favorevole…. ) Ciò che più ci rammarica è che risentimenti personali di pochi individui, che nulla hanno a che fare con l'ambiente, possano ogni volta far cadere la nostra Associazione in giochetti d'accuse infondate e diffamanti che riteniamo non giovino né alla città né tanto meno all'ambiente. Pertanto la sezione del WWF di Molfetta non intende più tollerare la diffusione di notizie false e tendenziose che discreditano l'operato dell'Associazione stessa nonché di coloro che del tutto gratuitamente e per mero servizio di volontariato operano all'interno della stessa. Tanto premesso diffida la redazione di Quindici dal compiere azioni e dal diffondere notizie che riguardano l'Associazione non corrispondenti a verità e che integrano estremi di reato e inoltre vi invitiamo a pubblicare integralmente sul prossimo numero cartaceo per la legge sulla stampa questa nostra replica; ed inoltre la previene che, in difetto, procederà nella maniera più drastica prevista dall'ordinamento. Con le più ampie riserve”. WWF Sezione di Molfetta Rispondiamo alla comunicazione pervenutaci dalla sezione Wwf di Molfetta, precisando, innanzitutto, che, stando alle vigenti norme che regolano gli adempimenti della stampa in materia di rettifica (art. 42, legge 416/81), eventuali repliche o precisazioni vanno pubblicate sull'organo di informazione che ha diffuso la notizia cui si intende replicare. In altre parole: la richiesta avanzata dai responsabili del Wwf, che la loro comunicazione sia pubblicata sul numero cartaceo di “Quindici” (e non sull'edizione on-line su cui è apparsa la notizia alla quale il Wwf si riferisce), è del tutto arbitraria, né esiste obbligo alcuno di legge perché la si adempia, come invece, erroneamente, lasciano intendere gli estensori di questa missiva. Né abbiamo l'abitudine, mantenendo sempre una rigorosa correttezza professionale, di pubblicare smentite di articoli pubblicati su altri giornali (come fanno abitualmente altri e come fate anche voi in questa occasione, inviando inspiegabilmente per conoscenza la vostra lettera a soggetti non coinvolti in questa vicenda, forse con segreto e inutile intento di denigrare giornale e giornalisti con dolo evidente o gusto becero del pettegolezzo). Quanto ai contenuti sollevati dalla presente comunicazione, a cominciare dalle “imprecisioni” cui fa riferimento l'associazione, la redazione ammette, certo, l'avvenuto equivoco (la sovrapposizione tra due progetti, differenti negli strumenti previsti, ma dagli scopi assai simili), sottolineando, tuttavia, come il senso dell'articolo, al di là dei dettagli tecnici, non ne sia affatto inficiato. Intanto non è casuale il fatto che si sia ingenerata confusione tra due progetti comunali (ripetiamo: diversi nella strumentazione che si intende adoperare – in uno è previsto l'uso delle telecamere, assente, invece, nell'altro – ma con finalità per molti aspetti equivalenti): al di là del difetto di comunicazione che ormai da mesi (per non dire da anni) pare aver avvolto l'attività amministrativa (ma il Comune di Molfetta non si era dotato di un portavoce della “Casa municipale”?), è evidente che si è in presenza di due progetti simil-cloni che, viaggiando su binari paralleli nella stessa direzione, comportano un dispendio di risorse (non solo economiche) quanto meno discutibile. Dunque la questione dei costi non è un fatto di cui deve sentirsi investito il solo Wwf (che, come dice, non percepirà alcunché da questo progetto): trattasi di un problema di assai più vasta e importante portata che va sotto il nome di “priorità delle voci di spesa”. Il controllo e il monitoraggio dei flussi automobilistici a mezzo dei vigili urbani (già pochi) è davvero una delle urgenti priorità della città di Molfetta? Una priorità tale da giustificare l'impegno del Comune “duplicato” in due corposi progetti? La sezione del Wwf ci lascerà almeno la libertà di porre in discussione questi interrogativi che riguardano denaro pubblico e quindi soldi di tutti: del resto chi si espone in un'iniziativa pubblica non può poi sottrarsi alle legittime critiche dell'opinione pubblica, o si vogliono ascoltare solo voci favorevoli? Inoltre non esiste nessuna “particolare attenzione della redazione e del direttore di Quindici al Wwf, ma solo alle sue iniziative pubbliche, esprimendo opinioni e valutazioni e ponendosi interrogativi come tutti i cittadini: o forse ai giornalisti non è consentito ciò che è permesso ad altri? Siamo e intendiamo restare liberi. Non era nostra intenzione offendere alcuno, ma esercitare il legittimo diritto di cronaca, pertanto la diffida del WWF di Molfetta (che pur pubblichiamo non in quanto diffida, ma come diritto di replica e anche perché riteniamo che tutti abbiano diritto ad esprimere anche il proprio dissenso sui nostri articoli e non neghiamo il diritto di parola ad alcuno) non ci tocca, anche perché non riteniamo ci siano “estremi di reato” Quanto poi alle valutazioni da noi espresse in merito al rapporto tra volontariato e sostegno economico fornito dalle casse comunali, si intende precisare che non era assolutamente nelle intenzioni dell'articolo porre in discussione il meccanismo secondo cui qualsiasi associazione di volontariato, sulla base di esigenze reali, pienamente rispondenti alle proprie finalità e soprattutto convergenti con l'interesse della comunità, può richiedere finanziamenti, rimborsi, contributi al Comune (ente preposto ad assicurare l'interesse collettivo, appunto). Il problema, per dirla in una, non sono i soldi ma a cosa servono. E, a dimostrazione della qualità non persecutoria della nostra informazione (da cui, invece, il Wwf si sente gravemente leso), cogliamo soltanto ora l'occasione per girare ai lettori alcune recenti iniziative promosse dallo stesso Wwf e sostenute finanziariamente dal Comune di Molfetta. Che giudichino i lettori se si tratta di iniziative pertinenti o meno alle finalità ambientaliste precipue di questa associazione: 1. Estate 2002: Prima edizione di Triathlon “1° Trofeo G. Carnicella”, euro 1.000,00 imputati al cap. 24050 “Spese per iniziative sportive e diffusione dello sport” del bilancio 2002; 2. Estate 2003: Manifestazione sportiva Triathlon Nazionale - Trofeo “Gianni Carnicella”, euro 1.000,00 imputati al Cap. 24050 “ Spese per iniziative sportive e diffusione dello sport” del bilancio 2003; 3. Estate 2003: Manifestazione sportiva Triathlon Nazionale - Trofeo “Gianni Carnicella”, ulteriori euro 1.000,00 imputati al Cap. 24050 “ Spese per iniziative sportive e diffusione dello sport” del bilancio 2003 (la giunta comunale si “corregge”, precisando che “era intenzione della Amministrazione Comunale assegnare un contributo di euro 2.000,00”). Lasciando infine a menti meno occupate delle nostre i poco edificanti commenti (meglio si dovrebbe dire “pettegolezzi” che non interessano nessuno: ognuno si esprime come può) sui presunti “risentimenti personali di pochi individui” (torna il fumus persecutionis), concludiamo sulla nostra tanto discussa posizione in merito alle iniziative di “riqualificazione” della Prima Cala. Già altrove abbiamo espresso, con dovizia di particolari (tecnici e politici) le ragioni del nostro dissenso (rimandiamo i membri del Wwf alla mole di articoli prodotti, che certamente i nostri lettori già conoscono). Solo una precisazione: il riferimento (presente nel nostro articolo contestato dal Wwf) alla ventilata possibilità che questa associazione assuma la gestione di un punto ristoro per i bagnanti presso la prima Cala (possibilità, peraltro, non smentita nella missiva giuntaci dallo stesso Wwf), non ci sembra qualifichi in senso ambientalista e disinteressato l'operato di questa associazione (che, i responsabili ci insegneranno, nasce con finalità che nulla hanno a che fare con la gestione di chioschi o con la somministrazione di bevande). Ma anche su questo, il dibattito è aperto. In ultimo, sul silenzio o sul favore (ancora una volta presunto) con cui in passato il nostro giornale avrebbe accolto attività, svolte dalla passata amministrazione, simili ad alcune altre oggi condotte dalla presente giunta, si fa presente che la vecchia amministrazione è stata ripetutamente contestata (come oggi accade con la giunta guidata da Tommaso Minervini) su singoli provvedimenti a nostro parere divergenti dall'interesse della comunità. I lettori ricorderanno, per fermarci alla Prima Cala, la gestione (da noi giudicata assolutamente irresponsabile) dei fatti che portarono alla nascita in pianta stabile del lido Scoglio d'Inghilterra a partire dal 1998. Quanto alle presenti iniziative realizzate su quel tratto di costa, se il Wwf si riferisce alla nostra battaglia (impopolare, ma non per questo ingiusta) contro il muro di cemento armato spuntato su quella spiaggia, beh, trattasi di “originale pensata” di questa amministrazione e dell'Ufficio Tecnico che a questa amministrazione fa capo. Sui riferimenti ai contributi percepiti da altre associazioni, nel ribadire che non il fatto che associazioni di volontariato utilizzino pubbliche risorse costituisca per noi un problema, ma gli scopi (talora discutibili) cui queste risorse sono orientate, lasciamo ai responsabili delle associazioni citate la possibilità di ulteriori chiarimenti. Quindici Molfetta
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Come sempre vengo io a mettere un pò d'ordine. Fra tanti commenti, si sente la mancanza del mio! Un pò di ragione a Quindici e un pò al WWF (ma non perchè io voglia fare il democristiano!). Infatti bastano poche annotazioni. Iniziamo da Quindici: 1) Quando si parla di finanziamenti credo bisogna andare cauti. Perchè spesso tra le iniziative in delibera si ritrovano cose e nomi strani. Ad informarsi però si scopre che magari quella rappresentazione teatrale, o quel concertino di piano, o altro, sono state migliori di altre fatte da nomi altisonanti. 2) Riportare la voce "della richiesta del WWF di apertura di un chiosco alla Prima Cala" equivale ad una voce che potrebbe essere riportata da L'Altra Molfetta ad esempio sulla "ordinazione di un mega yatch da parte del comunista Consigliere Zaza": cioè una voce a sfottò, che serve solo a seminare discordia ed induce a false conclusioni (ad esempio: il WWF ha abbellito la Prima Cala al solo scopo di trarre vantaggio dal futuro chiosco...). Come si vede un ragionamento perverso.... Per il WWF: 1) La mancanza di informazione è evidente: su Quindici online, ad esempio, non sono mai apparse notizie sulle attività antibracconaggio, di denunce, etc. Sicuramente il Direttore le avrebbe pubblicate se in suo possesso: basti pensare che è stato cacciato dai grezzoni della Molfetta Sportiva e continua a scrivere notizie su quei quattro debosciati dei calciatori e dirigenti del Molfetta... Quindi le notizie le dà... Il difetto del Direttore è che quando si parla di telecontrollo del traffico pensa a quando lo beccai che passava col rosso... Almeno sono stato io a vederlo, ma pensate se fossero state le telecamere... Multa sicura.... Scherzosamente il vostro Fascio Poli. Ci risentiamo per gli auguri di Natale. P.S. Vorrei sentire un commento del Natalicchio a tal proposito.
Alla gentile Si.na Lacedonia, desideriamo fare alcune precisazioni: 1) non attacchiamo in modo gratuito il WWF, esercitiamo soltanto il legittimo diritto di critica, critica che a voi non piace, ma non possiamo farci nulla. Dicevano i latini: repetita iuvant (speriamo!). Dovete abituarvi a confrontarvi, altrimenti... iscrivetevi a Forza Italia (o siete già iscritti al partito di Berlusconi che non ammette critiche, è contro la libertà di stampa e definisce comunisti tutti coloro che non la pensano come lui o lo criticano); 2) il diritto di cronaca lo applichiamo sempre, a patto che gli interessati ci inviino le notizie delle loro iniziative. Non abbiamo il dono dell'ubiquità e quindi non possiamo conoscere le iniziative del WWF, ammenocchè non crediate che le vostre cose si diffondano nell'etere da sole. Il vostro ufficio stampa non funziona o non considera "Quindici". Peggio per voi. 3) della raccomnadata non ci importa nulla, nè ci fa paura: abbiamo inserito la vostra lettera solo perchè crediamo - al contrario di voi - nel confronto e nella democrazia. Se la lettera ci fosse arrivata anche a mano, per posta ordinaria o via e-mail, l'avremmo inserita ugualmente, come dimostrano altre lettere, anche critiche nei nostri confronti, che abbiamo pubblicato (leggetevi la collezione di "quindici" alla Biblioteca comunale) nei 10 anni della nostra storia. E questo è un fatto, le vostre sono solo chiacchiere; 4) non abbiamo mai - ripetiamo - mai, censurato, nè ricevuto una vostra mail, questa sì che è vera CALUNNIA, come tutte quelle che continuate a ripetere nei nostri confronti. Se avete copia delle lettere e potete dimostrare di averle inviate, fatelo! invece di dire falsità. Non censuriamo nulla, tranne i commenti falsi o offensivi. Quindi signorina (credo lei sia molto giovane) non si nasconda dietro il dito e impari a dire la verità; 5) prendiamo atto della sua affermazione "non abbiamo mai avuto l'intenzione di aprire un chiosco alla prima cala". La cosa, del resto, l'avevamo riportata come voce e non come notizia certa. Se non pubblicassimo anche le voci, soprattutto quando ci vengono da persone attendibili, non faremmo più i giornali. Importante è dire che si tratta di una "voce". Anche questo è cronaca, cara signorina. Perchè se di qualcosa si parla in città, noi da bravi cronisti, la registriamo come tale. Non abbiamo lezioni da prendere da lei in questa materia. Se invece di attendere finora a ricorrere alla "raccomandata", il WWF ci avesse scritto prima, la sua lettera sarebbe stata pubblicata. Ma la correttezza - evidentemente - non rientra nelle vostre abitudini; 6) prima di fare dell'ironia sull'eventuale nostra conoscenza del termine "Onlus", le farebbe bene dare una ripassata alla grammatica; 7) la vigilanza ambientale? il giardino dell'aloe? il progetto tartarughe marine? l'impegno contro la pesca di frodo? e così via... non ne siamo a conoscenza (del Pulo no, e ne abbiamo scritto), semplicemente perchè il vostro presidente Salvemini sembra prevenuto nei nostri confronti e non ci manda le notizie o preferisce altri fogli locali che non leggiamo. Non possiamo, perciò, pubblicare cose delle quali non siamo a conoscenza: questa sì, sarebbe cattiva cronaca. Nè abbiamo l'obbligo di informarci su tutte le iniziative della associazioni onlus di Molfetta. Dato che siamo sicuri che citerete "Legambiente" (come avete già fatto, ma c'è una contesa fra voi?) che compare abitualmente su "Quindici", è bene informarvi subito che quell'associazione, ma anche gli "Ambientalisti" ci fanno pervenire regolarmente i loro comunicati e noi li pubblichiamo. Imparate a farlo anche voi, invece di starnazzare. Quindi, in conclusione, signorina apprezziamo molto il suo amore per l'ambiente e l'associazionismo onlus e il WWF, meno la sua capacità di informarsi sul nostro conto. Prima di scrivere calunnie, accerti la verità dei fatti che è quella da noi scritta in precedenza: nessuna comunicazione ci è pervenuta, perciò non possiamo censurare ciò che non c'è. Prova ne sia, che il suo commento è stato inserito regolarmente in rete e pubblicato anche se non è arrivato per "raccomandata". Cordiali saluti


Rispettiamo i vostri diritti di cronaca e di critica, purchè si basino sulla correttezza! L'atteggiamento di presunzione o di scarsa attitudine al dialogo, assolutamente non ci appartengono, anzi siamo disponibili a fornire qualsiasi spiegazione ci venga richiesta. A coloro che non vedono attinenza tra triathlon e ambientalismo, vorrei spiegare che la promozione di una gara sportiva a livello nazionale, che ha dato lustro alla Città ed è stata veramente spettacolare, ci è sembrato un bel modo per festeggiare il recupero della prima cala. E ribadisco quanto detto da Corrado Giancaspro: molte associazioni ambientaliste patrocinano attività sportive considerate strumento di promozione verso stili di vita più sani e meno impattanti. "ma ci faccia il piacere" non è una risposta. Cosa non va? Al signor Francesco invece vorrei spiegare che per il contributo fornito all'organizzazione della manifestazione abbiamo ricevuto un rimborso spese a fronte di fatture che abbiamo presentato, non un finanziamento a fondo perduto. Altro punto: prendiamo atto della disponibilità della redazione a pubblicare le nostre iniziative. Il nostro ufficio stampa (che funziona dato che su altri organi d'informazione compaiono le notizie delle nostre attività) invierà al Quindici i vari comunicati stampa. Per quanto riguarda le calunnie che avrei scritto, ribadisco che in passato abbiamo tentato di partecipare ai vostri dibattiti on line, ma le nostre repliche non sono mai comparse. Eventi questi che ci hanno fatto desistere dal continuare a rispondere, e che insieme alle critiche ed alla pubblicazione di qualche "voce" infondata (sulla quale comunque continuate e fare insinuazioni!!!"il progetto non è andato in porto.."), hanno contribuito a creare da parte nostra una certa diffidenza. Ma se affermate che non avete mai censurato nulla, non ho motivo di dubitare e devo quindi dedurre che le nostre risposte non vi sono mai pervenute, forse per qualche disguido tecnico indipendente dalla vostra volontà.. Quanto meno abbiamo chiarito questo malinteso. Cordialmente Anna Lacedonia

Eravamo tentati dal non mettere il commento di Corrado Giancaspro perchè pieno di offese e calunnie nei nostri confronti, ma lo abbiamo inserito (anche se non è arrivato per ... raccomandata) facendo seguire queste precisazioni contro le sue affermazioni offensive: il diritto di difesa ce lo consentirà il sig. Giancaspro? Intanto, chiariamo subito che nessuno gioca a distruggere e lo ribadiamo ancora una volta. Ma evidentemente, come dicevano gli antichi: a lavare la testa all'asino... Non ci sono calunnie ma solo critiche (sul significato delle due parole la invitiamo a consultare un vocabolario) legittime da parte di "Quindici": non capiamo per quale motivo continuate a ripeterlo, calunniando voi sì "Quindici" e non vorremmo essere costretti a ricorrere alla magistratura. Una cosa che non ci piace, anzi ci ripugna (contrariamente ad altri) perchè riteniamo che queste cose non vadano risolte con la carta bollata, per avere ragione o meno dopo oltre 2 anni: una cosa inutile, che, tra l'altro, non fa giustizia dell'offesa subita. Meglio rispondere subito, rispedendo al mittente le sue ridicole accuse, che servono evidentemente a mascherare un comportamento del WWF criticabile e criticato da molti, come si può notare anche dai messaggi sul sito. Sembra, ripetiamo, che voi siate posseduti oltre che dall'evidente "fumus persecutionis" anche da un'evidente mitomania, come quando ritenete che esista un intento persecutorio (inesistente) del direttore nei vostri confronti. Prendiamo atto della smentita della gestione di un chiosco alla prima cala, ma la cosa l'avevamo riportata come voce e anche questo è cronaca e non pettegolezzo, soprattutto quando se ne parla in città e se tali voci vengono riferite da persone attendibili. E poi, quante volte le voci, guarda caso (ci auguriamo non in questo) sono diventate fatti concreti? In quanto al fatto che il nostro commento non fosse firmato, vi comportate come il famoso bue che dice all'asino cornuto: anche il vostro era firmato WWF Molfetta. Non badate a queste sciocchezze. Giancaspro sostiene che le vostre inziative sportive siano da considerarsi strumento di promozione verso abitudini e stili di vita più salutari. "Ma ci faccia il piacere!", avrebbe detto il grande Totò. La nostra opinione è che queste iniziative sono da lasciare alle società sportive, ammenocchè voi non vi consideriate tali. In quanto alle altre vostre iniziative per fermare lo scempio alla foce della lama, non ci sono state, riteniamo, volontariamente, da voi comunicate, perchè le avremmo pubblicate senz'altro (a prescindere dalle polemiche): siamo sensibili agli scempi all'ambiente da chiunque vengono perpetrati. In realtà, credo che non sappiate fare informazione, oppure riteniate che "Quindici" abbia posizioni preconcette (lo dite voi) verso il WWF: così non è. Vogliamo solo esercitare il nostro diritto di critica, che a voi non piace. Le notizie per noi vengono prima delle polemiche: per voi, evidentemente, è il contrario. E ci auguriamo che riusciate in futuro ad avere una maggiore apertura mentale, in modo da non chiudere questa inutile polemica che avete aperto con noi. Noi, dal canto nostro, rivendichiamo il diritto di informazione e di critica che ci viene riconosciuto dalla Costituzione (fin quando non la modifichi un regime autoritario): i giornali non sono dei bollettini, nè la Gazzetta ufficiale, come piacerebbe a qualcuno oggi al governo. Ma liberi strumenti di informazione, soprattutto quando non appartengono ad alcun potere nè politico, nè economico, come è il caso di "Quindici". Voi potete sempre replicare alle nostre critiche e i lettori potranno giudicare liberamente, come è sempre avvenuto nei 10 anni della nostra storia. Questo è un modo corretto di confrontarsi. Altro che pettegolezzo che non appartiene al nostro costume e che lasciamo volentieri ad altri giornali, ai quali piace sguazzarci dentro. Cordialità



Soltanto alcune precisazioni…..tanto si è capito che a molti piace giocare a distruggere a tutti i costi (anche sul lavoro di molti volontari!). Ritenevamo che il senso della nostra lettera fosse chiaro (riguardo alle molteplici calunnie che questo giornale spesso ci riserva), e quindi abbiamo voluto soffermarci soltanto sull'ultima questione del progetto POR contestatoci (ma anche per motivi di spazio e lunghezza della lettera, immaginiamo che il giornale abbia anche di queste esigenze). Ci sembrava quindi logico che il resto delle accuse sollevate (gia in passato smentite) fossero da intendersi “false” e “calunniose”; ma evidentemente chi parte da posizioni preconcette o ci sguazza in “pettegolezzi”, ha bisogno anche d'espliciti chiarimenti. Pertanto a nome del WWF Molfetta, dichiaro che l'associazione non ha mai avuto intenzione né l'avrà di costruire, gestire chioschi, bar, ristoranti o altro del genere in località “Prima Cala” o in alcun altro luogo. Ma quali sono le fonti di queste notizie?, certo è che diffondere notizie che hanno lo status di semplici “dicerie” è segno di poca professionalità giornalistica. Non vorrei qui ribattere nuovamente a tutte le osservazioni scritte in riferimento alla nostra lettera, sarebbero scaramucce inutili che penso interessino a pochi e poi tanto l'ultima parola l'avreste sempre voi. Come abbiamo già detto non vogliamo far politica ne siamo abituati a farla, ci tengo tuttavia a far solo alcune precisazioni: il direttore o chi della redazione (non si sa mai a chi rivolgersi, visto che non si firmano) dimostra di ragionare, come sempre, con una visione del mondo un po' limitata. Evidentemente per il direttore di Quindici, una manifestazione sportiva (peraltro costata veramente poco se si considera che trattasi di una manifestazione a livello nazionale) in cui protagonisti sono la corsa, la bicicletta, ed il nuoto nel nostro bellissimo mare, non possano esser considerati uno strumento di promozione verso abitudini e stili di vita più salutari e meno impattanti. Quante manifestazioni sportive a livello nazionale sono state promosse, patrocinate del WWF Italia o da altre associazioni ambientaliste! (vi possono garantire che sono tantissime, per citarvi l'ultimo evento : la Maratona di Milano svoltasi i primi di Settembre). E poi mentre il giornale era impegnato a vedere “chioschi fantasma del WWF” sulla Prima Cala, i nostri attivisti si sono impegnati a fermare uno scempio che si stava attuando sulla foce della lama proprio nella stessa località (mi riferisco all'attività di un privato che cercava di costruirsi un garage, proprio sotto la foce della lama). A seguito delle nostre dettagliate segnalazioni la procura di Trani ha bloccato i lavori; questo genere di notizie però non sono interessano il giornale. Al Sig. Angione: ma di quali antenne sta parlando?, e poi nel nostro progetto?…. non sapevo che ci fossimo anche trasformati in una società di telefonia mobile. Piuttosto, si abbia un po' più di rispetto verso queste delicate questioni che richiedono attente e serie riflessioni. Cordiali Saluti Giancaspro Corrado WWF Molfetta

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