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Il dono di Svet di Donato Altomare
15 febbraio 2009

Ci sono libri che si leggono e libri che si rileggono, i libri di Donato Altomare appartengono alla seconda categoria; ci sono libri che quando si è finito di leggerli si lasciano dietro una scia pallida che in breve tempo si dissolve e del libro non resta traccia che su uno scaffale della biblioteca e libri che a lettura ultimata lasciano dentro il lettore una scia rutilante di sensazioni, di colori, di immagini, di interrogativi… a quest'ultima categoria appartengono i libri di Donato Altomare. Scrittore quanto mai prolifico di fantascienza, fantasy, horror, Altomare è ormai un nome a livello nazionale della letteratura fantastica. Ha vinto nel 2000 il prestigioso Premio Urania di Mondadori con il libro “Mater maxima” e ha fatto centro ancora una volta nel 2008 vincendo lo stesso Premio con “Il dono di Svet”. Svet è il nome contratto di Svetlana Tereskova, maggiore della polizia metropolitana di New York, di nazionalità russa, donna di grande bellezza e altrettanta determinazione. La vicenda parte dalla storica crisi della Baia dei Porci e dei missili a Cuba nel 1962, solo che qui si ipotizza il lancio delle testate nucleari sovietiche da Cuba che portano alla distruzione di New York e alla conseguente dominazione cinese e in subordine a quella dei russi. La vicenda si snoda come un thriller per la suspence che riesce a creare, ricca di fantasia sfrenata ma mai incoerente, con horror ben dosato, scene di azione che meritano una trasposizione cinematografica (bellissima l'inversione di rotta degli elicotteri), scenari apocalittici ma purtroppo futuribili Ai personaggi nati dalla fertile fantasia del Don, si mescolano quelli realmente vissuti, come el lider maximo Fidel Castro, tratteggiato con finissima ironia – e l'ironia è un altro dei tanti pregi del libro – che avrà un ruolo rilevante nella storia, come un altro degli sfizi che si prende Donato Altomare è quello di dare il nome di amici molfettesi e di luoghi a noi vicini a personaggi e situazioni immaginarie. Nella allucinata New York, con Manhattan ridotta ad un enorme cratere, dove frotte di disperati si mescolano ai ribelli che non vogliono cedere alla tirannia russo-cinese e a demoni mostruosi, agiscono Svetlana e i suoi sottoposti che cercano di arginare il caos, Doppia Faccia, l'eroe puro e misterioso, il ribelle affascinante nonostante la sua anomalia, l'adorato figlio di Svet che dell'adolescente ha le gelosie e le contraddizioni e l'impulsività e il coraggio. Ancora, il bellissimo personaggio del barbone, il pavido e vile tenente cinese, il mostruoso commissario, e i poliziotti fedeli a Svet. Nonostante gli aspetti inquietanti e horrorifici il libro è percorso da uno spirito che si può definire evangelico perché vi dominano l'amore, la fedeltà, la capacità di donarsi fino all'estremo sacrificio per la salvezza degli altri, la fedeltà ai propri principi e valori. Non è il caso di rivelare quale sia il dono di Svet ma è un dono che viene usato dalla protagonista solo a vantaggio degli altri. Il libro è andato esaurito nel giro di pochi giorni ed è auspicabile una pronta ristampa, come si può sperare che Donato Altomare non abbandoni la sua eroina e la riproponga in altre avventure che non mancheranno di coinvolgere i suoi lettori.
Autore: Marisa Carabellese
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