Recupero Password
Il Comune di Molfetta risponde alla lettera di un nostro lettore che lamentava intoppi burocratici, e che controreplica
28 gennaio 2009

MOLFETTA - Nella giornata di lunedì, abbiamo ricevuto e pubblicato la lettera di un nostro lettore, che lamentava degli intoppi nella burocrazia necessaria all'apertura di un esercizio, che peraltro lo stava conducendo a contrarre ulteriori debiti, addebitando parte delle difficoltà al sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini. Oggi è arrivata la replica da parte dell' Ufficio Stampa del Comune di Molfetta, che riportiamo integralmente: Caro Direttore, con riferimento all'articolo pubblicato sul sito on-line “www.quindici-molfetta.it” intitolato “Un lettore: voglio solo aprire un negozio a Molfetta, ma il sindaco non c'è”, riteniamo che le lamentele riferite dal cittadino in questione, lettore del suo giornale on-line, sono state erroneamente addebitate al sindaco Antonio Azzollini. Il che è presto spiegato: l'autorizzazione amministrativa per l'inizio di un'attività commerciale non è competenza che riguarda un sindaco considerato che, ai sensi dell'articolo 107 del D.Lvo. 267/2000, i provvedimenti di autorizzazione amministrativa spettano ai dirigenti. Ciò vale sia che si tratti di autorizzazione all'esercizio del commercio ambulante, sia che si tratti di autorizzazione all'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, birrerie, ristoranti e altri simili). Nella fattispecie che riguarda il suo lettore c'è di più: infatti per quanto concerne l'apertura di un tradizionale negozio, cosiddetto “esercizio di vicinato”, addirittura essa non è più soggetta ad autorizzazione essendo sufficiente la previa comunicazione agli uffici comunali competenti (ai sensi dell'art. 7 del D.Lvo. 114/1998). L'auspicio è che tali chiarimenti possano risultare utili per una maggiore chiarezza a beneficio dei suoi lettori. Un paio di considerazioni: -bisognerebbe a questo punto capire chi e perchè ha riferito, negli opportuni uffici, che servisse espressamente la firma del sindaco sui documenti, come scritto dal lettore, ovviamente non avendo alcun motivo di dubitare che risponda al vero. Lettore che, tra l'altro, confida di essere elettore dello stesso sindaco -ad ogni buon conto, crediamo che in un momento in cui forti sono gli investimenti di imprenditori settentrionali, di capitali esterni, andrebbe incentivata, e non consapevolmente o meno ostacolata, l'iniziativa di piccoli privati locali, che hanno il desiderio di far sopravvivere anche il piccolo negozio, oltre agli ipermercati e centri commerciali. Apprezziamo comunque la tempestiva risposta del Comune, così come invitiamo il lettore, in caso di ulteriore replica, a scriverci o a commentare l'articolo, per chiarire definitivamente la questione. CONTROREPLICA - Riportiamo qui il messaggio inviatoci dal lettore in questione, dopo la replica del Comune di Molfetta. Volevo chiarire alcune cose, questa attività che devo avviare non è propriamente un negozio. Brevemente le spiego la situazione,non posso fare nomi importanti per non incorrere nella violazione della privacy. La ditta per cui lavoravo è fallita,il nuovo proprietario che l' ha rilevata ha dovuto provvedere alle volture di tutte le autorizzazioni. A gennaio 2008 il Comune di Molfetta rilasciava un'autorizzazione provvisoria della durata di un anno affinchè la nuova ditta avesse tempo per mettersi in regola. Autorizzazione ad oggi scaduta. Tutte le documentazioni dei vari enti pubblici sono state presentate al comune e fatte esaminare dalla persona competente che dava l'ok . Ma può rilasciare l'autorizzazione solo dopo la delibera del sindaco che ha espessamente ordinato che per questo ramo di attività deve visionare personalmente tutta la documentazione. Da un mese a questa parte non riusciamo ad incontrarlo anche fissando appuntamenti. La licenza di esercizio è legata a questa autorizzazione comunale, non viene rilasciata dal comune ma da un ente preposto che vigila su questa attività.
Autore:
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""


RIPETO E RIBADISCO, FORMALMENTE LA REPLICA DEL COMUNE E' INECCEPIBILE, FORMALMENTE... SOSTANZIALMENTE, VI INVITO TUTTI, A CHIEDERE PARERI... NON UFFICIALI, PER0', SE AVETE AMICI O PARENTI... IN AMBITO AMMINISTRATIVO COMUNALE E, AD ECCERTARVI DI PERSONA SU COME STANNO EFFETTIVAMENTE LE COSE... (ALZATE LE CH....E DAL VOSTRO PC E CHIEDETE IN GIRO...). QUALCHE TEMPO FA CIRCOLAVA LA STORIA DI UN NS. CONCITTADINO, PASSATO A MIGLIOR VITA E SEPOLTO IN ALTRA CITTA', CHE NON POTEVA ESSERE TRASLATO A MOLFETTA, COME ERA STATO SUO DESIDERIO IN VITA, PER UNA FIRMA CHE CONTINUAVA SEMPRE A MANCARE... STO' MORTO, STA "CASSETTELLA", RIMANEVA IN BILICO TRA UNA CITTA' E L'ALTRA. SENZA STA' BENEDETTA FIRMA, LA BUONANIMA, NON AVREBBE MAI POTUTO RIPOSARE NELLA SUA TERRA NATIA. PARE CHE L'OSTACOLO, ALLA FINE, FU AGGIRATO... CONFESSO DI NON SAPERE SE, FORMALMENTE, PER QUESTA "TRASLATIO", OCCORRA EFFETTIVAMENTE LA FIRMA DEL.... ANZI, PER UNA VOLTA, LI VOGLIO I CHIARIMENTI E, NON LI VOGLIO DARE. FORSE, QUESTA STORIA, CHE CIRCOLAVA "DIETRO LE QUINTE", E' UNA LEGGENDA, MA IL FATTO STESSO CHE MONTINO QUESTE "LEGGENDE METROPOLITANE" (ammesso che di leggende si tratti), DEVE FAR RIFLETTERE E NON POCO. ALLA BASE, VI DEVE ESSERE UN INDIZIO DI VERITA'! CERTE STORIE, NON CIRCOLAVANO CON SINDACI COME FINOCCHIARO, DE COSMO, ALTOMARE, CARNICELLA, E ALTRI MENO NOTI, MENO IMPORTANTI E MENO AUTOREVOLI. SE CIRCOLANO ORA, QUALCHE COSA VI DEVE ESSERE. AD ES. FUORI DALLE PIEGHE DELL'UFFICIALITA', SI DICE CHE, NON SI MUOVA FOGLIA, SENZA O IN ASSENZA DI... PERCHE' NELLA CITTADINANZA CIRCOLA QUESTA COSA CHE, SI BADI BENE, trapela da DIETRO LE QUINTE, DELLA MAGGIORANZA stessa! Fuori dalle schermaglie politiche, tutti abbiamo amici, oltre i ns. stessi schieramenti di apparteneza (guai se non succedesse) e, quando ci si trova, per una scampagnata ad es., e l'argomento viene tirato fuori, i "freni inibitori", saltano e, il confronto, lo scambio di idee e notizie, diventa molto franco e aperto (soprattutto quando si sorseggia una buona bottiglia di vino che... non faccio mai mancare). SI SOSTIENE, AD ES. CHE FUORI DALLA "FAMIGGHIE DU MURT" (3/4 PERSONE AL MASSIMO), NON SI MUOVA FOGLIA SENZA ASSENSO DI UNO DEI COMPONENTI DI DETTA "FAMIGGHIE". ATTENZIONE, QUESTA COSA, RIPETO E' CAVALCATA, NON TANTO E NON SOLO DALL'OPPOSIZIONE, MA VIENE CONFERMATA DAGLI STESSI UOMINI DELLA MAGGIORANZA (amici da una vita), ANCHE QUANDO DEVONO SCONTENTARE QUALCUNO DEI LORO ELETTORI... VI INVITO TUTTI AD UNO SLANCIO DI VERITA' PRIMA ANCORA CHE CON VOI STESSI, CON IL FORUM, SIAMO GRANDI E VACCINATI PER COMPRENDERE LA DIFFERENZA CHE PASSA TRA LA "NOTA UFFICIALE" E, LA VERITA' FATTUALE... SENZA PELI SULLA LINGUA, F.R.




Esempio da manuale di equivoco indotto! Nella prima lettera il "povero cristo", denunciava la mancata autorizzazione all'"apertura di un'attività commerciale" (sic), da parte del Comune, causata dal Sindaco che... "non si è mai presentato" (sic). Questo ha scatenato il "forum" che si è beccato anche la precisazione ..piccata.. dell'ineffabile "Corsaro nero" (che, tra parentesi, è nel vero - sarà uno che bazzica l'ambiente? chissà). L'Ufficio stampa dell'Amministrazione, a riprova che c'è qualcuno che legge questa rubrica anche alla Casa comunale, ha ribattuto, devo dire molto burocraticamente, che quanto asseriva il "querelante" (alias povero cristo) era una bufala, non essendoci la necessità di alcuna autorizzazione all'apertura di un esercizio commerciale (di prossimità). Fin qui l'"incidente" sembrava chiuso, con relativo scorno di chi aveva protestato per l'incuria delle Autorità e gongolamenti per i sostenitori dell'Amministrazione! (MA DOVE SIAMO ANDATI A FINIRE: OGNI MINIMA OCCASIONE E' BUONA PER ALZARE BARRICATE E PIANTARVI VESSILLI DI OPPOSTE FAZIONI!!!!!!!!). Poi il "coup de théatre": Il "povero cristo" rettifica che il suo, in effetti non è ..."propriamente un negozio" (sic: e che accidenti è!, e perché dai notizie fuorvianti?). MA ALLORA, BENEDETT'UOMO, PER QUALE RAGIONI SOLLEVI UN TALE VESPAIO, DICHIARANDO DELLE COSE INESATTE? CHE RAZZA DI FIGURA HAI FATTO ED HAI FATTO FARE ANCHE ALLA TESTATA, ED AI PARTECIPANTI AL FORUM, CHE SI SONO "FIDATI" DELLE TUE IMPRECISIONI!!! Io non ho ancora capito di che tipo di attività si parli, malgrado il chiarimento del "...cristo"; tuttavia se è necessaria la consulenza del S.S.P., sarebbe bello che si decidesse a darla questa consulenza.

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet