Il commissario UDC Molfetta interroga l' assessore ai trasporti della Regione Puglia
MOLFETTA - A margine di quanto accaduto venerdi' 13 maggio lungo la linea ferroviaria Bari-Foggia , altezza Bari - zona industriale , dove un convoglio delle FS è stato costretto a fermarsi a causa della protesta di circa 150 immigrati , ospiti del centro accoglienza di Bari , il commissario UDC Robert Amato, come cita un comunicato, interroga l' assessore ai trasporti della Regione Puglia , Guglielmo Minervini , su quanto è accaduto nei momenti successivi allo stop del convoglio.
Quello che è avvenuto è alquanto grave - cita in una nota Robert Amato , commissario UDC Molfetta - le FS hanno gestito malissimo la situazione in essere , perché , a quanto mi è stato riportato da concittadini presenti nel convoglio , dopo aver aspettato circa un' ora all' interno dello stesso , assistendo ad una situazione che stava degenerando , unita ad una tensione sempre più crescente , ad un certo punto i viaggiatori sono stati fatti scendere in aperta campagna lasciandoli liberi di comportarsi come meglio ritenevano opportuna fare ; a questo punto c'è chi ha scelto di proseguire lungo le linee ferroviarie per raggiungere le vicine stazioni di Palese o Bari- centro e chi, attraversando i binari della linea ferroviaria Bari-nord , ha deciso di recarsi lungo via Napoli alla ricerca di una fermata dell' autobus o in attesa di un passaggio da parte di parenti allertati da quanto accaduto.
Chiedo, quindi, all' assessore ai trasporti della Regione Puglia , Guglielmo Minervini , se quanto avvenuto sia consono ad un paese civile , se ci si è resi conto della gravità del fatto in quanto donne ed anziani hanno dovuto mettere in atto una traversata di fortuna in una giornata , dato non trascurabile, di gran caldo , senza escludere che il fatto sarebbe potuto essere ancora più grave se fossero stati presenti minorenni , se si ritiene giusto non aver fornito una valida alternativa a dei passeggeri che tornando in centro a Bari non hanno potuto usufruire di un mezzo sostitutivo messo a disposizione dalle FS e se si ritiene giusto , beffa delle beffe , non rimborsare neanche il biglietto del viaggio ; ritengo che gli interrogativi e le ingiustizie che i viaggiatori di quel convoglio si pongono ed hanno subito sono molteplici e che ad essi debba essere data una risposta in tempi brevi.
Ritengo , inoltre , che lo stesso assessore , proprio per la carica che ricopre , non possa esimersi da chiedere spiegazioni ed avviare un' indagine conoscitiva su quanto avvenuto , non fosse altro per tutelare i cittadini che egli rappresenta e che pagano per un servizio ad oggi non certo di prim'ordine.
Credo e sono sicuro l' assessore Minervini non si sottrarrà a questa mia richiesta che ne rappresenta le istanze di moltissimi pendolari pugliesi e soprattutto molfettesi.