Il Circolo dei lettori dell’Istituto Ferraris di Molfetta ha incontrato lo scrittore Fabio Genovesi
Fabio Genovesi
MOLFETTA - Riprende quest'anno l'operato del “Circolo dei lettori”, formatosi all'interno dell'istituto IISS “Galileo Ferraris” di Molfetta. Un gruppo di ragazzi e ragazze che attraverso il gruppo di lettura libri e incontri con gli autori, affrontano tematiche diverse, di attualità o legato ai processi adolescenziali. Un progetto quindi che accompagna la crescita sociale e intellettuale degli studenti dell'istituto molfettese, fortemente voluto dal dirigente scolastico prof. Luigi Melpignano e portato avanti grazie all'impegno delle docenti prof.ssa Clara Spagnoletta e prof.ssa Beatrice Scava.
Per questo se anno di attività, il “Circolo dei lettori” dell'IISS “Galileo Ferraris” ha intrapreso il progetto di lettura intitolato: "Siamo noi le storie". Durante il penultimo appuntamento tenutosi venerdì 8 aprile presso l'aula magna del liceo OSA “Rita Levi Montalcini”, i ragazzi e le ragazze hanno incontrato Fabio Genovesi autore del romanzo “Il calamaro gigante”.
Dopo la visione dell'originale booktrailer e il reading di alcuni estratti del libro che più hanno colpito i ragazzi, la prof.ssa Spagnoletta ha ringraziato lo scrittore e sceneggiatore in quanto è proprio dal suo libro che è stato tratto il nome del progetto di quest 'anno “Siamo noi le storie”. I ragazzi hanno domandato all'autore come si possa alcune volte, nonostante la presenza effettiva di prove e scoperte, continuare a negare la presenza di un semplicemente perché fuori dalla normale presenza. Genovesi nel suo percorso di vita ha avuto prova di come l'essere umano a causa delle barriere sociali imposto, spesso tendente a quella che sembra la strada più “sicura” andando, così, a porre un freno alla propria immaginazione.
A questo è legato anche il concetto dell'ormai, la parola che definisce assassina. Assassina di perché limitatrice. “Da bambini abbiamo un sacco di sogni, ma ce li teniamo dentro perché è troppo presto […]. Poi però cresciamo, e decidiamo che i sogni sono roba da bambini […]. La fregatura è proprio questa, che tra il troppo presto e il troppo tardi esserci un lungo tempo giusto, libero e luminoso per fare quel che vogliamo, però nessuno lo trova mai. Troviamo invece un sacco di scuse […].”
Successivamente è stato affrontato il tema dei pregiudizi e di come ognuno si pone di fronte a questa problematica. Spesso capita infatti di evitare di fare qualcosa proprio perché potrebbe essere un possibile argomento di giudizio da parte della società in generale. Lo scrittore ha raccontato qual è il suo modo di vivere, libero e spensierato proprio perché si considera una persona “inutile”.
“Non dobbiamo mortificarci se abbiamo preso un brutto voto a un compito o se abbiamo fatto una figuraccia inciampando per strada, perché tanto non importerà a nessuno”. Genovesi ha parlato dell'importanza della musica e del mare all'interno della sua vita, di come anche l'infrangersi delle onde sugli scogli crei una melodia inedita nella nostra vita. L'incontro si è concluso con la condivisione di alcuni racconti di vita dell'autore che hanno fatto comprendere appieno la sua personalità stravagante ma vera.
Articolo realizzato dagli studenti: Monica Arbore, Emilia Altomare e Francesca Bufi