Il Battiti Live e la magia della musica
Il bilancio di tre serate di inizio estate a Molfetta
Diecimila persone circa ogni sera. Tre serate consecutive. Il Duomo e il porto a fare da cornice. Una cartolina che, partita da Molfetta, è stata recapitata in tutt’Italia con la trasmissione in differita su Canale 5 per l’intero mese di luglio. A distanza di settimane dalla sua conclusione, la nostra città fa il bilancio con la sua prima esperienza come luogo ospitante lo storico Radio Norba Cornetto Battiti Live, arrivato alla sua ventiduesima edizione. Non c’è che dire, Molfetta ha indossato il suo più bel vestito e si è fatta trovare pronta per l’evento. La pulizia del centro, la sicurezza pubblica, il Park & Ride largamente diffuso e gratuito fino alle prime ore della notte. Tutto ha funzionato come doveva, nonostante le polemiche. Per la serie “come fai sbagli”. Una macchina organizzativa enorme, nel backstage, ha tenuto le fila di tre ore di spettacolo a serata durante le quali, ogni giorno, si sono susseguiti sul palco dai 20 ai 22 artisti big della musica italiana, un complesso corpo di ballo, la diretta tv, radio e social oltre alla registrazione di contenuti extra per la diffusione del prodotto in Mediaset. Non semplice. Se posso permettermi un piccolissimo appunto, per la prossima, sarebbe più appropriato collocare l’area stampa nei pressi del main stage e non nella zona sponsor, così da non dover fare i salti mortali per portare a casa uno straccio di dichiarazione o fotografia. Ma va bene così, si cresce e si impara. Al centro di tutto la musica. Sì, la musica. Cos’altro connette in maniera così massiva e profonda gente di ogni età, provenienza ed estrazione sociale? Persone estranee, soprattutto tra i giovanissimi, hanno condiviso per ore lo spazio ed il tempo, prima della fila in attesa dell’apertura dei cancelli poi delle transenne, fino a conoscersi. Uno scambio di gentilezze nelle ore più calde, una curiosità dopo l’altra, un accenno alla canzone o al cantante preferito e… magia, “sei più simile a me di quello che pensavo”. Ho amicizie nate così, all’ombra di transenne di concerti indimenticabili. Negli anni ho capito cos’è che spinge un cantate ad amare la vita in tour. Quanto dev’essere bello, appagante, vibrante sentire una propria canzone vivere, a squarciagola, nelle vite degli altri e trasformarsi e arricchirsi? Un’emozione che genera un’altra emozione. E sto parlando del cantautorato impegnato com del reggaeton, passando per i tormentoni estivi. Non fate i classisti. Tutte le emozioni sono ben accette. E’ questa la forza del Battiti Live e, credo, il segreto della sua longevità. Un “sogno di tre notti di inizio estate” semi citando Shakespeare che per qualche ora ha messo in stand-by problemi, ansie e paure dettate dalla vita di tutti i giorni, dai tempi (bui) che corrono, offrendosi come pura catarsi. “Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso”, canta il profetico Vasco. E se lo dice lui che di live se ne intende… © Riproduzione riservata