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I Socialisti dettano le condizioni al centrosinistra “Nessun accordo politico ma solo apparentamento formale”
03 giugno 2006

MOLFETTA - Rompe gli indugi il gruppo locale de I Socialisti, forza politica che al primo turno ha sostenuto la candidatura a sindaco di Tommaso Minervini, e con un comunicato stampa diffuso nella tarda serata di ieri precisa la sua posizione in vista del ballottaggio fissato per il prossimo 11 e 12 giugno che vedrà contrapposti Lillino Di Gioia, candidato dell'Unione ed Antonio Azzollini, candidato della Casa delle Libertà. “Il coordinamento politico de I Socialisti, - si legge nella nota diffusa – riunitosi d'urgenza con l'intera compagine dei candidati ed alla presenza del segretario provinciale, Angelo Curci, riconferma il suo determinato no a qualsiasi accordo politico che non sia frutto dell'apparentamento ufficiale della propria lista con la coalizione di centrosinistra. Ribadisce che ogni altra forma di intesa non formale risulterebbe ingiustificata, insoddisfacente ed inadeguata al ruolo svolto ed al risultato elettorale conseguito”. Ricordiamo che la lista dei I Socialisti ha ottenuto al primo turno 2453 voti, pari al 6.53% dei voti ed ha eletto in Consiglio Comunale l'ex assessore ai Lavori Pubblici, Saverio Tammacco (proveniente da Alleanza Nazionale) con 583 voti di preferenza. Nel medesimo comunicato la forza politica guidata a livello regionale dall'assessore alla Sanità, Alberto Tedesco, precisa “che non ha conferito alcun mandato di rappresentanza a soggetti diversi dagli organi statutari previsti dal partiti. Le notizie diffuse nelle ultime ore circa la posizione de I Socialisti appaiono pertanto infondate”. Occorre ricordare che i termini per l'ufficializzazione di un eventuale apparentamento scadono domenica, quindi, presumibilmente, quella di oggi, sabato 3 giugno, sarà un'altra lunga giornata di trattative, sebbene i partiti di centrosinistra a sostegno del candidato sindaco, Lillino Di Gioia, hanno già fatto sapere di non essere interessati, per ragioni tecniche e politiche, a nessuna forma di apparentamento. Difficile immaginare che, ora, ci possano ripensare anche perché, come noto, un apparentamento porterebbe a ridimensionare, in caso di vittoria, la presenza di molte forze politiche dell'Unione in Consiglio Comunale. I tempi stringono, tuttavia, ed una decisione dovrà necessariamente essere presa in giornata.
Autore: Giu. Cal.
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