I sindacati. A Molfetta serve una guida: il blocco amministrativo danneggia la città e i cittadini
MOLFETTA - CGIL, CISL e UIL di Molfetta denunciano con forza la situazione gravissima che sta paralizzando la macchina comunale, con il sindaco agli arresti domiciliari, tre dirigenti interdetti dai pubblici uffici e un’amministrazione manifestamente inadeguata a governare.
È inaccettabile che Molfetta resti ostaggio di una Giunta che ha perso ogni credibilità, che ignora le difficoltà delle persone, delle lavoratrici, delle imprese, delle associazioni, che si rintana nel palazzo senza dialogare con nessuno e si sottrae al confronto con le organizzazioni sindacali e di categoria sulle principali vertenze che interessano il territorio (lavoro, commercio, cultura, sociale) con una gestione autoreferenziale, che calpesta ogni forma di partecipazione democratica.
In questo momento così delicato, le organizzazioni sindacali non possono restare in silenzio.
Non è più accettabile che si governi con atti ordinari in un contesto straordinario. La città non può più permettersi esitazioni o logiche di conservazione del potere. La situazione richiede coraggio, uno scatto d’orgoglio, un reset che possa restituire a Molfetta una prospettiva per il futuro. Non si può restare fermi, come se non stesse accadendo nulla, in un contesto di paralisi che danneggia tutta la società.
Difendere la dignità del lavoro, il diritto a servizi efficienti, pretendere una città più giusta e vivibile è una responsabilità che appartiene a tutti.
Non possiamo accettare che la paralisi amministrativa diventi normalità.
È in gioco il futuro della comunità: ogni giorno che passa senza una soluzione aumentano i danni per i cittadini, per l’occupazione, per le attività commerciali, per le persone che vivono ai margini.
CGIL, CISL e UIL si rivolgono a tutta la cittadinanza: fate sentire la vostra voce, non restate in silenzio.
È il momento di pretendere un’amministrazione che sia dalla parte delle persone, che si occupi delle loro difficoltà, che riavvii quella macchina comunale che da mesi è bloccata.
È il momento di voltare pagina.
Michele Jacono Lillino di Gioia Andrea Losito
CGIL CISL UIL