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I misteriosi interrogativi sul nulla dell'Associazione politica “Cambia verso”
15 dicembre 2015

Qualche tempo fa assistemmo alla nascita di questo nuovo sodalizio: l’Associazione politico culturale (così almeno si definiva) “Cambia verso”; alcune affissioni pubbliche, a beneficio dei cittadini, ne connotavano sinteticamente scopi e finalità. I promotori alcuni iscritti al Pd con in testa la dr.ssa Annalisa Altomare, ex leader della vecchia Democrazia Cristiana locale e già sindaco della città per un breve periodo; attualmente, anche se in modo... sofferto, iscritta al Partito Democratico locale – bel salto culturale! – e anche consigliere dell’amministrazione di Centrosinistra attualmente in carica nella ‘sindacatura’ della dr.ssa Paola Natalicchio, insieme con altre note figure della storia politica locale (Lillino Di Gioia). Le apparenti finalità di questo nuovo sodalizio, forse a noi – non completamente al corrente delle segrete cose della politica – non sono mai sembrate chiarissime. Certamente lo saranno per alcuni; certamente gli obiettivi, che sono alla base della nascita, sono definiti e, a quel che sembra, vengono perseguiti con accanimento dalla sig.ra Altomare e dagli altri membri anche occulti? che gestiscono l’Associazione. Quali e quanti siano i risultati/obiettivi raggiunti finora da CAMBIA VERSO non è ancora dato sapere. Sappiamo tuttavia che nell’amministrazione comunale, ci sono continue… scosse che fanno tremare la Giunta medesima. E tali ‘perturbazioni’, ben lungi da provenire da chi per dovere politico/ istituzionale dovrebbe metterle in atto: l’Opposizione di Centrodestra, provengono essenzialmente dai componenti di Giunta di maggioranza, vicini a CAMBIA VERSO. All’inizio della scorsa estate, si è addirittura rischiato di mandare tutto a gambe all’aria: ricordiamo tutti la crisi innescata contro il Sindaco, perfino con l’apporto del neo-Segretario cittadino del Partito di maggioranza (il P.). La crisi fu evitata e sembrò che la calma fosse tornata sia in casa PD, sia nell’amministrazione di centrosinistra. L’epilogo felice (nel senso che si è evitato di tornare alle urne, dopo circa due anni dallo strepitoso risultato del giugno 2013, con un prologo commissariale che avrebbe costituito una paralisi dell’attività gestionale al Comune) fu salutato da tanti e deprecato da alcuni. Sembrava che tutto adesso fosse concentrato nel perseguire, con i tempi tecnici necessari, solo gli obiettivi del Programma. Le notizie invece ci dicono che la pentola comunale continua a… borbottare: non certo e solo per l’azione dell’Opposizione, ma sempre e sempre di più, per motivi… endogeni! Il comune Cittadino si chiede: ma che cosa c’è che non va? Chi sta sbagliando? Chi vuole, e perché lo vuole, sovvertire l’esito delle urne? GRANDI INTERROGATIVI! Ebbene, non siamo solo noi, crediamo, a tormentarci con tali dubbi, incertezze, interrogativi. Anche l’Associazione Politico Culturale CAMBIA VERSO lo fa e lo fa anche con un manifesto dal contenuto che è tanto… laconico, quanto oscuro (come sempre, del resto). Abbiamo cercato di capirne il senso ed il contenuto. Il manifesto (ne sono stati affissi anche di dimensioni 3 x 6!, quindi la cosa è seria) recita: UN GRANDE INTERROGATIVO. Seguono alcune righe di testo che riportano non uno di interrogativi, bensì quattro! Quello che ci ha più colpito è il primo dei quattro: DOPO DUE ANNI E MEZZO LA CITTA’ (tutta?) E’ IN SINTONIA CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED IN PARTICOLARE CON LA SIGNORA ‘SINDACA’? Abbiamo detto che probabilmente, l’Associazione Politica…. è stata costituita, con le sue finalità – ripetiamo – per noi non chiarissime, da politici noti per la militanza nella vecchia Democrazia Cristiana, che ha governato la Nazione e la Città, nel bene e nel male, per circa quarant’anni ma sempre in presenza di Partiti d’opposizione, quindi non ‘tutti i Cittadini’ in sintonia con…. . Detto questo vorremmo domandare a chi propone l’INTERROGATIVO (che, ribadiamo, non è uno, ma sono ben quattro), in quale Istituzione – Paese, Nazione, Regione, Ente locale – esiste la sintonia di (tutta) la Cittadinanza/Popolazione con chi governa? Che senso ha porre un quesito, forse retorico, ma a noi sembra piuttosto pernicioso (e lo spiegheremo più avanti) sul tema “gradimento generale” di una fazione politica – eletta democraticamente - che è al governo?. La sintonia di tutti (sinonimo di gradimento unico ed incondizionato) la si può trovare solo dove la Democrazia è un concetto sconosciuto: dove c’è un uomo, un Partito rappresentante di un centro unico di potere che, senza remora alcuna, governa i suoi sudditi (si badi bene, in questo caso, non Cittadini) che sono solo costretti a portargli ubbidienza cieca. Come definire questa situazione istituzionale, se non come una Monarchia assoluta, o peggio ancora, come una DITTATURA che non ammette distonie; anzi, le soffoca (COREA DEL NORD insegna: lì c’è sintonia di … tutti con “l’amato leader”). Allora, che senso ha continuare a spargere incertezza, con quesiti tanto oscuri quanto inconsistenti? Ed ancora, quale è l’effetto che questo INTERROGATIVO potrà avere sul comune sentire? Chi dovrebbe dare risposte all’INTERROGATIVO? In altre occasioni abbiamo parlato di una sorta di cupio dissolvi che sta connotando le azioni del Partito Democratico – non solo a livello locale. Come detto, la Giunta, il Sindaco (e, preferibilmente non la signora sindaca: non fosse altro che per una questione di bonton istituzionale, pur se l’accezione sarebbe lessicalmente corretta) non sono perfetti. Commettono – si spera in buona fede – errori, cercano di portare avanti, fra mille difficoltà esistenti e contingenti, la loro azione amministrativa; l’opposizione istituzionale deve vigilare su detta azione, ma sempre democraticamente e in modo trasparente. Non è allora di alcun giovamento un documento oscuro, equivoco, che certamente crea malcontento più di quanto non ve ne sia già. Documento peraltro originato da un’Associazione Politico Culturale che, salvo prova contraria, non è di Opposizione, ma è stata creata e gestita da militanti/tesserati del PD. Che dice la segreteria provinciale e il suo segretario Ubaldo Pagano? Stupisce dunque l’inerzia appunto dell’Istituzione PD di Molfetta e, perché no, anche di livello superiore, che non chiede ragione di queste distonie. Il pensiero unico non va sicuramente bene! Per cui, invece di ‘tappezzare’ la Città con queste cose, non si prova – secondo i canoni civili della DEMOCRAZIA, storicamente tanto cara agli estensori dell’INTERROGATIVO – non si cerca la soluzione dei problemi all’interno della Giunta e con la buona volontà necessaria a trovare l’accordo politico.

Autore: Tommaso Gaudio
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