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I dipendenti comunali stanchi di aspettare denunciano e proclamano lo stato di agitazione I dipendenti Comunali, senza Contratto Integrativo dal 1° gennaio 2013, rischiano di vedere il proprio salario ridotto ai minimi termini anche a causa di inefficienze e incapacità di una certa Dirigenza a gestire i propri dipendenti. Stato di cose che rischia di ripercuotersi negativamente sui servizi ai cittadini.
19 dicembre 2012

MOLFETTA – CGIL, CISL, UIL e DICCAP denunciano la grave situazione dei dipendenti comunali che non vedono da anni rinnovati i contratti di lavoro. Si riporta di seguito il comunicato dagli stessi fatto pervenire alla redazione.  

“I dipendenti comunali, benché garantiti sotto il profilo della stabilità del posto di lavoro percepiscono una retribuzione congelata da anni e completamente sganciata dal caro vita. Non solo, continuano ad essere vittime di maldestri tentativi di equipararli ai lavoratori del settore privato dove la produttività è strettamente correlata alle dinamiche del mercato ed il rischio d'impresa è a totale carico del suo management che investe  e rischia in proprio mentre nella fattispecie a rimetterci sono solo i cittadini.

I dipendenti del Comune di Molfetta, nel nome della crisi economica e del lavoro, sono stati costretti a tenersi stretti il proprio posto di lavoro a caro prezzo. Vittime il più delle volte di quelle norme sulla premialità e sulla produttività (Legge Brunetta) che hanno permesso a dirigenti di nomina politica di gestire il personale su base clientelare. Così, la gestione del cosiddetto salario accessorio, destinato ad incentivare i dipendenti e migliorare i servizi, ha determinato una sorta di compartimentazione del lavoro. Da una parte una fetta di lavoratori (i soliti) premiati ed incentivati lautamente anche in assenza di adeguati strumenti di misurazione delle performance. Dall'altra una schiera di dipendenti a cui vengono destinate solo briciole. E, arrivare a fine mese con una famiglia sulle spalle e uno stipendio di fame per molti è cosa assai difficile. Unica valvola di ossigeno è senza dubbio il c.d. Fondo per le risorse decentrate che annualmente consente di poter contare su qualche soldo in più nella speranza di non incappare in un giudizio negativo del Dirigente. Grazie a tale fondo vengono pagate molte delle indennità accessorie ai dipendenti quali la reperibilità, la turnazione, il disagio ecc. e le voci che lo compongono rivengono da una contrattazione mai facile tra le varie componenti dell'organizzazione comunale per formare il Contratto Integrativo Decentrato, uno strumento di vitale importanza per garantire un equilibrato sistema di relazioni ed assicurare a tutti i dipendenti pari dignità. I dipendenti Comunali, senza un fondo e un Contratto Integrativo, a partire dal 1° gennaio 2013, rischiano di vedere il proprio salario ridotto ai minimi termini e ciò a causa di inefficienze e incapacità di una certa Dirigenza a gestire relazioni con i propri dipendenti e loro rappresentanti.

Questo stato di cose rischia di ripercuotersi nella gestione dei servizi ai cittadini e noi vorremmo che a loro fosse spiegato come il denaro pubblico viene speso. Per questa ragione ci pregiamo di invitarvi all'assemblea dei dipendenti comunali prevista per il prossimo 21 dicembre presso la Sala Consiliare di Palazzo Giovene a partire dalle ore 11,00.” 

“Abbiamo chiesto, sollecitato e diffidato l’Amministrazione Comunale uscente, nelle persone dell’allora Dirigente del Settore Affari Generali e del Segretario Generale nella sua qualità di Presidente della Delegazione Trattante, a procedere alla costituzione del fondo per le risorse decentrate quale atto indispensabile ai fini dell’avvio della trattativa per la sottoscrizione del nuovo Contratto Decentrato Integrativo. Ad oggi non risulta avviata alcuna iniziativa.

Del fondo non si vede nemmeno l’ombra ed il Contratto decentrato si avvia inesorabilmente alla scadenza del 31/12/2012.

E’ bene che tutti voi sappiate ciò che significa lavorare in assenza di un fondo e di un contratto collettivo integrativo:

  1. Significa rischiare di vedere la propria busta paga decurtata delle indennità accessorie (produttività, reperibilità, disagio, turno ecc.);
  2. Significa perdere benefici economici e giuridici che il contratto integrativo regola e garantisce a tutti i dipendenti.

I Dirigenti nel frattempo continuano incuranti a ripartire e liquidare incentivi e risorse che non potrebbero in mancanza di un fondo.

Non solo, ma, su indicazioni dell’ultima Giunta Comunale tenutasi prima delle dimissioni del Sindaco, si apprestano a riconfermare Posizioni Organizzative e Alte Professionalità per un periodo di due anni anziché un anno fuori da ogni logica di contenimento della spesa e sapendo che quei denari saranno prelevati dallo stesso fondo per i dipendenti.

Di fronte alla richiesta di spiegazioni vi è stata un’alzata di spalle del Segretario Generale. Se a ciò si aggiunge la incomprensibile indifferenza del Commissario Prefettizio rispetto alle nostre richieste di incontro non possiamo che reagire attraverso l’unica arma possibile: Dichiarare lo stato di agitazione.

Vi invitiamo, a partecipare in massa all’assemblea generale indetta per venerdì 21/12/2012 a partire dalle ore 11,00 presso la sala consiliare di Pal. Giovene (I partecipanti saranno dichiarati in permesso sindacale).” 

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