I commercianti del Fashion District contro le “pseudo-associazioni dei commercianti locali” per la chiusura domenicale
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MOLFETTA - Insorgono gli operatori commerciali di Molfetta che hanno acquistato spazi all'interno del Fashion District Molfetta Outlet per la chiusura domenicale alla quale sono stati costretti e criticano, non a torto, le pseudo- associazioni dei commercianti locali, ancora con una mentalità chiusa e retrograda da Medioevo.
Ecco il testo del loro comunicato: “Per la prima volta sentiamo la necessità di esprimere la nostra opinione su quanto sta accadendo nella Città di Molfetta a proposito della questione della aperture domenicali degli esercizi commerciali e sui risvolti che questo problema ha sul centro commerciale nel quale operiamo.
Ma per spiegare ai cittadini ed agli altri nostri colleghi che operano nel Centro Cittadino è importante spiegare come è nato questo progetto nella Città di Molfetta.
Il 15/02/2000 è stato stipulato fra il Comune di Molfetta, il Consorzio ASI di Bari e la Società proponente Alfa 1 Srl di Brescia un accordo attuativo per la realizzazione del “Parco permanente attrezzato di Molfetta” del quale l'Outlet è parte integrante oltre alla Multisala cinematografica e il Parco tematico di prossima realizzazione.
All'interno di questo accordo, che seguiva un atto di indirizzo del Consiglio Comunale,il Comune di Molfetta, al fine di “favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali di qualità a forte valenza occupazionale” e “di sviluppare l'offerta ludico-creativa per il tempo libero e l'intrattenimento e di valorizzare il territorio circostante”, s'impegnava a “sostenere il progetto e ad assumere e promuovere ogni azione utile e necessaria per ottenere le autorizzazioni necessarie alla svolgimento delle attività ivi previste”.
Tutto questo si è esplicitato successivamente nella Conferenza dei servizi tenutasi nel febbraio 2002, presso la Regione Puglia nella quale il Comune di Molfetta ha presentato il progetto elaborato dal partner Alfa 1 Srl; in questa sede le organizzazioni rappresentative dei commercianti, quelle vere (Confesercenti, Confcommercio, ecc.) hanno sollevato le problematiche relative all'apertura dell'Outlet, compreso quello dell'apertura Domenicale, ma la Regione ha rilasciato il nulla-osta necessario per l'esercizio dell' attività commerciale su una superficie complessiva di vendita di mq. 18.591.
Il 22/03/2002 il Comune di Molfetta a conclusione del procedimento rilasciava la prevista autorizzazione Commerciale.
Tutto questo per evidenziare due elementi fondamentali
Il Comune di Molfetta, con vari atti, si è impegnato a sostenere questa iniziativa ed a compiere tutti gli atti necessari per il buon fine della stessa compresa la parte gestionale. La questione dell' apertura Domenicale è stata già affrontata nelle sedi competenti, con la presenza delle organizzazioni sindacali di categorie ed è stata superata.
Ora sulla scorta di questi elementi e con il presupposto di una regolare autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune di Molfetta per l'apertura di un Centro Commerciale Outlet, noi operatori abbiamo investito i nostri capitali per aprire le attività commerciali in questo contesto con le stesse modalità adoperate dai commercianti del Centro Cittadino e cioè presentando al Comune di Molfetta la Comunicazione per l'apertura di un esercizio di vicinato.
Infatti il nostro non è un ipermercato come molti pensano e quindi la grande struttura che deve sopraffare il piccolo commerciante.
Noi siamo piccoli operatori, alcuni dei quali molfettesi, come i nostri colleghi di Città ma diversi solo per operare all'interno di una Cittadella sita fuori dal centro abitato e con costi di gestione molto più elevati.
Si pensi solo al trattamento economico dei nostri dipendenti ed al pieno rispetto dei loro contratti a differenza di quello che accade altrove.
E' questo il motivo per il quale dobbiamo essere discriminati?
Per sopravvivere abbiamo bisogno di lavorare la Domenica in quanto il Centro lavora per il 90% con gli abitanti delle Città limitrofe e soprattutto con visitatori provenienti dalle altre province.
Del resto si è già constatato che l'apertura del Fashion District non ha causato danni economici ai commercianti molfettesi anzi, ha incrementato i fatturati delle altre attività per i servizi resi ai visitatori.
Credeteci è stato molto triste ed umiliante vedere Domenica scorsa gente arrivata da Iesolo e da Brindisi con ben 7 pullman alla quale si è presentato un spettacolo spettrale: la famosa “Città della Moda spenta e chiusa al pubblico”.
Il motivo chiedevano agli addetti alla sicurezza. Non ci torneremo più nella vostra Città. Le bestemmie ovviamente non le riportiamo.
Le famiglie con bambini al seguito risalivano sulle loro auto e si spostavano nelle Città vicine per spendere il loro tempo ( Bisceglie e Trani esultano! ).
Una caduta d'immagine per la Città e un danno economico per gli operatori non recuperabile.
Noi non sappiamo cosa ci attende per il futuro! Ci resta il rammarico di dover constatare che in Italia gli Outlet sono aperti tutti i giorni dell'anno ad eccezione dell'unico centro di questo genere aperto nel Sud Italia.
Una recente indagine effettuata dall'Università Bocconi di Milano, promossa da Federdistribuzione ha constatato che l'80% degli italiani è insoddisfatto dell'attuale situazione delle aperture domenicali ; infatti il 56,8% degli italiani preferisce effettuare gli acquisti domenicali nei centri commerciali e orienta l'acquisto tenendo conto della moltitudine di alternative merceologiche e di canali di acquisto.
Tutto ciò costituisce una sana e efficace competizione.
Ma noi meridionali dobbiamo sempre distinguerci in tutto e per tutto forse perché dobbiamo mantenere la nostra identità.
Si prenda esempio dal Comune di Foiano della Chiana (AR) dove il Sindaco, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e quelle di categoria dei commercianti e degli artigiani hanno siglato un accordo che prevede l'apertura domenicale dell'Outlet con una chiusura infrasettimanale con grande soddisfazione di tutte le parti in causa.
Ci asteniamo dal commentare l'atteggiamento del Sindaco della Città e delle pseudo- associazioni dei commercianti locali: abbiamo subito in silenzio questa pantomima ma, d'ora in avanti, tuteleremo i nostri diritti di imprenditori in ogni sede nessuna esclusa”.