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I cittadini all'attacco: no al sottopasso di via Salvucci INCHIESTA - Dopo la frettolosa iniziativa dell'amministrazione comunale gli abitanti prendono posizione
15 ottobre 2004

Ennesimo capitolo della storia fra Comune di Molfetta e quartiere Poggiofiorito. Dopo la mancata realizzazione di un sovrappasso pedonale per lenire i disagi procurati dalla costruzione del ponte di Levante e la chiusura di un importante accesso al quartiere per far posto ad un utilissimo spartitraffico, ecco il progetto per la costruzione di un sottopasso sull'asse via Berlinguer-Via Salvucci. La gente non ci sta, fa fronte comune, si unisce nel "Comitato cittadino contro la realizzazione del sottopasso di via Terlizzi" e si mobilita per impedire un ulteriore sopruso operato dalla nostra amministrazione comunale di centrodestra ai danni di una parte di città mai tutelata. La vicenda ha radici ben profonde. In una riunione tra rappresentanti del comitato, sindaco Tommaso Minervini ed ufficio tecnico, nel marzo 2004, si parla addirittura di un progetto facente parte del Piano del Traffico approvato dall'amministrazione precedente di centrosinistra e accantonato per mancanza di fondi. Nel corso della stessa riunione, il sindaco si mostrò possibilista circa una modifica del progetto tenendo conto dell'aggressività dell'opera dal punto di vista ambientale. Invece, nel giro di qualche mese le cose sono rapidamente cambiate e, complice l'approvazione di un finanziamento per circa 3 milioni e mezzo di euro nell'ambito di opere per il rispetto ambientale e l'attenuazione dei rumori, tra maggio e giugno la giunta, in gran segreto e con estrema velocità - secondo i membri del Comitato - ha approvato il progetto, disponendo l'assegnazione del primo lotto dei lavori per il 24 settembre. Una velocità che ha finito per confondere le idee di qualche gruppo politico. Un assordante silenzio ha unito gli schieramenti, destra e sinistra, se si esclude la Margherita, si sono ritrovati spettatori involontari di quest'ennesimo sgambetto del sindaco ai cittadini. Menzione a parte meritano i Ds che, con la solita attenzione ai problemi del proprio elettorato, hanno preferito tappezzare la città di manifesti contro la costruzione di un ipotetico cavalcavia anziché informarsi adeguatamente al riguardo. Lo strappo tra istituzioni e residenti non sembra potersi ricomporre e le parti sono ormai distantissime. Da una parte il Comitato: chiede la revoca immediata del progetto approvato dalla giunta Comunale con delibera 238 del 25/05/04 e la contestuale sospensione della procedura di gara, dall'altra l'amministrazione comunale, per bocca dell'assessore ai lavori pubblici Visaggio, difende la bontà e l'indispensabilità del sottopasso e propone un incontro per confrontarsi e capirsi. Giuseppe Bruno giuseppe.bruno@quindici-molfetta.it
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