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Acqua S.p.A., ne discute lunedì il Presidio del Libro di Molfetta Incontro con Giuseppe Altamore, giornalista e scrittore, e presentazione del suo libro Acqua S.p.A. Dal-l'oro nero all'oro blu
15 aprile 2007

MOLFETTA - Prosegue l'attività del Presidio del Libro di Molfetta. Lunedì, 16 aprile, presso la Fabbrica di San Domenico, alle ore 19, si svolgerà un incontro con Giuseppe Altamore, giornalista e scrittore, e presentazione del suo libro Acqua S.p.A. Dall'oro nero all'oro blu, Ed. Mondadori Nel 2050 saremo in 10 miliardi ad abitare questo pianeta, nel 1950 eravamo meno di 3 miliardi; già oggi uomini e animali di allevamento costituiscono più del 90% della zoomassa terrestre: 10.000 anni fa, all'inizio del Neolitico, non raggiungevamo lo 0,1%. Di fronte a noi si è aperto lo scenario assolutamente inedito di una Terra troppo piccola perché si possa continuare a consumarne le risorse così come facciamo oggi, uno scenario che facciamo difficoltà a comprendere perché contraddittorio rispetto ai messaggi quotidiani che ci vengono dai media e che promettendoci abbondanza crescente ci invitano a consumare di più per far “cresce-re” l'economia. Il fatto è che l'economia non ha paura delle ristrettezze, anzi: è proprio la scarsità che determina il valore e-conomico di un bene. L'economia è, definizione da manuale, la scienza del governo delle risorse scarse. Dissetare 10 miliardi di persone, irrigare le colture e dar da bere alle bestie d'allevamento renderanno sempre più richiesta una risorsa che già oggi abbondante non è, visto che il totale dell'acqua dolce disponibile (non bloccata nei ghiacciai o sottoterra a distanze irraggiungibili) per gli ecosistemi e per gli uomini è di 200.000 km3 d'acqua, cioè solo l'1% di tutte le risorse d'acqua dolce e solo lo 0,01% di tutta l'acqua della Terra. E più diventa scarsa e più l'acqua diventa economicamente interessante: così grandi stendono le loro reti e cercano di acquisire in ogni angolo del mondo il controllo di piccoli e grandi acquedotti, di impianti di depu-razione e di potabilizzazione, di sistemi fognari, di dighe. In Italia sfruttando una legge del 1994, Comuni e Province hanno ceduto le loro quote azionarie a un gestore unico, a un'azienda privata o addirittura a una multinazionale. Tra il 1997 e il 2003 gli acquedotti trasforma-ti in S.p.A. sono passati da 56 a 710. La corsa alla privatizzazione sembra inarrestabile e il servizio idrico è ormai un'industria come tante che produce utili e dividenti per grandi e piccoli azionisti. Gruppi stranieri come Suez. Veolia Water e Saur ma anche società italiane come Italgas (Eni), Enel, Edison ed ex società pubbliche, le cosiddette vecchie municipalizzate come Acea di Roma, Hera di Bologna, Amga di Genova o ex enti come l'Acquedotto pugliese S.p.A. sono in gioco per accaparrarsi l'affare migliore. Apparentemente è una guerra di tutti contro tutti, in realtà le società “collaborano” spartendosi le risorse idriche del paese. Dodici gruppi dominano la scena del mercato dell'acqua, colossi finanziari quotati in Borsa, società che sfuggono al controllo democratico dei cittadini, che continuano a eleggere gli amministratori locali ma non hanno alcun potere diretto sui consigli d'amministrazione delle nuove aziende che offrono servizi essenziali che vanno dall'acqua all'energia, dai trasporti ai cimiteri. Aziende sempre più imponenti e con un grande po-tere anche sulla politica. Il libro di Giuseppe Altamore, Acqua S.p.A. Dall'oro nero all'oro blu, Ed. Mondadori ci porta a scoprire chi sta per conquistare definitivamente i nostri acquedotti, quanto ci è costato e quanto anco-ra dovremo sborsare per garantire i profitti dei signori dell'oro blu. Ma l'acqua non è un “bene comune”? Giuseppe Altamore (1956), laureato in Sociologia, specializzazione in Comunicazioni sociali, giornalista, vive e lavora a Milano ma le sue radici sono sui monti Sicani, precisamente a Giuliana (Palermo). Come vi-cecaporedattore di “Famiglia Cristiana” si occupa prevalentemente di economia, di consumi e di sicurezza alimentare con diverse inchieste dedicate all'affaire delle acque minerali. È autore di diversi libri: Europa, istruzioni per l'uso (Oscar Mondadori, 1992); Tutte le parole dell'economia (Oscar Mondadori, 1994); Per-sonal budget (Sole24 Ore, 2001); Qualcuno vuol darcela a bere. Acqua minerale: uno scandalo sommerso (Fratelli Frilli Editore, 2003); I predoni dell'acqua (Edizioni San Paolo, 2004); Acqua Spa (Arnoldo Monda-dori, 2006); I padroni delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l'informazione (Bruno Mondadori, 2006).
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