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Guglielmo Minervini esprime solidarietà al Comandante dei Vigili Urbani di Molfetta "Grave atto intimidatorio da respingere con la massima fermezza"
22 novembre 2006

MOLFETTA - "E' da respingere con la massima fermezza il grave atto intimidatorio subito dal Comandante dei Vigili Urbani di Molfetta, Mauro Giuseppe Gadaleta, cui esprimo la mia più totale e convinta solidarietà. Sull'inquietante episodio sono certo che forze dell'ordine e magistratura faranno presto piena luce". Con queste parole, diffuse attraverso una nota stampa, Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, è intervenuto per commentare la notizia della pallottola calibro 38 fatta recapitare, nella giornata di ieri, al Comandante della Polizia Municipale della nostra città, ennesimo episodio che testimonia il pesante clima che, sul fronte legalità e sicurezza, si respira da tempo a Molfetta. "Evidentemente - prosegue Guglielmo Minervini - il paziente lavoro del Comandante Gadaleta per la ricostruzione di un trasparente presidio della legalità sta entrando in urto con una emergente cultura urbana fondata sulla impunità, sulla prevaricazione e sull'arroganza, che non esclude il ricorso a minacce tipiche della peggiore cultura mafiosa". "Siamo accanto al Comandante Gadaleta - conclude il comunicato - e a tutti coloro che, come lui, esercitano il proprio impegno nelle istituzioni per affermare la supremazia delle regole e della sicurezza sociale sulle pretese della illegalità e della violenza"
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La solidarietà da ogni parte espressa al dott. Gadaleta è doverosa ma da sola non sufficiente. L'atto intimidatorio al Comandante della Polizia Municipale sia motivo di riflessione per chi si adopera quotidianamente nel gettare ombre lugubri sull'immagine della nostra Comunità e divenga punto di unione di tutte le componenti istituzionali, politiche e di informazione nel guardare con attenzione e fiducia alle prospettive di sviluppo economico e di giustizia e sicurezza sociale che certamente abbiamo e cui tutti possiamo e dobbiamo contribuire.Apprezziamo molto e in ogni momento il lavoro efficace delle nostre Forze dell'Ordine e dobbiamo aiutarle ad essere ancora più incisive,spazzando le nubi.Gli organi di informazione svolgono un ruolo importante,condizionano quotidianamante il sentire comune: l'eccessivo approfondimento mediatico sui vizi dei nostri adolescenti cui abbiamo assistito in questi giorni ne è un esempio.Siamo davvero e soltanto la Città degli scandali di bassa lega, delle sparatorie e degli arresti, del malcostume dilagante?Voi tutti davvero vi sentite cosi?...Io conosco Molfetta e i molfettesi, e sono certo del contrario. A Pino Gadaleta la solidarietà convinta di chi ha vissuto in prima linea,a fianco di chi lo ha preceduto negli anni '70 e '80, i lunghi momenti dei proiettili,delle lettere anonime,degli atti vandalici,degli attentati (purtroppo...sono pagine già lette).E una promessa:Chi svolge il proprio lavoro al servizio dell'ordine e della sicurezza pubblica non resterà mai solo, in questa Città, come non dovrà mai più restare solo chi, da qualunque parte, sia chiamato a governarla.Chiunque: è un imperativo imprescindibile, perchè nelle Comunità si vince o si perde, tutti insieme. Pasquale Mancini
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