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Grillo, il potere dell'antipotere: un articolo di Felice de Sanctis Scritto dal direttore di "Quindici" sul quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” il 10 settembre del 2007 l'articolo offre una riflessione alla luce degli ultimi risultati elettorali e sulle prospettive future di governo dell'Italia
26 febbraio 2013

Vi proponiamo, come spunto di riflessione dopo i risultati delle ultime elezioni politiche e sulle prospettive future di governo dell’Italia, alla luce dell’exploit di Beppe Grillo, un articolo scritto in tempi non sospetti dal direttore di “Quindici” Felice de Sanctis sulla prima pagina del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari nel lontano 10 settembre 2007.
 
Grillo, il potere dell’antipotere
La trappola dei mutui americani che potrebbero avere qualche ripercussione anche da noi tiene ancora banco sulle pagine dei giornali e ricorda gli scandali Parmalat, Cirio e Banca 121. Accanto a questi problemi ci sono quelli delle tasse troppo alte, della benzina alle stelle e del caro pasta: perfino quello che è sempre stato l’alimento dei poveri (ricordate la magistrale scena di Totò che divora spaghetti con le mani nel film «Miseria e nobiltà»?) rischia di diventare roba per ricchi.
E ai cittadini esasperati che non riescono ad arrivare alla fine del mese con una busta paga ferma ai tempi pre euro, mentre il post euro ha raddoppiato tutto, si cerca di far ingoiare i costi della politica che nascondono privilegi dei parlamentari e perfino dei dipendenti del Parlamento, con diritto a pensioni milionarie, mentre ai cittadini «normali» si chiedono sacrifici. E in questo caos si inserisce il fenomeno Beppe Grillo, il «pifferaio magico» che ha portato decine di migliaia di persone in piazza nel «vaffanculo-day» per chiedere un paese più pulito. Come dar torto a questa gente?
Ma fa riflettere il fatto che la politica la facciano i comici col rischio che sfoci nel qualunquismo. Ma l’economia non si può fare in piazza, occorrono ricette non sempre indolori: i soldi non piovono dal cielo, occorre tagliare sprechi e spesa pubblica eccessiva, magari cominciando dai redditi e dalle pensioni dei parlamentari, che potrebbero dare il buon esempio, per evitare che il trionfo dell’antipolitica li travolga.
 
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Autore: Felice de Sanctis
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