Grande successo a Cesena della mostra delle opere del molfettese Giaquinto
CESENA – 15.12.2005
Il maestro molfettese Corrado Giaquinto fu una delle personalità di maggior spicco nell'ambito del rococò europeo, tanto da influenzare anche il giovane Goya che ebbe modo di ammirarlo durante la sua attività come primo pittore di corte a Madrid, dove venne chiamato nel 1753 da re Ferdinando VI.
Giaquinto (Molfetta 1703 - Napoli 1776) ha realizzato affreschi maestosi, splendide pale d'altare, delicate tele di devozione in uno stile personalissimo caratterizzato dall'uso stravagante dei colori e dall'eleganza delle forme. Oltre un centinaio di sue opere (tra tele, bozzetti e disegni) provenienti da tutta Italia e anche da collezioni straniere sono esposte a Cesena fino al 15 marzo 2006.
La mostra, promossa da Comune, Istituzione Biblioteca Malatestiana e Fondazione Cassa di Risparmio, e curata da Michela Scolaro, si intitola “Il cielo e la terra” perché intende restituire la figura dell'artista nella sua completezza, non solo come creatore di immagini sacre ma anche come pittore di miti e scene profane.
Le tele e i bozzetti sono esposti a Palazzo Romagnoli, decorato da Giuseppe Milani (il pittore che più di ogni altro a Cesena risentì del magistero di Giaquinto), mentre la Biblioteca Malatestiana ospita una quarantina di disegni provenienti dal Museo di San Martino di Napoli. Il percorso espositivo lega idealmente tre città che diedero ospitalità all'artista nel corso della felice carriera: Cesena, dove Giaquinto realizzò intorno alla metà del '700 gli affreschi della Cappella della Madonna del Popolo del Duomo e una splendida pala d'altare per la chiesa di S.Maria del Suffragio; Madrid, dove è in programma un grande evento espositivo nell'aprile 2006 che ospiterà anche alcuni dipinti in mostra a Cesena; Napoli, sede dei primi anni di apprendistato del pittore, dove è prevista una esposizione a Castel Sant'Elmo nell'autunno 2006.
Orari: feriali 9-13, 14-18,30; festivi 10-18,30. Info: 0547/610892
Laura Amoruso