GRANDE INCHIESTA ESCLUSIVA - Nel cantiere fantasma del nuovo porto commerciale di Molfetta
TESTO, FOTO E VIDEO. Viaggio fra le macerie e i costi di un’opera ancora incompiuta. - Non è una priorità per lo Stato Italiano nonostante i soldi stanziati. Non lo è mai stata. Il porto di Molfetta è classificato come infrastruttura di seconda classe, quindi in capo alla Regione Puglia, ma neanche la Regione Puglia lo considera nelle sue programmazioni e nemmeno nell’anagrafe delle opere incompiute. Il processo a 42 imputati, compreso l’ex sindaco Azzollini
MOLFETTA - Sono passati 5 anni dal 7 ottobre del 2013. Si sono succeduti quattro governi e due amministrazioni locali. E non è cambiato nulla. Tutto è fermo. In decomposizione, nel cantiere del nuovo porto commerciale di Molfetta. Sono le settimane in cui si discute la legge di bilancio dello Stato. Ma solo lontani i tempi in cui ogni anno, a ogni manovra finanziaria, tra i mille articoli piovevano milioni di euro sulla città. Dal 2002 al 2014 sono stati stanziati ben 171 milioni destinati direttamente o indirettamente alla “grande opera”. Poi sono piovuti gli arresti, i rinvii a giudizio, il sequestro del cantiere e tutti i grandi interrogativi sono rimasti irrisolti.
Il deus ex machina del progetto, l’ex sindaco ed ex senatore Antonio Azzollini, dopo 5 mandati e quasi quindici anni alla presidenza della commissione bilancio a Palazzo Madama, non è stato candidato da Forza Italia alle ultime politiche e del suo mirabile sogno non rimangono che macerie e un processo che lo vede tra i 42 imputati per una presunta “maxi truffa”……
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