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Giunta in rosa (4 donne) a Molfetta. Il sindaco Natalicchio presenta gli assessori Priorità al bilancio: i buchi dell'amministrazione Azzolli e il rischio dissesto
13 giugno 2013

MOLFETTA – Il nuovo sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, con una rapidità incredibile ("non possiamo perdere tempo, la città aspetta"), a 24 ore dalla sua proclamazione ufficiale, ha già presentato ufficialmente alla stampa la squadra di governo.
Sarà una giunta in rosa, sicuramente una delle poche in Italia che ha la presenza di ben 4 donne (sindaco escluso), una giunta dove tutti sono rappresentati e che coniuga l’esperienza con la professionalità (due tecnici), lo spazio alle forze politiche e la presenza giovanile, come la stessa Natalicchio ha sottolineato.
Insomma un’inversione di tendenza rispetto al passato quando vigeva l’accentramento assoluto del sindaco di centrodestra sen. Antonio Azzollini.
Ecco i nomi dei nuovi assessori con le relative deleghe (reali, ricordiamo che l’ex sindaco non aveva dato deleghe, ma solo stipendi ai suoi assessori, conservando tutto per sé):
Bepi Maralfa (Linea Diritta): vice sindaco, con delega alle politiche giovanili, alle politiche sociali, alla legalità e alla trasparenza;
Angela Amato (Sel): assessore al bilancio;
Serena Laghezza (Pd): assessore al commercio e all’annona (mercati), pesca e agricoltura, sport e impiantistica;
Betta Mongelli (Signora Molfetta): cultura e turismo;
Rosalba Gadaleta (tecnico): urbanistica e ambiente;
Giovanni Abbattista (Pd): Lavori pubblici e appalti;
Francesco Bellifemine (tecnico): sviluppo economico e innovazione.
Nicola Piergiovanni (Sel) sarà il presidente del consiglio comunale.
Il sindaco ha conservato per sé le deleghe del marketing territoriale, comunicazione e della scuola e ha annunciato che coinvolgerà nella gestione della città anche le altre due forze della coalizione vincente Rifondazione (con Gianni Porta) e Centro democratico (con Leonardo Siragusa).
La nuova giunta (nella foto, da sinistra: Amato, Laghezza, Mongelli, Gadaleta, Natalicchio, Maralfa, Abbattista, Bellifemine) si metterà subito al lavoro per affrontare i grossi problemi della città, primo fra tutti quello del reperimento dei fondi che, contrariamente a quanto dichiarato da Azzollini, non ci sono. Paola Natalicchio rispondendo a una domanda del direttore di “Quindici” Felice de Sanctis ha detto che ha trovato una situazione molto deficitaria (come Quindici ha più volte scritto), “altro che favolette del centrodestra raccontate in campagna elettorale sulla situazione economica florida. Il nostro direttore ha chiesto anche quali sarnno le priorità: oltre al bilancio, anche l'analisi della situazione del nuovo porto e il collegamento tra zona industriale e città, con una nuova politica dei trasporti.
Non siamo ancora al dissesto finanziario, ma nei prossimi giorni bisognerà capire quale buco hanno lasciato Azzollini e la sua amministrazione. Una nota che preoccupa non poco, ma la Natalicchio ha detto che si metterà subito al lavoro per reperire tutte le risorse finanziarie possibili.
Altri particolari sulla conferenza stampa di oggi in un prossimo articolo e nella rivista mensile “Quindici” in edicola a metà della prossima settimana, un numero veramente speciale: tutto sulle elezioni.
 
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Mentre attendo che qualcuno chiarisca le competenze di Serena Laghezza in commercio, sport, ecc ecc (non vale dire che il padre è stato assessore allo sport più di vent'anni fa, le competenze non si trasmettono con il DNA), vorrei concentrare la mia attenzione sul vero CADAVERE di queste elezioni... voi direte: chi è sto cadavere? Tonino? Nooo... Ninnì? Macchè! Muso Sporco? No, parlo di cadaveri umani, non unicellulari. I cadaveri autentici di queste elezioni sono i membri del Partito Democratico. Riflettiamo tutti insieme, coraggio. Paola stravince DA SOLA, con la sua bella lista civica, ballando in stile Michael Jackson nel video di Thriller, con gli zombie dietro che tentavano di tenere il passo. Questi cadaveri, oltre ad aver avuto un consenso elettorale PIETOSO, RIDICOLO, VERGOGNOSO, INIQUO, ecc... si permettono pure di essere rappresentati in giunta con degli assessori... tra cui, nientemeno che il COGNATO DEL MITICO ROCCO. E non parlo di Siffredi, anche se entrambi avevano la cattiva abitudine di metterlo in.... ehm... mi contengo. Ma almeno Siffredi lo faceva con le donne, l'altro Rocco, quello nostrano, lo faceva con i molfettesi. E' vero che non siamo in polizia, dove se avevi anche un lontano parente indagato, condannato o altro, col cavolo che ti facevano entrare... ma un po' di decenza la potevamo pure avere. Quindi, riassumo, perchè Abbattista ai lavori pubblici? Quale sarà il prossimo passo? Jack lo Squartatore davanti agli asili? Berlusconi ai centri di ascolti per ragazze in difficoltà? Così, giusto per capire...


Come al solito tutti disfattisti e tutti metereopatici.Prima il grande entusiasmo e poi subito dopo le critiche.Io analizzarei freddamente le cose. Vediamo un poco Paola Natalicchio è riuscita a presentare la sua squadra in appena 48 ore dopo la sua proclamazione e già questo mi sembra un ottimo segnale. Vuol dire che ha voglia di darsi da fare subito, è riuscita a tacitare tutti i mal di pancia interni alla sua coalizione utilizzando il suo grande carisma personale ed il suo grande consenso personale. La qualità della Giunta, a prescindere dai retropensieri è eccellente, gente competente messa in campi che conosce bene su tutti Bepi Maralfa che è stato sempre un baluardo della legalità, Betta Mongelli una delle più grande esperta molfettese di Cultura e Turismo, Rosalba Gadaleta legale di Legambiente che già tante cause ha vinto contro la vecchia amministrazione e.....la grande sorpresa Francesco Bellifemine uno dei tecnici di eccellenza che ha contribuito alla fortuna di Exprivia che si mette al servizio del Comune per rinnovarlo dal punto di vista tecnologico ed infrastrutturale. Bellifemine è anche un grande esperto di preparazione progetti finanziati dalla Comunità Europea e ne ha presentati a iosa sempre per conto di Exprivia. Infine voglio parlare di Giovanni Abbattista tanto attaccato solo perchè cognato di Rocco Altomare. Quindi nessuno valuta il suo alto livello morale ma solo un'appartenenza famigliare; Giovanni è uno dei più esperti amministrativisti della città ed il groviglio di vipere che si annida nei vari mega appalti della vecchia Giunta credo abbia suggerito a Paola di dotarsi di un grande tecnico della materia. Brava Paola avanti così.










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