Giovinazzo Rock Festival: il fuori programma
GIOVINAZZO - Capita solo raramente, e quelle poche volte di solito sei lontano dal palco, o sei andato via l'attimo prima e ti raccontano tutto gli amici il giorno dopo, lasciandoti rodere il fegato in completa solitudine.
Ma ieri sera, al Giovinazzo Rock Festival, la magia c'è stata per tutti.
Dopo un tour infinito e a quasi un anno di distanza dall'ultimo concerto in terra pugliese, Paolo Benvegnù (foto) arriva a Giovinazzo: «La data che non vedevo l'ora di fare. Io e il mio gruppo siamo abituati a situazioni più raccolte, qui c'è un gran pubblico ed io son carico e concentrato. E poi la città è incantevole, magari mi trasferisco qui».
Sorride Paolo, i capelli grigi più corti del solito, ma il piglio è lo stesso di 15 anni fa, quando rivoluzionava il panorama alternativo italiano con gli Scisma, nati nel 1993 e sciolti nel 2000, tuttora insuperati nella loro produzione musicale nello scenario rock italiano degli anni 90.
E così ieri sera, dopo un live impeccabile, sentito e istintivo, ma sofferto per guai alle corde vocali, Benvegnù scende dal palco e, a sorpresa, conclude la serata con un gioiello: un live acustico al quale nemmeno i membri della band erano preparati.
In assolo con la sua chitarra ripropone due pezzi storici degli Scisma, chiedendo l'aiuto dei ragazzi che lo circondano.
Si scusa mille e mille volte per quel fastidioso tossire, dopo un live in cui ha speso tutto, ma canta e scherza con i ragazzi in prima fila.
Fra una canzone e l'altra continua a ringraziare per gli applausi, sia di quelli che lo seguono da più di 10 anni, sia di chi lo ha conosciuto quella sera stessa ed è rimasto avvolto dalla qualità di quel live.
La voce è quasi finita, ma c'è ancora tempo da passare con chi è venuto a sentirlo: racconta del tour, abbraccia chi gli va incontro, firma mille poster e si mette in posa per mille fotografie.
E a chi gli dà del poeta, lui risponde imbarazzato: «Macchè, sono solo un uomo con tanti fallimenti alle spalle».
Foto di Alessia Ragno (http://www.flickr.com/photos/amarantajam/)