Giochi aperti nel PD di Molfetta: prime indiscrezioni sulle candidature a segretario cittadino
In corsa sarebbero il consigliere provinciale dott. Mimmo Cives e l'avv. Giovanni Abbattista entrambi della “Margherita”, ma i Ds non sarebbero d'accordo
MOLFETTA - Dopo il grande successo di partecipazione alle Primarie a Molfetta per le elezioni dei delegati alle Costituenti nazionale e regionale del Partito Democratico, prosegue il processo di avvicinamento all'elezione del segretario cittadino del nuovo partito a Molfetta.
Le date sono state già fissate: entro il 24 novembre dovranno essere scelti i coordinatori provinciali, mentre entro il 23 dicembre, in tutti i Comuni dovranno essere eletti, dalle assemblee composte da coloro che hanno partecipato alle Primarie, i segretari cittadini.
Come già scritto in precedenza, il metodo utilizzato per queste consultazioni è apparso molto discutibile e poco democratico a causa di liste bloccate, che hanno impedito agli elettori di esprimere preferenze sui candidati, perché era consentito solo il voto di lista.
Lo spoglio delle schede ha riservato non poche sorprese: la più eclatante di tutte è stata quella del grande successo della lista “Riformisti per Veltroni” capeggiata da Piero de Nicolo dell'area socialista, che ha superato, al regionale, col 45,7%, la lista dei “Democratici per Veltroni” capeggiata da Annalisa Altomare e che aveva come riferimento l'assessore regionale Guglielmo Minervini (capolista al nazionale) che ha rimediato solo il 28,9% dei consensi. Minervini (foto) si è poi rifatti al nazionale con il 44,7% contro il 34% dei Riformisti. Ma questo doppio voto dà adito ad alcune interpretazioni che spiegheremo sul prossimo numero della rivista “Quindici” che sarà in edicola a metà novembre.
Questa situazione è destinata a pesare nella scelta del segretario cittadino e dei futuri candidati alle prossime consultazioni elettorali.
Intanto la prima “visibilità” del Partito democratico a Molfetta si avrà nel prossimo consiglio comunale nel quale i consiglieri della Margherita (Nino Sallustio, Annalisa Altomare e Mimmo Cives) e quello dei Ds (Mino Salvemini) dovranno dichiarare di costituire un unico gruppo quello appunto del Partito Democratico.
Mentre lunedì prossimo, 12 novembre sono stati convocati alle ore 19, presso la sede della Margherita in Piazza Cappuccini (in attesa che sia pronta la nuova sede che sarà ubicata nella parte centrale di Via Margherita di Savoia, dove si trovava prima il magazzino Ancri), i direttivi congiunti dei Democratici di Sinistra e della Margherita di Molfetta per individuare i componenti del Comitato che guiderà il Partito Democratico fino all'elezione del segretario cittadino.
L'orientamento è quello di costituire un coordinamento provvisorio composto da tutte le figure istituzionali l'assessore regionale Guglielmo Minervini, il consigliere provinciale Mimmo Cives, i consiglieri comunali già citati e i segretari locali dei due ex partiti, oltre ai candidati eletti in tutte le liste che hanno partecipato alle Primarie e quindi anche Piero de Nicolo dei “Riformisti per Veltroni”. Questo coordinamento dovrebbe durare fino alle elezioni del nuovo segretario cittadino. La base che avrà diritto a votare, probabilmente per acclamazione e non con scrutinio segreto - ma questo sarà deciso dai vertici nazionali, che non hanno ancora dato indicazioni in merito – sarà formata da tutti coloro che hanno partecipato alle Primarie.
Questa ci sembra un'ulteriore discriminazione nei confronti di coloro che, pur volendo aderire al nuovo partito, sono stati costretti a rinunciare a partecipare alle Primarie per le lunghissime code (purtroppo è stato creato un solo seggio elettorale) oppure perché erano fuori sede quella domenica 14 ottobre. E' giusto non fare il partito delle tessere, ma non rifiutare adesioni. Anche perché sappiamo tutti che ci sono stati anche “inflitrati” nelle votazioni per le Primarie: cioè, persone di opposta estrazione politica, che pagando un euro, hanno cercato di influenzare in qualche modo il risultato.
Ma le scelte verticistiche del Partito Democratico, non ammettono repliche e sono proprio queste scelte che hanno allontanato il gruppo del Comitato promotore del Partito democratico, che rappresentavano la società civile.
In vista dell'elezione del segretario cittadino, i gruppi politici si stanno già organizzando e le indiscrezioni cominciano a circolare. Sembra tramontata l'ipotesi della candidatura del consigliere comunale e provinciale Mimmo Cives (“ha troppi incarichi” si dice), che fino a qualche giorno fa era accreditata nel borsino politico cittadino. Infatti, sembra che non fosse gradita all'assessore regionale Guglielmo Minervini che gli preferirebbe quella dell'avv. Giovanni Abbattista dello studio legale Calvani, un volto nuovo che si affaccia alla politica, in linea con l'immagine del nuovo partito. Ma questa ipotesi non piace ad altri, i Ds in particolare, che non vedono di buon'occhio una possibile egemonia dell'assessore Minervini.
Dalla Margherita ribattono che, in realtà, la forza numerica e politica dei Ds a Molfetta è assolutamente esigua, anche rispetto a quella provinciale e regionale e quindi non possono dettare legge.
Poi c'è l'incognita Piero de Nicolo del gruppo socialista che fa capo all'assessore regionale Tedesco, che ha “vinto” le Primarie e che certamente non starà a guardare, ma che finora ha evitato di pronunciarsi in merito.
Insomma, i giochi politici sono tutti aperti (vi racconteremo altri particolari sul prossimo numero della rivista mensile "Quindici") e non è detto che alla fine salti fuori un outsider che riesca ad accontentare tutti, ma la strada è ancora lunga e piena di ostacoli.
Autore: Felice de Sanctis