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G8 – GLOBALIZZAZIONE - Piccolo glossario
15 settembre 2001

Black bloc: letteralmente “blocco nero”. Si tratta di un gruppo di persone autodefinitesi “anarchici insurrezionalisti”. I black bloc, durante le manifestazioni contro la globalizzazione, si sono distinti a Genova, come altrove, per le azioni distruttive perpetrate contro i simboli del capitalismo. Bersagli dei black block sono spesso le banche, i grandi magazzini ed anche le automobili nuove e più lussuose. Il loro motto è “distruggere per ricostruire”. Banca etica: una banca che opera secondo lo slogan “l’interesse più alto è quello di tutti”. Banca etica si pone come punto di riferimento per le fasce di popolazione non servite dal credito, per i soggetti che, vivendo nella miseria e nello sfruttamento, sono considerati non “bancabili”. Si differenzia dalle altre banche per il finanziamento di progetti quali l’alfabetizzazione dei contadini brasiliani, la promozione di cooperative di donne che realizzano prodotti del commercio equo e solidale, soprattutto Banca etica non alimenta il commercio delle armi. Oltre alle MAG (Mutue Autogestione), ne fanno parte numerose associazioni: le ACLI, l’ARCI, Pax Christi, Mani Tese, il Gruppo Abele ecc… Commercio equo e solidale: i prodotti del commercio equo e solidale, (giocattoli, utensili, abiti, oggetti d’arredo, monili, cibi, ecc…) sono commercializzati nel rispetto dei lavoratori del Sud del mondo. Sono pagati ad un giusto prezzo, valorizzano il lavoro artigianale finanziando progetti di cooperazione e di sviluppo, hanno prezzo trasparente. Si possono facilmente trovare in tutte le “Botteghe del Mondo”. Consumo critico: una scelta di vita, un modo coscienzioso di fare la spesa. Il consumo critico è fatto di poche regole, semplici ma, se osservate alla lettera, assai efficaci. Il decalogo: preferire sempre prodotti italiani, controllare l’etichetta “made in” ed evitare prodotti realizzati nel terzo mondo, sono ad alto rischio di pesanti retroscena sociali e di sfruttamento; evitare prodotti in bottiglie di plastica, preferire il vetro; evitare le lattine di alluminio altamente inquinanti ed i prodotti con molti imballaggi; preferire le materie prime ai prodotti finiti; preferire il biologico, più sano ed ecologico; scegliere la sobrietà, evitare cose superflue o il cui impatto sociale e ambientale non vale il piacere che procurano. G8: i grandi otto, ovvero i paesi che posseggono il maggior numero di azioni della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Sono: Usa, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Francia, Italia, Canada e Russia. I capi di stato di questi paesi si riuniscono periodicamente per coordinare scelte economiche e politiche riguardanti i paesi dell’intero pianeta. La riunione dei G8 è contestata dagli anti global i quali chiedono che, democraticamente, ogni paese possa essere rappresentato e partecipare alle decisioni circa il proprio futuro. Multinazionali: grandi società industriali o finanziarie, perlopiù americane, presenti in numerosissimi paesi del mondo. Veri e propri imperi economici, sono fra i principali bersagli delle proteste del popolo di Seattle perché governate da una politica tutta volta al profitto ed al guadagno, spesso incuranti dei diritti dei lavoratori e delle norme vigenti in tema di tutela dell’ambiente e del territorio. Nike, Wal-Mart, Philip Morris, Mc Donald’s, Microsoft, Disney, Starbucks, Monsanto, Shell, sono le multinazionali maggiormente incriminate, accusate ognuna di reati diversi, ormai documentati e resi noti all’opinione pubblica. Sono oggetto di ampie campagne di boicottaggio ormai da anni. No logo: il titolo del libro-reportage scritto dalla giornalista canadese Naomi Klein; un’inchiesta ed un appello alla rivolta contro lo strapotere delle multinazionali americane. Il libro è divenuto il manifesto del popolo di Seattle, movimento di protesta contro il capitalismo globale. Ogm: sono gli organismi geneticamente modificati, cioè cibi alterati in laboratorio per rispondere ad esigenze precise, cioè massima produzione a prezzi competitivi. Ciò provoca la snaturalizzazione del ciclo produttivo a scapito della qualità. Particolarmente preoccupanti i prodotti contenenti soia e mais ad altissimo rischio di manipolazione. Popolo di Seattle: il movimento di protesta contro la globalizzazione, definito così per essersi reso visibile con grandi manifestazioni, nella città americana di Seattle nel 1999. Detto anche popolo degli anti global. Protocollo di Kyoto: accordo mondiale stipulato a Kyoto in tema di ambiente. Attualmente oggetto di grande attenzione, in seguito alle dichiarazioni del presidente americano Bush, il quale ha palesato l’intenzione degli Stati Uniti d’America di non rispettare le norme restrittive, che l’accordo prevede, in tema di immissioni di gas serra nell’ambiente. Tobin tax: la proposta effettuata nel 1972 dal Premio Nobel per l’economia James Tobin, ovvero una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali. La Tobin tax potrebbe essere d’insignificante consistenza ad esempio pari all’uno per mille della transazione, ma porterebbe due enormi vantaggi: porre freno o, perlomeno, scoraggiare le azioni monetarie di tipo speculativo e comportare un notevole gettito d’entrate da poter destinare alla cooperazione internazionale o ai paesi più poveri.
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