Fondazione Guglielmo Minervini e la Fondazione don Tonino Bello insieme per la non violenza
Incontro venerdì 21 aprile ad Alessano
ALESSANO - Un incontro sui temi della pace e della nonviolenza promossa dalle Fondazioni “Don Tonino Bello” e “Guglielmo Minervini”, nei giorni in cui ricorre l’anniversario della morte dell’ex Vescovo di Molfetta.
L’iniziativa, dal titolo “La nonviolenza, stile per una politica della pace”, si terrà il prossimo 21 aprile ad Alessano, alle ore 17:30 presso la Scuola di Pace della fondazione Don Tonino Bello.
Assieme a Giancarlo Piccinni e Maria Turtur, che parleranno a nome delle due Fondazioni, interverranno lo scrittore e giornalista Raniero La Valle e Tonio Dell’Olio, Presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, entrambi amici e compagni di tante iniziative e azioni per la pace e la nonviolenza con don Tonino e Minervini, quali la campagna contro la prolificazione delle armi nucleari, la legge sul controllo della vendita delle armi, contro la militarizzazione del territorio, la promozione della marcia nonviolenta nella martoriata Sarajevo.
«Quello tra Guglielmo e Don Tonino - spiegano Maria Turtur e Giancarlo Piccinni - fu un vero sodalizio. Furono assieme anche quando sulla banchine dei porti della Puglia arrivarono migliaia di albanesi, aprendo le porte delle strutture ecclesiali della diocesi di Molfetta per dare accoglienza a chi scappava dalla fame e dalla miseria. Hanno sempre creduto nel valore della pace, nell’affermazione di una nonviolenza come elemento molto fattivo, concreto, per una diversa dimensione della politica».
«Oggi - proseguono i due - quella concezione è più che mai attuale, in un mondo attraversato da vecchi e nuovi conflitti, ma anche da una figura, quale quella di Papa Francesco, che sulla nonviolenza ha speso in questi anni parole estremamente significative. Da qui la scelta di un’iniziativa comune sul tema, un momento di riflessione, proprio nei giorni in cui ricorre l'anniversario della scomparsa di Don Tonino. C’è, nel loro messaggio, la possibilità di trovare strumenti e parole non solo per capire, ma anche per affrontare la fase che stiamo attraversando. Il loro pensiero è più che mai vivo».