MOLFETTA - Finalmente la liberazione di Molfetta, promessa dal nuovo sindaco di centrosinistra Paola Natalicchio, comincia a prendere forma concreta anche nelle piazze e nelle aree invase dalle auto, per l'incuria del passato e l'assenza di regole, che hanno portato al degrado della città.
Da ieri (vedi foto) è stata liberata dalle auto anche l'area antistante il Duomo, con grande soddisfazione dei cittadini, che hanno manifestato il loro apprezzamento e la gioia per questo provvedimento atteso, con messaggi su Facebook.
Tra i primi ad apprezzare il provvedimento è stato Gianluca Biscotti promotore dell'Associazione "Liberiamo il Duomo di Molfetta": "Caro Sindaco, volevo a nome del gruppo Liberiamo il Duomo e dei suoi amministratori Angelo Cantatore, Maurizio Esposito), ringraziarla pubblicamente per il grande e storico risultato ottenuto. Dopo un anno di battaglie, di petizioni firmate anche con il Comitato di Quartiere e di promesse mai mantenute dai precedenti amministratori, abbiamo trovato in lei quel partner prezioso che a pochi mesi dalla sua elezione ha mantenuto la promessa di restituire ai molfettesi il Duomo libero dalle auto. Era il 20 marzo 2013 quando con un megafono in mano su una pedana arrangiata in Piazza Municipio prometteva di liberare il Centro Storico e i suoi suoi posti più importanti (Duomo e Piazza Municipio) dalle auto. E ha mantenuto la promessa. Oggi eccoci qui con un Duomo che si libera dalle auto. Grazie di poterci far apprezzare in tutta la sua bellezza un posto che è tra i più magici di Puglia. Grazie di aver sposato le nostre idee sin dall'inizio.
Ci saranno difficoltà da superare e provvedimenti da correggere per migliorare la ZTL ma questo sarà domani.
Oggi, invece, al tramonto ci godremo un Duomo libero. Grazie".
Naturalmente il provvedimento andrà perfezionato, ma è già tanto, tenuto conto dei tempi ristretti e soprattutto della carenza di fondi: l'ex sindaco del Pdl, Antonio Azzollini, com'è noto e come apparirà evidente in occasione dell'approvazione del rendiconto 2012, ha lasciato tanti buchi e debiti fuori bilancio che portano ad un disavanzo di amministrazione pauroso, che manifesta una incapacità gestionale e soprattutto una scorrettezza istituzionale, per gli sprechi, che "Quindici" ha ampiamente denunciato, lasciati in carico ai successori. Senza parlare della zavorra porto, con il suo carico di debiti e sanzioni milionarie pendenti, per inadempienza contrattuale.
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