Finale nazionale di danza sportiva a Molfetta
Più di 600 le coppie di atleti provenienti da tutto il Sud Italia
MOLFETTA - Sono più di 600 le coppie di atleti ballerini che a partire da oggi si esibiranno nel Pala Poli di Molfetta per la finale nazionale di danza sportiva (classe B, settore sud) della Fid (Federazione Italiana Danza Sportiva). Il dato – fornito da Enzo Resciniti, amministratore delegato della stessa federazione che aderisce al Coni – unito alla previsione di migliaia di spettatori ospiti della manifestazione, dà la giusta misura «di un evento importantissimo che si pone a metà strada fra sport e spettacolo per diventare occasione di promozione della nostra città» spiega Leo Pietruzzella, assessore comunale al Turismo.
A partire dalle ore 11 di questa mattina sono cominciate le gare relative alla quinta e ultima prova, a punteggio doppio, di un circuito durato sei mesi e al quale partecipano atleti provenienti da Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. I primi a scendere sul parquet del Pala Poli saranno i ballerini della categoria “Danze Standard” che si esibiranno nei 5 balli previsti: walzer inglese, tango, valzer viennese, slow fox e quick step. Si procederà subito dopo con la specialità “Danze Latino Americane” in base al seguente ordine: samba, cha cha cha, rumba, paso doble, jive. Domani sera, in serata, è prevista la cerimonia finale di premiazione.
In contemporanea, fra oggi e domani, si disputeranno le gare nazionali dei settori nord e sud rispettivamente a Milano e a Foligno.
In occasione della manifestazione, l'azienda municipalizzata M.T.M. (Mobilità e Trasporti Molfetta) ha attivato un servizio di bus navetta che partendo da via Dante (altezza Monumento al Marinaio) farà la spola con l'impianto sportivo. Il servizio sarà operativo dalle ore 16,00 alle ore 20,00 di oggi e domani e consentirà alle migliaia di persone arrivate a Molfetta per assistere o partecipare alle gare, di visitare il centro storico della città, il porto, le chiese «e magari fere tappa in uno degli ottimi ristoranti del centro» come suggerisce Petruzzella.