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Filippica contro il sindaco Minervini: dai lavori pubblici agli appalti per finire alla città sporca Il consigliere di centrodestra Mauro Binetti nell’ultima assise pubblica
15 maggio 2024

Una vera filippica contro il sindaco Tommaso Minervini e l’amministrazione “ciambotto” in carica, che perde sempre pezzi. A pronunciarla è stato il consigliere dell’opposizione di centrodestra Mauro Binetti, che ha affrontato tanti temi amministrativi irrisolti o mal risolti. Ecco il suo intervento, ricco di particolari interessanti: Dopo questi anni di amministrazione Minervini, ci troviamo a votare il resoconto contabile e politico-amministrativo di un 2023 deludente da molti punti di vista. Le prospettive in cui si trova dinanzi Molfetta sono fortemente influenzate dal punto di vista da cui si sceglie di osservare. Da un punto di vista contabile prendiamo atto di quanto consegnatoci dalla “Ragioneria” a guida del nostro ottimo dott. Mauro de Gennaro e poi approvato dalla Giunta. Purtroppo, come già detto in altre occasioni i dati contabili del bilancio non raccontano a pieno e bene la nostra realtà cittadina. E come se i bilanci di una società fossero accettabili, ma l’azienda non produca ciò che deve. Dico questo, semplificando, per fare capire ai nostri cittadini di cosa parliamo. I freddi dati contabili non raccontano bene Molfetta del 2023! IL SINDACO DEI COMPROMESSI AL RIBASSO Basta confrontare ciò che l’amministrazione voleva fare nel 2023, analizzando il dup e il bilancio previsionale, e ciò che ha realizzato. Il sindaco Minervini, continua a proporsi come “uomo operoso” per questa Città, ma questa Sua “idea” diverge dalla nostra, non comprendendo - a nostro dire - che il problema di fondo continua ad essere la Sua, ormai debole politica fatta di compromessi al ribasso e priva di una chiara visione politica. Lei, Sindaco, promuove una gestione politico amministrativa che produce risultati insufficienti per realizzare ciò che serve a Molfetta. I dati economici saranno pure “eccezionali”, ma Molfetta soffre e i molfettesi non vedono risultati eccezionali. Tuttavia, il nostro intento oggi non è quello di indulgere in polemiche infruttuose, che non le risparmieremo, ma piuttosto di offrire un contributo critico che provi a spiegare alla Città il nostro punto di vista. Desideriamo guardare la nostra città da una prospettiva più orizzontale, non elevandoci in alto, ma rimanendo con i piedi per terra, ancorati alla realtà, anche in sede di rendiconto. LAVORI PUBBLICI E APPALTI: TRIONFO DELLA CONFUSIONE AMMINISTRATIVA Abbiamo osservato per mesi – nel 2023 – e continuiamo a vederlo, quello che possiamo solo descrivere come il trionfo della confusione amministrativa in molti settori ed in particolare nel settore dei lavori pubblici e degli appalti. Da parte nostra, come Consiglieri comunali, non possiamo tracciare un bilancio positivo, per il 2023. Non possiamo ignorare la confusione già denunciata in diverse occasioni e l’immobilismo della Sua amministrazione, Signor Sindaco, che rifiuta il confronto e non cerca le soluzioni più adeguate. Mai attività amministrativa è stata così lenta, incerta e, sembra nostro dire, afflitta da numerose – diciamo così, per essere buoni - problematiche nelle procedure di affidamento di servizi e lavori. Noi le rappresentiamo, signor Sindaco, la nostra preoccupazione, senza aspettarci considerazioni. Molti ci chiedono il motivo di tali inefficienze, e purtroppo, ciò che avevamo previsto sta trovando conferma: un’amministrazione ripiegata su se stesso che non pensa la futuro della città, ma solo al presente e a concludere, forse frettolosamente, le procedure di gara. Non si osserva nulla di nuovo neppure da un punto di vista politico, solo un continuo scambio di ruoli, sotto l’ombra pesante della stessa classe dirigente, stancamente rappresentata dalla guida del Sindaco Minervini. Ribadiamo, quindi, nulla di nuovo rispetto al passato e alle sue amministrazioni! Infatti, le opere pubbliche che erano state bloccate negli anni passati stanno solo ora vedendo una lenta realizzazione o continuano ad essere ferme… vedasi la zona del mercato settimanale, oramai da rifare! Almeno così ci appare! O le piste ciclabili di via Achille Salvucci! Questo è il panorama che ci troviamo ad affrontare e su cui desideriamo un cambiamento significativo e di rotta. Auspichiamo un cambio di passo! Ma non siamo fiduciosi. DEGRADO E DESOLAZIONE, MOLFETTA SEMPRE PIÙ SPORCA Nell’occasione della discussione del rendiconto del 2023, ci troviamo di fronte a evidenti lacune nell’intervento amministrativo che hanno portato a degrado e desolazione in varie aree di Molfetta. Nonostante le propaganda, manteniamo tante incertezze, in primis l’opera portuale che sembra bloccata per le note vicende e prose-gue nel silenzio per le ulteriori opere. Sembra che l’attuale amministrazione punti tutte le sue attenzioni sul PNRR per, giustamente, costruire palazzetti e scuole (con tutte le problematiche del caso sia per le scuole sia per i palazzetti!), trascurando completamente i potenziali della nostra città, come le nostre coste, lasciate abbandonate senza alcun intervento. Il fallimento del piano delle coste è tutto Suo…Vostro! Sulla gestione dei fondi PNRR, manteniamo intatte le nostre critiche. Ci preme sottolineare che la bellezza di Molfetta, spesso rappresentata in fotografie aeree che Lei, signor Sindaco, ormai è abituato a pubblicare sui social, non deve distogliere l’attenzione dai molti problemi a livello stradale: strade rovinate, erbacce ovunque e un generale degrado urbano incontrollabile. Apprezziamo l’impegno dei Presidenti delle Municipalizzate e l’impegno di tutti gli operatori e lavoratori che lavorano instancabilmente ogni giorno per mitigare i danni di queste scelte politiche. Ma i risultati sono scarsi: Molfetta è sporca, che vi piaccia o no. Non lo diciamo noi, bensì i cittadini. È inaccettabile che ancora oggi gli operatori della multiservizi attendano contratti aggiornati e manchino di macchinari adeguati per lavorare in sicurezza. Come avete fatto per l’ASM. È inaccettabile leggere pagine di problematiche sui giornali di un consigliere dimissionario della Multiservizi senza alcuna vera replica o risposta. Parole gravi, che pare denuncino situazioni intollerabili (che stiamo verificando approfonditamente), alle quali si sono susseguite solo ulteriori nomine politiche. Ma le questioni sollevate appaiono gravi. Come può il Sindaco e la sua Giunta osservare la nostra città e sentirsi soddisfatto? Devo contraddire le affermazioni recenti di un consigliere, ex presidente di una municipalizzata, che lodava il sistema di raccolta differenziata porta a porta, che ha reso Molfetta più sporca. Poi, in commissione l’assessore di riferimento ha dichiarato esattamente il contrario: il sistema non è più funzionale e necessita di essere rivisto con approcci più innovativi. Ma ad oggi non si è fatto niente! Il sistema del porta a porta è lì e continua a creare problemi. Ancora, se non impariamo a mantenere adeguatamente le infrastrutture esistenti, la parola ‘riqualificazione’ diventerà una costante, portando a un aumento dei costi e a un aggravio per le casse comunali. Questo è l’onere che stiamo già pagando attraverso una serie di misure di adeguamento e variazioni di bilancio. Il tempo, come diceva un vecchio adagio, è denaro. L’AMMINISTRAZIONE NON DIALOGA CON NESSUNO Ma per il Comune di Molfetta, il tempo perso diventa un’enorme spesa. Questa amministrazione sembra avere un solo vero nemico: il tempo stesso che passa inesorabile senza che si registri alcun miglioramento. Tuttavia, il nostro ruolo come opposizione non è quello di alimentare polemiche sterili, ma di agire concretamente nell’interesse di Molfetta, anche se questa amministrazione va avanti senza dialogare con nessuno. Avevamo dato una disponibilità sulla questione sicurezza alla amministrazione ma abbiamo registrato silenzio e indisponibilità. Il paradosso è che oggi – spesso – ci troviamo costretti a incalzare l’amministrazione con i nostri interventi pubblici e non tanto per partecipare alle decisioni, quanto per cercare di limitare i danni causati da scelte inadeguate e da un immobilismo inspiegabile! Se una procedura di affidamento di servizi o lavori sembra poco convincente e noi non rileviamo un intervento deciso di chi sia responsabile dei procedimenti, ci chiediamo quali logiche possano soggiacere a tali immobilismi della amministrazione comunale oppure all’andare avanti di qualche dirigente, che speriamo abbia abbandonato velleità politiche perché, qui a Molfetta, un dirigente non deve rispondere alle logiche della politica! Qualunque sia…. barese o molfettese, di destra, di sinistra o di centro. Chiediamo che i dirigenti rispondano solo ed esclusivamente all’interesse dei cittadini e seguano pedissequamente la norma di legge, restando fedeli alla pubblica amministrazione, agendo con prudenza e rigore. Riteniamo che Molfetta non abbia bisogno di dirigenti che facciano politica attiva o che appartengano a consorterie politiche! Certo, ogni cittadino è libero di impegnarsi come vuole nel tempo libero e noi crediamo in questo diritto! Ma, noi temiamo queste situazioni! Ci preoccupano determinate situazioni… Siamo abituati ad avere una classe di dirigenti terza ed imparziale. Diceva un saggio ex politico “Ciò che è illogico, appare inspiegabile”; e noi di fronte a certi comportamenti restiamo basiti. Siamo preoccupati, Sindaco, molto preoccupati per la gestione dell’ufficio dei lavori pubblici; anche sulla socialità manteniamo una certa attenzione e Le rappresentiamo, signor Sindaco, anche qui i nostri timori. Queste problematiche non emergono solo nel 2023 di questa amministrazione, ma si trascinano da anni di guida politica targata Minervini, una gestione caratterizzata a volte da miopia, burocrazia, inerzia, politiche “manovre elusive” e un apparente astensionismo decisionale. A mancare, infatti, non è soltanto il coraggio, ma anche una profonda comprensione delle esigenze del nostro territorio e dei problemi reali dei nostri cittadini. MANCA UNA DIREZIONE POLITICA, SOLO FONDI A PIOGGIA E CRESCE LA DELINQUENZA Sì, manca una chiara direzione politica e un voler anticipare i problemi. Le politiche giovanili, ad esempio, sono praticamente invisibili. Dov’è, nel 2023, l’indirizzo politico della giunta in questo ambito? Non basta elencare le iniziative portate avanti dalle associazioni, il cui impegno e importanza sono indiscutibili. È facile nascondersi dietro un fitto calendario di eventi, ma il merito va alle associazioni che dimostrano spirito d’iniziativa, non alla politica che dovrebbe guidarle e sostenerle. Dove sono le vere azioni politiche? Sembra – dico sembra – che spesso l’unico interesse sia quello di erogare fondi, senza una vera creatività o spirito d’iniziativa. Questa è l’impressione che viene data all’esterno! Voglio precisare che il nostro scopo è rafforzare la voce dei cittadini di Molfetta, che noi rappresentiamo in questo consiglio. In questi mesi di gestione Minervini, i problemi di sicurezza, come già sottolineato in questo consesso, sono stati trattati in modo superficiale nelle linee programmatiche, nonostante il crescente problema della delinquenza. Le stesse questioni sono state discusse anche nei documenti precedenti, come l’ultimo DUP, ma non abbiamo visto interventi concreti e mirati da parte dell’amministrazione comunale per affrontarle efficacemente. Esprimo ancora insoddisfazione nel mancato intervento diretto sull’aumento del compenso orario assegnato ai lavoratori del servizio civico, che con dignità e responsabilità dedicano il proprio tempo al servizio della nostra città. Un’opposizione propositiva? Sempre, nonostante siamo inascoltati da questa amministrazione. Sindaco serve entrare in maggioranza per essere ascoltati? Questo è un esempio di come l’amministrazione può e deve agire per riconoscere e valorizzare l’impegno civico, fornendo adeguate ricompense e condizioni di lavoro a chi contribuisce attivamente al benessere della comunità. Tuttavia, questi esempi positivi sono troppo isolati, e necessitiamo di una politica più ampia e coerente che affronti tutte le aree di preoccupazione per i nostri cittadini. Signor Sindaco, devo sottolineare che non sono stati ancora implementati servizi diretti e efficaci riguardanti l’immigrazione. Uno sportello di ascolto che affronta soltanto le questioni culturali è insufficiente. Molte comunità richiedono la presenza di uno sportello funzionale per la gestione delle pratiche e la risoluzione di problemi burocratici. È essenziale che il supporto offerto sia non solo informativo ma anche pratico, per aiutare concretamente chi si affaccia alla nostra città con la speranza di una nuova vita. Opere incompiute: disastro area mercatale Inoltre, dobbiamo affrontare la questione delle opere incompiute, che sono diventate simbolo della lentezza e inefficienza della gestione corrente. Prendiamo, ad esempio, il disastro dell’area Mercatale, su cui abbiamo focalizzato la nostra massima attenzione. E poi c’è l’interminabile realizzazione della pista ciclabile di via Achille Salvucci e il maestoso giardino delle Aloe, ‘maestoso’ probabilmente per i tempi record di esecuzione, che hanno persino superato quelli di Piazza Cappuccini, la quale, peraltro, non è stata nemmeno inaugurata ufficialmente. A questo si aggiungono, pare, i problemi legati ai crediti di spesa ancora pendenti, le cosiddette riserve. Il teatro comunale…? che fine ha fatto???? Non è più realizzabile, ma come comunità abbiamo speso molti soldoni per la progettazione! Queste questioni non sono semplici critiche, ma rappresentano seri ostacoli allo sviluppo e al progresso della nostra città. Come rappresentanti dei cittadini, è nostro dovere insistere per una soluzione rapida e efficace a questi problemi, garantendo che le risorse siano utilizzate in modo efficiente e che i progetti vengano completati per il bene comune. Per quanto concerne le opere di urbanizzazione, non possiamo certamente esultare per l’asfaltatura di una strada in un nuovo comparto urbano, poiché è normale aspettarsi che i cittadini possano transitare senza danneggiare i loro veicoli. OPERE DI URBANIZZAZIONE NEL CAOS Signor Sindaco, è essenziale che venga modificato il modus operandi dell’amministrazione: le opere di urbanizzazione dovrebbero essere realizzate prima della costruzione di strutture abitative. In questo modo, eviteremo di lasciare le nuove zone residenziali in condizioni precarie, senza adeguata gestione delle acque meteoriche e fognarie, senza parcheggi e senza interventi adeguati sulla viabilità, creando solo disagi per i residenti. Questo cambiamento di approccio non è solo una questione di efficienza, ma anche di rispetto verso i cittadini di Molfetta, che meritano di vivere in quartieri ben serviti e accessibili fin dal loro completamento. Aspettiamo, quindi, un impegno concreto da parte di questa amministrazione per una pianificazione urbana che metta al centro le esigenze reali della popolazione, garantendo infrastrutture adeguate prima di procedere con lo sviluppo immobiliare. La costituzione di un vero e proprio ufficio appalti rappresenta un punto su cui questa amministrazione dovrebbe puntare per migliorare il caos, secondo noi, esistente sulle procedure di affidamento di servizi e lavori. È l’ennesima proposta che le opposizioni hanno fatto alla amministrazione in varie sedi alla amministrazione, ma rimangono ancora inascoltate, poi ci lamentiamo se l’opposizione continua ad essere precisa sulla “sviste” procedimenti o sulle “scelte” avventate – secondo noi - di alcuni Uffici. Chiamiamole così, per restare veramente garantisti e non pregiudicare nessuno! Per quanto riguarda il settore agricolo, il piano per le strade rurali è assente, un problema ricorrente che abbiamo già evidenziato nei precedenti documenti di programmazione unitaria (dup). Inoltre, l’impianto di depurazione è ancora bloccato, dimostrando l’assenza di una programmazione adeguata di interventi non solo nell’agricoltura, ma anche nel settore della pesca. Questa mancanza di attenzione e di interventi specifici riflette una trascuratezza nei confronti di settori vitali per la nostra economia locale, che richiedono un’azione immediata e ben pianificata da parte dell’amministrazione. È essenziale che si prenda seriamente in carico queste criticità, intervenendo con decisioni efficaci che possano davvero supportare e rilanciare questi settori così cruciali per il benessere e lo sviluppo della nostra comunità. UN LUNGOMARE MORTO Desidero nuovamente portare alla vostra attenzione il lungomare di Molfetta. Signor Sindaco, incentriamo i nostri sforzi sui luoghi di aggregazione, soprattutto quelli frequentati dai giovani, per stimolare non solo il passeggio ma anche una ripresa commerciale, turistica e di marketing. È evidente la mancanza di una politica concreta sul turismo. Dobbiamo superare la visione limitante di una città che non può competere con le altre realtà limitrofe e investire maggiori risorse e idee nel settore turistico. L’obiettivo, all’amico assessore Rossiello, è quello di creare un valore aggiunto per la nostra città, attirando visitatori esterni e non solo i cittadini di Molfetta. Il vero cuore pulsante di Molfetta è la sua vivibilità. I cittadini desiderano una vita tranquilla e spensierata, ricca di intrattenimenti, e vogliono avere motivi per rimanere, non per andarsene. I conti possono sembrare in ordine, e so che, Signor Sindaco, lei viene spesso definito una persona esperta dei bilanci… diciamo grazie un po’ grazie ai fondi PNRR intercettati, un po’ grazie ai fondi porto – sono stati e sono la nostra ancora di salvezza – un po’ anche grazie a quella che è la sua esperienza politica… Tuttavia, questi numeri non riflettono la realtà vissuta dai nostri cittadini. Lei appare distante dalla città e dalle sue esigenze quotidiane. È fondamentale che l’amministrazione si riavvicini alla realtà dei molfettesi, ascoltando e rispondendo alle loro necessità concrete. Signor Sindaco, la sua distanza dalla realtà quotidiana dei cittadini e dalla stessa politica che governa questo fragile ‘castello di sabbia’ è ormai evidente. CONSIGLIERI CON CONFLITTI DI INTERESSE È cruciale sottolineare che la presenza in questa aula di alcuni consiglieri, che per motivi di opportunità e in possibile conflitto di interessi, dovrebbero astenersi dal voto su determinati provvedimenti e forse pure sul bilancio, le consentono di approvare questo bilancio e restare su quella poltrona. Questo è vero, ma rappresenta un serio problema per Molfetta. È un problema che affronteremo nelle sedi opportune, E con gli strumenti della politica e della legge. Dovrebbe sapere, signor Sindaco, che non paventiamo mai nulla che non faremo! Conosciamo i tanti possibili conflitti di interesse esistenti in questa aula! E più di uno ha “milioni” di motivi per votare questo bilancio e tutti i provvedimenti, almeno secondo noi, così come noi abbiamo tanti motivi – non milioni – per opporci a questo modo di gestire la cosa pubblica. Almeno per ora, quest’oggi, non si mettono in dubbio la legittimità delle decisioni prese, ma sì la loro correttezza nei confronti di quest’aula e dei cittadini. Ricordo me stesso che l’articolo 78 del decreto legislativo n. 267/2000 richiede che ogni consigliere comunale si astenga dal discutere e votare su questioni che possano coinvolgere interessi personali o di parenti fino al quarto grado. Non parliamo di incompatibilità ma di possibili conflitti di interesse. Invito, sommessamente, tutti i membri del consiglio a collaborare per mantenere l’integrità dell’organo deliberante, in questo consiglio e nei prossimi, astenendosi volontariamente, almeno dal voto, in presenza di potenziali conflitti di interesse. Noi siamo convinti che taluni dovrebbero alzarsi e abbandonare l’aula. O meglio non avrebbero neppure dovuto partecipare alla discussione, configurandosi un possibile conflitto di interessi. Ma senza di questi consiglieri, signor Sindaco, sappiamo che non avete i voti necessari per andare avanti! E allora... che dirvi… andate avanti … tranquilli???? Noi siamo sereni, e sarà compito nostro difendere gli interessi dei Cittadini e di Molfetta. Per questi motivi appena illustrati, esprimo il nostro voto contrario a nome del consigliere Mastropasqua, e della consigliera Germinato.

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