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Farmagri, un'idea vincente
15 settembre 2006

L'incontro è stato casuale. Mandorle accatastate sul marciapiede che rimandavano ad immagini infantili. La voglia di fermarti per gustare un antico sapore e ti imbatti in Giuseppe Francese, 34 anni, diplomato in Agraria, sposato, una figlia e un altro in arrivo, professione: imprenditore agricolo. Titolare della Farmagri, sin da piccolo ha seguito il padre Mauro, classe '35 nel duro lavoro nei campi. Alzatacce all'alba, poi la scuola e la passione per il calcio, prima come promettente terzino poi come arbitro regionale. Un ritmo di vita diverso dai suoi coetanei, ma per Giuseppe era naturale. Inevitabile frequentare l'istituto Agrario con la specializzazione in gestione aziendale. Il suo sogno era di entrare nella guardia Forestale, ma un incidente stradale non gli permise di essere presente alla selezione. Insomma, era scritto nel destino che la sua strada sarebbe stata l'Agricoltura. Lavorare con il padre non gli bastava e così nasce la Farmagri, inizialmente per il commercio di prodotti per l'agricoltura, soprattutto, diserbanti, fertilizzanti e concimi, prima in un locale di 70 mq. per poi trasferirsi nella attuale struttura di 160 mq. a ridosso dell'ex passaggio a livello “Tombino”. Chi ha nel sangue la voglia d'intraprendere, ha sempre lo sguardo al futuro. Così la Farmagri va oltre il settore commerciale e diventa anche un'impresa di servizi per tutto il comparto agricolo, sia per aziende, sia privati che non hanno la professionalità o il tempo per governare i propri terreni. L'azienda mette a disposizione uomini e macchine per aratura, potatura, frantumazione pietre, progettazione e realizzazione di impianti irrigui, parchi, giardini con relativa manutenzione. Ultimo servizio: la raccolta meccanizzata delle olive, sei uomini e una macchina che scuote l'albero senza intaccarne l'integrità, e che in tre ore ripuliscono una “vigna”. La più grande soddisfazione professionale di Francese è l'Outlet di Molfetta, per cui ha progettato, realizzato e cura la manutenzione di tutto il verde interno ed esterno. Attualmente, in subappalto, sta curando la sistemazione della Villa Comunale. Non ci sono solo rose e fiori. Giuseppe Francese ha vissuto un'amara vicenda per utilizzo di lavoratori extracomunitari irregolari, per l'insufficienza delle quote previste dall'assurda legge Bossi-Fini. Francese ha fatto di tutto per evitare l'espulsione dei suoi lavoranti, cui aveva apprezzato le capacità professionali ed umane, riuscendo a trattenerne solo uno. Attualmente con lui lavorano in piena regola, due rumeni e un albanese, ma ci dice che se potesse ne assumerebbe altrettanti. Come ogni impresa familiare, un po' tutti danno una mano, dalla moglie al cugino, mentre il padre Mauro da vero patriarca, osserva e dispensa consigli su tutto e su tutti... La vicenda dei lavoratori irregolari lo ha scosso, al punto da pensare di fermarsi e godersi ciò che ha realizzato finora. Ma basta ritornare a parlare dei vari segmenti del suo lavoro, per fargli ritornare il sorriso e la voglia di raccontare. E' un fiume in piena quando parla delle piscine ottocentesche che nel nostro agro si contano a diecine, abbandonate per decenni e riportate alla funzionalità come “Scornacchia”, “Cileo”, “Tre Fontane”, “Pasquarella”. Un lavoro di recupero cui è stato coinvolto un altro giovane agricoltore, Francesco Rana uno dei pochissimi che a Molfetta sanno realizzare e risistemare i muretti a secco. Basta lasciarlo parlare, per capire che Giuseppe Francese non è tipo da stare fermo, sia nel lavoro e soprattutto nel pensare ai nuovi settori in cui far crescere l'azienda. E nel futuro ci saranno dei capannoni nel Comparto 25, per una più funzionale gestione logistica delle attività della Farmagri. Nel numero estivo, nel decennale viaggio di Quindici nell'imprenditoria locale, ci siamo occupati della realtà d'eccellenza in agricoltura: il Gruppo Ciccolella. Questa volta abbiamo dato spazio a un giovane imprenditore agricolo. Ci piace pensare che l'Agricoltura, esprime ancora delle vivacità e creatività. INTERVISTA Francese: la carenza di manodopera mette in crisi l'agricoltura Tra qualche “scusa un attimo”, per rispondere al telefonino che suonava in media ogni 2 minuti, o parlare a un cliente che si fermava per un appuntamento e una pesata di mandorle, appoggiati ad un trattore rosso infarinato di terreno, siamo riusciti a portare a termine l'intervista a Giuseppe Francese. Lei è un giovane imprenditore, merce sempre più rara in agricoltura. Ha seguito le orme di suo padre per necessità o per scelta? “La scelta è nella mia storia personale. Mio padre mi ha trasmesso l'amore per la terra. Lavorare all'aria aperta, trovare le soluzioni migliori per rendere il lavoro degli agricoltori più produttivo è gratificante sotto tutti gli aspetti”. La Farmagri è un'azienda commerciale e di servizi. Cosa le dà più soddisfazione? “E' tutt'uno. Non sono solo un rivenditore, ma cerco di consigliare i prodotti, il dosaggio e le soluzioni migliori per ogni tipo di situazione, in considerazione delle condizioni climatiche”. Lei ha realizzato il verde interno ed esterno all'Outlet. Come valuta quest'esperienza? “E' stata un'esperienza professionalmente gratificante. Ho lavorato in un ambiente sereno, senza tensione, conosciuto fior di professionisti che sanno valutare, riconoscere e apprezzare la professionalità. Mi sono dedicato interamente a questo lavoro. Ho messo a frutto l'esperienza e la maestria che mi ha trasmesso mio padre. La soddisfazione più grande quando l'ing. Bulferetti e l'arch. Pasquale Vocaturo mi hanno stretto la mano per complimentarsi per il lavoro fatto”. In agricoltura il fattore umano è determinante. Negli ultimi anni la forza lavoro è rappresentata da extracomunitari “La manodopera locale è scomparsa. Per fortuna ci sono gli extracomunitari. Purtroppo le ristrettezze della legge Bossi-Fini non consentono di assumere il personale che serve. Per esempio, ho con me tre lavoranti, ma potrei tranquillamente assumere altrettanti. Spero che si riaprono le graduatorie per le aziende, altrimenti sarà un serio problema per tutto il comparto agricolo”. F. d. R.
Autore: Francesco Del Rosso
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