Extraordinarie visioni, un successo
La rassegna cinematografica del Teatrermitage
Si è conclusa con successo la terza edizione dalla rassegna cinematografica “Extraordinarie visioni”, rivolta agli alunni di scuola elementare e media. La manifestazione, organizzata dal Teatrermitage nel cinema Odeon, ha registrato un grandissimo afflusso di giovani. Ne abbiamo parlato con l’organizzatore Vito d’Ingeo.
Per quale motivo nasce questa rassegna cinematografica?
“La manifestazione nasce dal tentativo di sviluppare nei ragazzi un’autonomia comportamentale e così una maturazione psicologica. Infatti, durante la proiezione, non sono presenti né genitori né adulti eccetto insegnanti, organizzatori che gestiscono e controllano la manifestazione e assistenti sociali che accompagnano i bambini portatori di handicap e quelli appartenenti alle comunità”.
Con quale criterio sono stati scelti i film proposti?
“I film, di qualità ed interesse culturale, sono stati scelti dal Teatrermitage e dalla cooperativa Gek. Alla selezione ha partecipato anche il Consiglio Comunale dei ragazzi. Molti di questi film, che hanno tutti come protagonisti i ragazzi, hanno partecipato al Giffoni film Festival. Prendono parte all’iniziativa solo gli alunni di quarta e quinta elementare e tutti quelli delle medie. La scelta dei film cambia a secondo degli spettatori che, per assistere, devono presentare l’abbonamento che costa 10.000 lire e permette la visione di cinque film”.
Come hanno risposto e partecipato i ragazzi a tale iniziativa?
“Molto bene. Infatti sono stati acquistati 800 abbonamenti dalle scuole elementari e 400 dalle medie. I ragazzi partecipano vivacemente durante la proiezione dei film che non hanno una tematica specifica. Si è rilevato che i film con un ritmo più lento comportano una maggiore difficoltà di comprensione. Dopo la proiezione abbiamo previsto anche un incontro con il regista, riservato ad un numero limitato di alunni delle medie”.
Come si completa l’iniziativa?
“Vengono distribuite ai ragazzi delle schede filmografiche, attraverso le quali questi possono esprimere i loro pareri e discutere sul film”.
Sergio Zaza