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Estate molfettese, meglio se… automuniti La città non offre nulla e i cittadini “emigrano” a Bisceglie, Trani e Giovinazzo
15 settembre 2001

“Bella stagione” e tempo libero costituiscono un binomio quantomai fortunato allorquando, a chi arriva e a chi resta in città, viene offerta l’opportunità di assistere ad eventi artistici, festival, concerti, spettacoli teatrali e quant’altro diverta, intrattenga e nella migliore delle ipotesi emozioni. Per chi è rimasto a Molfetta in questi mesi e per l’esiguo numero di visitatori, il dignitosissimo ozio estivo non è stato accompagnato da grosse opportunità di “svago organizzato” o da eventi a cui non poter rinunciare. Diciamo chiaramente che Molfetta quest’estate non ha richiamato, né ha intrattenuto, forse ha solo invogliato a cercare altrove: basta avere l’auto. Per una congiuntura di fattori sfavorevoli, che vanno dal degrado del centro storico alla mancanza di eventi artistici, passeggiare a Molfetta in una serata d’agosto è stato non poco desolante soprattutto se si confrontava lo scenario cittadino con quello delle vicine Bisceglie Trani o Giovinazzo. Questa amara constatazione non nasce tanto dal malcontento nei confronti di ciò che si è fatto, quanto dalla mancanza di quegli appuntamenti. Ormai caratteristici a cui non solo i cittadini molfettesi si stavano affezionando. “Kalenda Maia”, che quest’anno sarebbe giunta alla sesta edizione, non ha investito il centro storico molfettese di suggestive atmosfere medioevali. L’associazione italiana jazz che negli anni passati ha organizzato concerti in Piazza Municipio, non ha considerato Molfetta tappa del “Festival Jazz e altro”. Allo stesso modo l’associazione barese “Time Zone”, che gli altri anni ha organizzato concerti di rilievo usufruendo dello spazio sul mare alle spalle del duomo, ha anch’essa escluso Molfetta dagli incontri musicali. Eventi come questi appena citati, hanno dato lustro in questi anni alla nostra città richiamando da fuori molti visitatori interessati agli eventi musicali e non. Altre manifestazione consolidatasi negli ultimi anni e assenti quest’anno sono “Suoni di vita”, che vedeva protagonisti i gruppi musicali locali, richiamando soprattutto un pubblico di giovani concittadini e i concerti del “Festival Blues” . Fortuna per i più piccoli non è mancato quest’anno il festival di teatro ragazzi “Ti fiabo e ti racconto” tenutasi presso l’Anfiteatro del Parco di Ponente e giunto quest’anno alla sesta edizione. Fortunati anche gli appassionati d’arte contemporanea per la rassegna “Il Mare 2001” che ha avuto luogo nel Chiostro San Domenico. Potremmo ritenerci fortunati per il concerto dei Quarryman e per qualche altra iniziativa forse anche un po’ mal pubblicizzata, però è più forte la speranza che qualcosa cambi con il tempo e che le perplessità relative alla “non estate molfettese” si risolvano e si smentiscano con una ripresa dei progetti culturali vecchi e nuovi che oltre ad allietare le serate estive, costituiscono un imprescindibile contributo per la crescita del territorio. Myriam Clericuzio
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