Esplode la questione morale nel centrodestra a Molfetta
CORSIVI
Sembra essere la questione morale il problema più grosso dell'amministrazione di centrodestra soprattutto perché crescono i casi “imbarazzanti” all'interno della coalizione. Il primo è stato lo scandalo del consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Rafanelli, coinvolto nel cosiddetto “sexygate” con denunce reciproche con la sua presunta amante, ma rimasto al suo posto.
Poi è stata la volta del caso più clamoroso nell'Udc, con un crollo di immagine dopo l'arresto del presidente del partito, il medico Michele Facilone, coinvolto nella vicenda della presunta truffa alla sanità. Il dott. Facilone, già consigliere comunale, ha rivestito la funzione di presidente del partito e, in attesa dell'esito della sua vicenda giudiziaria, che gli auguriamo possa concludersi positivamente, avrebbe lasciato prudentemente ogni attività pubblica.
Poi è toccato ad un altro esponente della maggioranza, Giuseppe Balestra, ambientalista dell'Anpana e consigliere comunale dell'Italia dei Valori, il partito di Di Pietro, denunciato alla magistratura perché sorpreso ad irrigare i campi con acque reflue. Balestra, sospeso dal partito, non ha sentito la responsabilità di dimettersi da consigliere comunale
“Dulcis in fundo” c'è la riservatissima indagine in corso della Digos presso i vigili urbani e l'assessorato all'annona.
Di fronte a tanti episodi di questo genere l'opinione pubblica molfettese è rimasta interdetta e sconcertata. Al di là dei presunti episodi di illegalità sui quali sta indagando la magistratura, la gente si chiede come mai il sindaco non abbia sentito il dovere morale di dimettersi, prendendo così le distanze da queste vicende, mandando tutti a casa? Sarebbe stata cosa buona e giusta. Altrimenti si rischia di creare un altro imbarazzante caso Fazio?