Esercitazione di security marittima (antiterrorismo) nel porto di Molfetta
MOLFETTA - Esercitazione di sicurezza antincendio su inziativa della Capitaneria nel Porto di Molfetta, in applicazione della normativa internazionale "Isps Code" (International Ship and Port Security) entrata in vigore nel luglio 2004 a seguito dei famosi eventi terroristici.
L'esercitazione, tenutasi presso la banchina numero 3 del molo foraneo del porto di Molfetta, ha visto in azione i militari della Guardia Costiera di Molfetta coordinati e diretti dal comandante C.F.(CP) Luigi Leotta. Inoltre era presente l'ufficiale tecnico C.C.(CP) Marcello Luigi Notaro che ha gestito gli uomini ed i mezzi intervenuti per l'emergenza, con la supervisione del Capitano di Corvetta (CP) Francesco Russo in rappresentanza della direzione marittima di Bari.
Fattiva è stata la collaborazione dei comandi dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, del servizio sanitario Sermolfetta, delle forze di pubblica sicurezza inserite nel piano e che intervengono in caso di minaccia e di compromissione della sicurezza portuale.
L'attività è stata tesa a verificare l'applicazione di quanto previsto dai piani di sicurezza del porto e delle navi che vi operano, ed ha coinvolto il personale della motonave “Safiye Ana” battente bandiera turca, ormeggiata nel porto di Molfetta per operazioni commerciali, sulla quale è stato simulato un attacco comportante incendio e ferito a bordo.
Nello specifico è stata verificata l'attuazione delle misure di mitigazione della vulnerabilità portuale previste nell'approvato piano di sicurezza, procedendo ai controlli ai soggetti presenti e ad ispezioni di mezzi che chiedevano l'accesso alle banchine del porto (port facility), già filtrati dalla vigilanza privata predisposta dall'impresa portuale Istop Spamat S.r.l.
Da mare hanno operato per vigilare sul buon fine dell'esercitazione la motovedetta costiera CP 539 dell'Ufficio Locale Marittimo di Trani ed il battello veloce GC 312 della Capitaneria di Porto di Molfetta.
L'esercitazione è servita a sperimentare i sincronismi tra le varie amministrazioni intervenute che ne hanno tratto esperienza per il futuro.