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Eremo Molfetta conclude con Cosmo e Marianne Mirage sabato 12 novembre
10 novembre 2016

MOLFETTA - “L’ultima festa” dell’Eremo. Chiusura in grande stile per IndiEremo, la rassegna che conclude il 2016 del club di Molfetta, che sabato 12 novembre, dalle 22, ospita il live show di due degli artisti italiani più interessanti in circolazione: Cosmo, moniker da solista del cantante dei Drink To Me, Marco Jacopo Bianchi con il tour autunnale de “L'ultima festa” (S.S. Molfetta-Giovinazzo, km 779, uscita Cola Olidda - info: 349/54.81.754, ticket: 10 euro al botteghino, 8 + dp nel circuito bookingshow) mentre, in terrazza, si esibirà la sofisticata Marianne Mirage, astro nascente targato Sugar in lizza per uno degli otto posti a Sanremo Giovani.

Marco Jacopo Bianchi, alias Cosmo, arriva in Puglia forte di una title track spacca-classifica, un primo singolo come “Le voci”, che pure ha spopolato in radio e un coinvolgente show dal vivo curato nei minimi dettagli, durante il quale, al posto delle ballerine e dei coriandoli di “Disordine”, ci sono barre a led dall’effetto stroboscopico e due batteristi instancabili. Pubblicato sempre dalla 42Records (che già ha aveva colto nel segno con I Cani, Colapesce e Bud Spencer Blues Explosion) il secondo disco di Cosmo ha conquistato il grande pubblico: testi criptici, amore per la filosofia e una visione del mondo condensata in veloci e battenti versi, senza tralasciare l’incontro con il grande amore e i ricordi legati ai suoi cari. Otto tracce che rappresentano una sintesi convincente tra due facce dell'Italia all’apparenza estranee: la provincia dei buoni sentimenti e l'immaginario legato alla musica elettronica.

Prima, sul palco vista mare, sarà la volta di Marianne Mirage: la raffinata cantante orginaria di Forlì, fresca finalista di Sanremo Giovani con il brano “Le canzoni fanno male” e in lizza per uno degli otto posti per la prima serata dell’edizione 67 della kermesse. Marianne Mirage è l’ennesima scoperta di Caterina Caselli, voce moderna ed antica allo stesso tempo, in grado di valorizzare al meglio le nuove sonorità che ne caratterizzano il disco di debutto, di cui abbiamo avuto un gustoso assaggio qualche settimana fa grazie al passaggio nel programma di Sky, Edicola Fiore. Il jazz come ispirazione, il cantautorato francese come passione (a dimostrarlo i brani Boum e Rescousse pubblicati sul suo canale Youtube) Marianne, al secolo Giovanna Gardelli,  trascorre l’adolescenza on the road tra Londra, Parigi, Berlino e la Turchia, luoghi che ne definiscono l'urban-soul dell’esordio, intitolato “Quelli come me”, edito dalla Sugar e prodotto da Jack Jaselli, “un inno alle battaglie quotidiane, alle storie di vita e alla lotta per un’idea, una sopraffazione, per l’amore”.  Partendo da una chitarra classica, i suoi versi sono sgorgati spontanei come un flusso, a cui si sono aggiunte una batteria soul e un basso dai suoni groove.

Afterparty di chiusura affidato alle selezioni di dj Narrow, alle sonorità rock di Djones e ai ritmi orientali di Elmuezzin.

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