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Emergenza sanitaria? Chiama il 118 Anche i molfettesi possono usufruire del servizio
15 gennaio 2003

Dal 4 novembre i molfettesi che (loro malgrado) dovessero trovarsi in una situazione di emergenza sanitaria non saranno più costretti a comporre (e ricordare) i vari numeri dei servizi di pronto soccorso cittadino. Ora, per ricevere aiuto basterà chiamare il 118. La novità, attiva ormai nella maggior parte delle Aziende sanitarie locali a livello nazionale, è arrivata anche nei pronto soccorso degli ospedali della Asl Ba/2 di cui fa parte anche il nosocomio molfettese. Tre numeri facili e intuitivi come il 112 dei Carabinieri, il 113 della Polizia, il 115 dei Vigili del Fuoco, perché in campo sanitario la necessità di un intervento tempestivo, in caso di urgenza, è ancora più importante. Come funziona il 118 Una centrale operativa, situata presso il Policlinico di Bari, risponde alle chiamate decidendo poi a chi affidare l'onere dell'intervento in base ai mezzi a disposizione ed alla vicinanza della varie postazioni di intervento sparse per il territorio. L'Asl Ba/2 ha, infatti, previamente predisposto una mappatura del territorio dalla quale la centrale operativa può attingere le informazioni per fornire un intervento quanto più celere e rispondente alle esigenze dell'utente in difficoltà. Inoltre una attenta codificazione delle tipologie di intervento fa sì che l'ordine dato dalla centrale operativa informi correttamente la postazione incaricata, così da garantire all'utente un'assistenza quanto mai rispondente alle sue esigenze, senza pericolose insufficienze o inutili ridondanze. Ogni chiamata viene registrata, così come tutti gli interventi effettuati dalle varie postazioni, per un monitoraggio continuo del funzionamento del servizio. Il tutto dovrebbe essere poi coordinato con gli ospedali, tenendo conto del tipo di reparto e specialità attivati ed anche delle eventuali disponibilità di posti letto, in caso di necessità di ricovero. Ma qui, il neonato 118, ancora non può garantire un efficienza piena. Sarebbe infatti necessaria anche una completa e precisa mappatura dei reparti funzionanti in tutti gli Ospedali dell'area, nonché un costante aggiornamento dei posti letto disponibili. La postazione molfettese La Asl Ba/2 ha suddiviso il territorio in 5 postazioni Giovinazzo, Bisceglie, Trani, Barletta e Molfetta. La nostra postazione, che ha sede presso il pronto soccorso dell'ospedale, è composta da tre membri un autista soccorritore, un soccorritore e un medico i quali possono utilizzare due attrezzatissime ambulanze fornite dal S.E.R. Molfetta. Quest'ultima era l'unica tra le due associazioni che si occupava dei servizi di emergenza (l'altra è la “Misericordia”) a disporre dei requisiti necessari, e con cui è stata quindi stipulata la convenzione dalla Asl. Resta quindi solo da chiedersi che fine faranno i vecchi servizi di Emergenza volontari. In particolare la “Misericordia”, dal momento che il S.E.R. avendo ottenuto la convenzione può meglio coordinare la sua attività con quella del 118. Gli interventi di emergenza sono infatti di competenza esclusiva del nuovo servizio della Asl e alle altre associazioni non restano che i compiti di trasporto dei pazienti da e verso gli ospedali o i servizi che non richiedono una particolare urgenza e per i quali non è assolutamente opportuno chiamare il 118. E' infatti importante ricordare che il nuovo numero serve solo per quelle situazioni dove vi è un reale pericolo di vita. Inoltre sarà opportuno dimenticare il vecchio numero del pronto soccorso che se utilizzato contemporaneamente con il 118 rischia di mandare in tilt l'intero sistema. E' quindi necessaria una corretta informazione ed educazione dei cittadini affinché il servizio possa funzionare con efficienza, una scommessa molto importante per la comunità molfettese che una volta vinta permetterà di salvare molte vite. Fabrizio Fusaro
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