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Emergenza neve, una lettrice scrive a “Quindici”: come faccio ad andare a lavorare con questo ghiaccio. Nei Comuni vicini si sono attivati, a Molfetta no L'appello di “Quindici” al commissario Passerotti: tenere accesi gli impianti di riscaldamento delle scuole per l'intera giornata di domani, per evitare problemi di congelamento mercoledì (se riaprono)
09 gennaio 2017

MOLFETTA – Una lettrice scrive a “Quindici” per protestare per l’assurda situazione della presenza di ghiaccio sulle strade a Molfetta, dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Ci sono condomini completamente isolati, mentre negli altri Comuni si è provveduto a liberare le strade.
Sembra che qualcuno finalmente si sia deciso a prelevare l’acqua del mare (notoriamente salata) per bagnare le strade del centro storico, ma occorre fare di più. Non ci si può limitare a qualche ordinanza, occorre un coordinamento sul territorio, come propone anche l’ex vice sindaco Bepi Maralfa.
Ecco la lettera firmata:

«Egregio direttore,
mi rivolgo a lei come ultima spiaggia. Non si risenta dott. de Sanctis per averla interpellata per ultimo, ma da cittadina che paga le tasse anche per chi non le paga, ho il mal vezzo di rivolgermi alle Istituzioni che dovrebbero farsi carico della sicurezza mia e dei cittadini tutti.
Dopo aver visto numerosi post sulla bellezza della nostra città coperta da neve, e dopo aver visto post dei medesimi utenti di Facebook che lamentavano disagi, sto vedendo post di cittadini che dichiarano che basta la buona volontà per andare a lavorare. Verissimo!!! Ma se si lavora fuori città.
Dal mio eremo a ridosso dell’uscita della S.S. 16 bis, noto con piacere  il transito pressoché abituale da e verso Bari, autovetture e autoarticolati che si avventurano sulla rampa di accesso alla S.S.16 bis, di competenza dell’ANAS. Amici e colleghi cittadini terlizzesi mi confermano la viabilità della S.P Molfetta-Terlizzi, di competenza appunto dell’Ente Provincia. Tutto ciò contrasta con la situazione delle strade cittadine, coperte di ghiaccio ed impraticabili.
Il Commissario prefettizio ha pensato bene di emettere l’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata odierna e ha fatto bene. Il pericolo, a modesto avviso di una improvvisata meteorologa come me, non è la caduta della neve, pericolo cessato, quanto il ghiaccio formatosi e che non si scioglierà certo a queste temperature.
Le strade antistanti le scuole pubbliche, anch’esse coperte di ghiaccio, rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica, senza contare l’annoso problema dell’interruzione del riscaldamento nelle scuole proprio in periodi di maggior freddo. Sanno tutti i cittadini che le attività amministrative, tecniche e di pulizia straordinaria continuano nelle scuole anche senza attività didattica; sanno che il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario lavora senza riscaldamento perché quest’ultimo garantito solo con la presenza degli alunni?
Che temperature troveranno alla riapertura gli utenti tutti della scuola ammesso che si riuscisse a raggiungerle?  Dunque… riepilogando: le strade statali sono state rese fruibili, le strade provinciali sono transitabili e quelle comunali?
Nonostante solleciti alla polizia urbana ambientale, questa è la situazione attuale. Girerò questa segnalazione anche al mio datore di lavoro ed ai miei colleghi dei paesi limitrofi, i quali, ironicamente faranno questa considerazione: siamo riusciti noi ad arrivare a Molfetta e tu non riesci a raggiungere il posto di lavoro? Vallo a spiegar
e».

Gentile Signora, condividiamo la sua lettera e ripetiamo l’appello al commissario straordinario a tenere acceso il riscaldamento nella scuole per tutta la giornata di domani, altrimenti c’è il rischio che studenti e insegnanti mercoledì se ne tornino a casa, di fronte alle aule gelate, tenute chiuse per una quindicina di giorni per le vacanze natalizie. Non ci vuole molto a farlo e si rimedierebbe anche a qualche default organizzativo.

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