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Edilizia scolastica: guerra tra poveri. Il piano dell'amministrazione comunale
15 aprile 2005

Molfetta è una città con tanti studenti ed anche tante scuole, collocate in edifici non sempre sufficienti a contenere la popolazione scolastica, anche in tempi di denatalità. L'amministrazione comunale, cui competono scuole elementari e medie, continuiamo a chiamarle così, nonostante il debutto della riforma Moratti, mentre quelle secondarie sono di proprietà provinciale, ha emanato un documento, definiamolo di razionalizzazione, sperando di trovar soluzione a tutti i problemi. Tanta buona volontà, ma finora ricadute reali: nessuna. Il Liceo Classico, con iscrizioni in crescita, ha il problema di sistemare le classi del Ginnasio, da qualche anno collocate presso l'Apicella. Il trasferimento della biblioteca avrebbe potuto essere l'occasione per riunificate in un unico edificio liceali e ginnasiali, ma i locali liberati sono stati assegnati alla scuola media “Pascoli”; dopo un tira e molla al Classico andranno l'aula magna e un'altra stanza. Il Comune evidentemente non sa, e non si cura di informarsi, che le classi ginnasiali sono attualmente sei e quindi non saranno sufficienti gli spazi concessi dei locali della biblioteca. Eppure lo dà per scontato, destinando l'Apicella, che il Ginnasio dovrebbe liberare, tutti quanta all'Alberghiero, con “possibilità di assorbire anche attività di integrazione e formazione dei non udenti (per i fini testamentari)”, recita testualmente la comunicazione del Sindaco. Potrebbe essere per l'Alberghiero un'occasione per diventare, si legge sempre nella stessa comunicazione comunale, “una scuola all'avanguardia dell'intero sistema Puglia”. Altro problema è quello del Professionale “don Tonino Bello”, che è costretto a collocare gli alunni in esubero rispetto alla capienza dell'istituto sia nella scuole elementare “Prefabbricata”, che però ha la necessità di riavere indietro la totalità delle sue aule, sia nel Magistrale, suscitando le ire soprattutto di quest'ultima scuola, che sentiva come cosa sua la nuova ala, costruita solo qualche anno fa e in cui, invece, è stata costretta a concedere ospitalità al Professionale. La soluzione indicata dal Sindaco è quella di “completare l'IPC che ha parti della struttura a rustico e non utilizzate”, non si capisce in quali tempi e con quale agibilità, visto che si tratta per lo più di seminterrati. Le esigenze di spazio dell'Industriale sarebbero soddisfatte con la concessione di “aree di proprietà comunale di complessivi mq 7.300, adiacente al polivalente per la costruzione a breve termine, anche con prefabbricati, di moduli, in continuità con l'istituto esistente”. La comunicazione è stata inviata non solo alle scuole, ma anche alla Provincia, a cui spetterebbe l'onere della maggioranza degli interventi sugli edifici scolastici. Sulla carta sembra tutto facile, in pratica molte situazioni rimangono ancora irrisolte, con non pochi problemi per chi nella scuola ci vive e ci lavora. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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