Dopo le critiche di “Quindici” per la caduta del palo a Molfetta, il sindaco ordina alla Multiservizi di verificare tutti i pali della pubblica illuminazione
MOLFETTA – Dopo l’ennesimo palo della luce caduto a Molfetta, questa volta a Corso Dante, “Quindici” aveva sollevato il problema della manutenzione ordinaria, prioritaria rispetto ai cantieri perenni in città, che dimostrano la disorganizzazione amministrativa.
Ora il sindaco Minervini ordina alla Multiservizi di verificare la stabilità di tutti i pali dell’illuminazione pubblica in città, giustificandosi col fatto che la verifica, guarda caso, era appena iniziata qualche giorno fa. Una giustificazione che fa il paio con l’aiuola dedicata a Carnicella con fiori secchi segnalata dall’ex sindaco Azzollini e poi frettolosamente impiantata e fotografata. Tutto viene affidato alla parolina magica che ci salva la coscienza: la caduta del palo è stata una fatalità, insomma come le alluvioni e i disastri naturali.
Così con le bugie, si fanno ancora più danni.
Ecco la giustificazione dell’amministrazione comunale: “La Multiservizi aveva iniziato già qualche giorno fa a verificare lo stato dei pali dell’illuminazione pubblica in città. L’episodio della caduta di ieri notte di un lampione su corso Dante è stata una fatalità, ma non dovrebbe mai succedere”.
“Si tratta di pali trentennali (insomma, non li abbiamo messi noi, ndr)– aggiunge il sindaco –, per cui è fondamentale il monitoraggio e una corretta manutenzione. Già questa notte è intervenuta la Multiservizi per la verifica della situazione. Non si esclude la sostituzione di tutti i pali considerati non affidabili a seguito dei controlli”.
Così per la sostituzione dei pali, si apre un altro cantiere: e vai, cantiere perenne, anche se questo, almeno, sarebbe utile.
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