Dopo il blitz dei carabinieri all'ospedale di Molfetta sul servizio “Percorso donna” interviene il Tribunale del malato
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MOLFETTA – La coordinatrice del Tribunale del malato, Marta Pisani, interviene sulla notizia relativa al blitz dei carabinieri all’ospedale di Molfetta su presunte irregolarità del servizio “Percorso donna” di cui “Quindici” ha parlato nella rivista in edicola e sulla quale è in corso un’inchiesta della magistratura. Avevamo noi stessi sollecitato il Tribunale del malato ad esprimersi su questa vicenda che abbiamo anticipato, e che avrà sicuramente un seguito giudiziario clamoroso.
«Sulla vicenda della sospensione del Percorso Donna, verificatasi nei primi giorni di dicembre 2013, il Tribunale per i Diritti del Malato – scrive a “Quindici” Marta Pisani - si è mossa immediatamente chiedendone ragione sia al direttore sanitario, dott. Bisceglia, sia al direttore amministrativo dott. Depergola.
La spiegazione ufficiale fornitaci è stata che occorreva porre rimedio alla anomalia sul sistema di prenotazione che sorpassava i normali canali del CUP facendo ricorso ad una particolare agenda, gestita direttamente dalla direzione sanitaria. Tale prassi è stata in vigore sin dall'esordio del servizio, nato da una convenzione stipulata nel 2007 tra la Consulta Femminile e la Asl, per dare una risposta adeguata ed efficiente alle donne che intendevano sottoporsi ad esami di prevenzione in materia di tumori femminili.
Lasciando agli organi competenti il compito di verificare la correttezza delle procedure, il T.D.M. si è preoccupato di far sì che il servizio fosse ripristinato quanto prima, anzi migliorato riportando in sede la figura del ginecologo, cancellata dalla ennesima contrazione dei servizi ospedalieri.
In questo obiettivo si inserisce l'appello che il T.D.M., insieme alla Consulta Femminile e al sindaco Paola Natalicchio, ha rivolto all'assessore alla Sanità Elena Gentile durante la sua recente visita presso il nostro ospedale.
Prendiamo atto con rammarico degli incresciosi sviluppi delle ultime ore, attendiamo i risultati delle indagini, intanto non ci stanchiamo di batterci perché l'utenza, ed in questo caso le donne, non perdano un servizio prezioso per la loro salute e non siano le vittime di errori altrui».
SUL PROSSIMO NUMERO DI QUINDICI, IN EDICOLA IL 15 MARZO, IL SEGUITO DELLA VICENDA, CON NUOVI PARTICOLARI INEDITI SUI MISTERI DI PERCORSO DONNA CHE SI ANNUNCIA COME UN NUOVO SCANDALO IN ARRIVO A MOLFETTA.
QUINDICI QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
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