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Donne in giunta sentenza defi nitiva contro il Comune e i cittadini pagano le spese
15 luglio 2010

Dopo i 7,8 milioni di euro sborsati dal Comune per i ritardi nei lavori del nuovo porto, e il milione di euro chiesto per risarcimento danni alle ditte appaltatrici della nuova caserma della capitaneria di porto, ora i cittadini saranno costretti a pagare anche le spese processuali relative alla questione delle donne in giunta. Il problema sollevato a giugno del 2008 dalla Consulta Femminile comunale, all’indomani della nomina degli assessori (tutti uomini) della giunta di centrodestra presieduta dal sindaco Antonio Azzollini, ha portato alla condanna defi nitiva del Comune di Molfetta e all’obbligo del pagamento delle relative spese processuali. La sentenza breve defi nitiva è stata emessa qualche giorno fa dalla terza sezione del TAR Puglia, che analizzando la situazione del Comune di Molfetta in materia di pari opportunità, all’indomani della nomina della nuova giunta Azzollini tutta “maschilista” e dopo l’esposto della Consulta Femminile, ha condannato il Comune per aver violato l’art. 37 dello statuto comunale il quale recita testualmente: “Il Sindaco nella formazione della Giunta, assicura la presenza dei due sessi”. Con la sentenza defi nitiva viene dichiarata la cessazione della materia del contendere visto l’ottemperanza del sindaco Antonio Azzollini a procedere, dopo i ripetuti inviti del TAR e le varie condanne, alla nomina di un assessore donna, rispettando gli art. 51 della Costituzione e l’art. 37 dello Statuto comunale di Molfetta in materia di pari opportunità. Il Comune, e quindi i cittadini di Molfetta, dovranno pagare caro, ancora una volta, per un errore del sindaco Antonio Azzollini, un atto di testardaggine e caparbietà che è costato caro ai molfettesi, se si pensa che oltre alle spese processuali, il Comune dovrà pagare anche gli avvocati che lo hanno difeso per tutta la durata della “battaglia” fra TAR e Consiglio di Stato durata all’incirca due anni. Una battaglia fatta di carte bollate che ha portato, come è avvenuto già per la nuova foresteria della capitaneria di porto e poi con il milionario risarcimento danni alla ditta appaltatrice del nuovo porto, la CMC di Ravenna, all’esborso da parte del Comune di Molfetta di somme da capogiro (parliamo di milioni di euro e non di pochi spiccioli) tutti a spese dei cittadini. Ancora una volta il sindaco Azzollini perde la sua battaglia, frutto della sua ostinazione facendo patire la città e tutti i cittadini che inconsapevolmente pagano i suoi errori.

Autore: Giovanni Angione
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