Doni ai bimbi poveri da misteriosa benefattrice
MOLFETTA – 7.12.2001
La tradizionale festa di San Nicola quest’anno ha avuto un risvolto legato alla cronaca, per la realizzazione di una buona azione e per la punizione di una cattiva. Cominciamo da quella buona. La sera precedente la festa una misteriosa signora ha suonato alla porta della scuola materna San Pietro a Molfetta vecchia, ha lasciato un pacco dono ed è andata via.
Le suore, dopo un primo attimo di sgomento in tempi di pacchi-bomba e di lettere all’antrace, hanno capito che non c’era da avere timore ed hanno aperto il misterioso involucro. Era il regalo di San Nicola per i bambini, molti poveri, dell’asilo: giocattoli e dolciumi per la gioia di tutti, dei genitori e delle stesse suore che hanno apprezzato questo gesto d’amore così raro di questi tempi e in una città che, per molti versi, si sta caratterizzando per il prevalere degli interessi personali e di bottega, contro quelli collettivi.
Ecco perché appare più bello questo episodio e, come nelle favole, la misteriosa signora non ha rivelato il proprio nome ed è scomparsa: un segno anche questo di discrezione da apprezzare in una società dove “apparire” diventa più importante di “essere”.
Ma San Nicola ama i bambini, ma anche la giustizia e così non ha fatto passare inosservato un venditore di cassette e Cd “pirata” che si era infilato tra le bancarelle dei giocattoli e dei dolci che tradizionalmente viene allestito in piazza Gramsci. E per Antonio Acconciaioco di Barletta, personaggio noto alle forze dell’ordine, sono scattate le manette dei carabinieri. L’uomo, che è stato rinchiuso nel carcere di Trani, aveva messo su una propria bancarella con merce contraffatta, mimetizzandosi fra gli altri ambulanti.
San Nicola non vuole che la sua festa e l’innocenza dei bambini vengano turbati da imbroglioni da quattro soldi.
Michele de Sanctis jr.