Domani a Molfetta la riunione del Forum di Agenda 21
MOLFETTA - Domani alle ore 18 a Molfetta, presso la sede comunale di Palazzo Giovene (Sala Stampa), si riunirà il Forum Agenda 21, l'organismo istituzionale di partecipazione attiva che riunisce attorno ad un unico tavolo cittadini, associazioni, imprese, rappresentanti del mondo accademico, della scuola, autorità politiche ed amministrative e che ha l'obiettivo di stimolare un "cambiamento di rotta" verso un modello di sviluppo che non trascuri la necessità di conservare le risorse ambientali, paesaggistiche, culturali e sociali del territorio, in altri termini: uno sviluppo reale e non apparente, forse meno "veloce", ma senz'altro più duraturo e concreto.
I temi all'ordine del giorno sono:
1) contributi del processo Agenda 21 locale alla formazione del Piano Energetico Comunale,
2) sostenibilità economica ed ambientale dell'impianto di produzione di energia elettrica in costruzione in località Contrada Ciardone,
3) aspetti organizzativi dell'attività del Forum.
«Nel campo del rapporto tra ambiente ed energia, Agenda 21 intende sollecitare un'incisiva azione che possa consentire di governare a livello locale le trasformazioni che stanno subendo – e che sempre più in futuro subiranno – i processi di produzione, di distribuzione e di uso dell'energia, ricercando "ricette" che siano in grado di garantire economicità ed efficienza e che assicurino nel contempo adeguate prestazioni ambientali; per far ciò risulterà necessario agire su due livelli: uno propositivo, che miri a promuovere lo sviluppo di soluzioni innovative che tengano conto delle dinamiche in atto (in primis l'impennata del prezzo del petrolio conseguente al progressivo, ma ineluttabile, esaurimento dei giacimenti di greggio), ed uno di controllo, che verifichi gli effetti economici ed ambientali delle scelte che si faranno e di quelle già fatte.
Negli ultimi mesi a Molfetta è maturata una sempre maggiore consapevolezza nei confronti di questi problemi: il Dipartimento di Chimica dell'Università di Bari ha promosso una serie di incontri che hanno "acceso i riflettori" sulla questione e, ragionando a varie scale, da quella globale a quella locale, si sono rilevate le criticità e la futura – potremmo dire, ormai imminente – crisi dell'attuale sistema energetico e conseguentemente s'è cominciato a riflettere circa la necessità di trovare risposte adeguate, efficaci, in tempi rapidi, risposte che possono – forse devono – anche essere locali, di piccola scala, diffuse.
Contemporaneamente su una questione particolare, quella dell'impianto che la società Powerflor sta allestendo a fianco della Strada Provinciale per Bitonto, si sono andate formando sensazioni di preoccupazione non solo tra gli imprenditori agricoli le cui coltivazioni si trovano all'interno dell'area che sarà colpita dalle ricadute inquinanti di quest'impianto, ma anche tra i cittadini che temono gli effetti negativi sulla salute che potrebbero essere determinati dalle emissioni dei due – o forse sei, se dovesse essere autorizzato l'ampliamento a 116 MW a fronte dei 39 MW attualmente previsti – enormi motori diesel che costituiranno il nucleo della centrale: è necessario verificare la fondatezza di queste inquietudini.
Il dibattito che si svolgerà nel Forum e le azioni che si deciderà di intraprendere, anche di concerto con altri soggetti come Città Sane, serviranno ad orientare le attività dell'Amministrazione e del Consiglio Comunale, a fornire utili indicazioni, numeri, fatti, dati, ma anche sensazioni, istanze e desideri, a chi ha la responsabilità di scelte strategiche – e quest'aggettivo in questo caso non è affatto usato a sproposito – che influenzeranno il nostro futuro e, probabilmente, anche quello delle future generazioni».