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Decennale dei Giochi del Mediterraneo: attraverso lo sport, Piva racconta la Bari delle luci Dopo quella dei chiaroscuri tipica dei sui film, dal documentario “Dove Nessuno è Straniero” emerge una città che sa porsi come modello positivo
10 giugno 2007

BARI – "Torno a raccontare Bari non con i chiaroscuri delle periferie, ma con la luce dei riflettori mediatici che la città seppe accendere. Ho capito presto che il mio documentario sui Giochi del '97 non sarebbe stato celebrativo: ho provato a raccontare l'evento, ma cercando di far emergere il lavoro che c'era dietro, lo sguardo che lo caratterizzava, e i benefici a lungo termine, non solo in termini di impianti, che seppe creare. E ho percepito il grande effetto volano che possono indurre eventi del genere". Così il regista Alessandro Piva ha introdotto l'anteprima del documentario "Dove Nessuno è Straniero" realizzato per il Comune di Bari e il Coni locale in occasione del decennale dei XIII Giochi del Mediterraneo. La proiezione, al cinema Galleria di Bari, è stata aperta dell'assessore comunale allo Sport e presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro, che ha ricordato il clima - vissuto allora come responsabile dell'Area impianti del comitato organizzatore - che seppe porre Bari come modello vincente a livello internazionale. I diciotto minuti del documentario sono aperti sullo schermo dallo stesso Piva che accompagna gli spettatori nel ripercorrere l'evento sotto vari profili: dalle gesta sportive più significative, alle interviste sia agli organizzatori – a cominciare dal presidente del comitato organizzatore di Bari '97 Antonio Matarrese – sia ad atleti che vi parteciparono, sia a spettatori poi divenuti campioni internazionali (Maria Pia Lionetti racconta di quando due edizioni dopo si ritrovò in nazionale a vincere i Giochi nel tiro con l'arco), alternati ad approfondimenti sulla macchina organizzativa e a panoramiche sui numeri dell'evento. Il tutto facendo affiorare l'atmosfera unica che si respirava in città, e il calore della gente - emblematici i tremila volontari - che riempiva gli impianti e accompagnava le gare. "Visionando col mio staff i tanti materiali prodotti per i Giochi e oltre cento ore di repertorio, mi ha sorpreso la loro modernità per impostazione, qualità, grafica. A testimonianza che si era un passo avanti rispetto al tempo" ha sottolineato il regista. Per Piva, salernitano di nascita ma barese per formazione e adozione, vincitore di David di Donatello e Nastri d'Argento, dunque un nuovo tassello sul percorso che in vario modo - dai film "Lacapagira" e "Mio Cognato" agli spot, dai documentari ai laboratori di cinema - lo vede raccontare l'evoluzione della città. Il documentario sarà visionabile ogni giorno, da lunedì 11 a domenica 17 (ore 9-23) nella Sala Murat durante la mostra per il decennale dei Giochi. Tra i vari materiali legati all'evento, in mostra anche i pannelli delle immagini sportive del fotoreporter Rocco De Benedictis e le sequenze della fotografa Luciana Galli sull'atmosfera che in città si creò attorno ai Giochi. Previsti anche tre incontri pubblici in programma lunedì 11 (ore 19, inaugurazione della mostra), martedì 12 e sabato 16. Eventi tutti coordinati dal giornalista Dionisio Ciccarese già direttore dell'Area comunicazione di Bari '97, e uniti dal fortunato slogan che accompagnò l'edizione dei Giochi: “A Bari Nessuno è Straniero”.
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