Dai flussi migratori ai flussi turistici, il tema del “ritorno” nel convegno dell’Associazione molfettesi nel mondo
L'intervento di Angela Amato
MOLFETTA - Che vivessimo immersi circondati dalla pura bellezza, è cosa risaputa. Che fossimo seduti su una miniera d’oro è cosa che diamo per scontata. La bellezza è tra noi, ne respiriamo l’energia, ci circonda, quasi non ce ne accorgiamo, abituati a respirarla. Ma che la bellezza del nostro territorio possa essere generatrice di un turismo “di ritorno” è oggetto di approfondimento.
“Dai flussi migratori ai flussi turistici” questo il tema dell’incontro svoltosi nell’Aula magna dell’IISS “Mons. A. Bello”, su iniziativa dell’Associazione Molfettesi nel mondo, la ricerca effettuata da docenti dell’Università degli Studi di Bari e dell’Università della Calabria.
Angela Amato, presidente dell’Associazione “Molfettesi nel mondo” introduce il tema della ricerca, un tema caro alla nostra città che conta migliaia di molfettesi emigrati. I proff. Vito Roberto Santamato e Nicolaia Iaffaldano dell’Università “Aldo Moro” di Bari, illustrano i risultati della ricerca che ha approfondito il tema del turismo “di ritorno”.
L’Italia conta circa 61 milioni di cittadini; nel mondo ci sarebbero 81 milioni di potenziali turisti “delle radici” cioè coloro che, figli di emigrati, non hanno mai visitato lì Italia. Il fenomeno dell’emigrazione non è un fenomeno scomparso ed anche se oggi si parla di una emigrazione “intellettuale”, si tratta pur sempre di un fenomeno di radice economica.
Si tratta di uno studio dell’Università della Calabria e dal prof. Santamato ripreso per la Puglia con entusiasmo. La ricerca ha inteso coinvolgere 257 Comuni, di cui 134 hanno risposto con una collaborazione fattiva pari, pertanto, al 52% delle adesioni. Un risultato è senza ombra di dubbio palese: la consapevolezza degli amministratori dell’importanza del fenomeno migratorio tanto che si stanno adoperando per costituire una rete per la valorizzazione del territorio attraverso l’acquisto di case da ristrutturare ad un euro, sagre, degustazioni, itinerari turistici, mostre.
Gli interventi della prof.ssa Sonia Ferrari dell’Università della Calabria, della dott.ssa Manuela Lenoci, dell’ufficio ricettività Bari e provincia di Puglia promozione, della dott.ssa Paola de Pinto, coordinatrice dell’Info point turistico di Molfetta e della prof.ssa Maria Rosaria Pugliese, dirigente scolastico dell’IISS “Mons. A. Bello hanno sottolineato la centralità, non solo per la memoria ma anche nell’economia, del flusso migratorio di ritorno mentre il prof. Vito Antonio Leuzzi ha approfondito le radici storiche del fenomeno migratorio.
La ricerca non poteva che avere il consenso da parte dell’Amministrazione come ha concluso il sindaco Tommaso Minervini che ha sottolineato la totale adesione e collaborazione all’iniziativa.
E non poteva essere altrimenti per una città che lascia andare via i propri figli con la morte del cuore ma che accoglie anche i figli dei figli con l’amore di una madre che vive aspettando il loro ritorno.
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Autore: Beatrice Trogu