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Covid, sempre in crescita i contagi in Puglia: 1.483 e 15 morti. Mistero a Molfetta, il sindaco non comunica più i dati. Il dubbio sui “privilegiati”
07 marzo 2021

MOLFETTA - Sono 1.483 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Puglia, su 10.526 test registrati nelle ultime 24 ore, come riportato nel consueto bollettino epidemiologico. Si contano anche, purtroppo, 15 decessi: 9 in provincia di Bari, 3 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto. Il tasso di positività è del 14% contro il 6,6% in Italia, che comunque è un dato in crescita. 

Per quanto riguarda i nuovi positivi, la provincia di Bari riporta 600 nuovi casi; seguono quelle di Foggia (208), Brindisi (78), Lecce (170), Bat (110), Taranto (310). A questi vanno sommati 3 casi di residenza non nota e 4 residenti fuori regione.

Sul fronte ricoveri la situazione è rimasta invariata nelle ultime 24 ore: si passa da 1443 a 1439 pazienti che occupano i posti letto delle strutture sanitarie regionali. Cresce il numero dei guariti, dai 114.497 di ieri si passa ai 115.362 di oggi. Continuano purtroppo a salire i casi attualmente positivi, 34.853, in aumento rispetto ai 34.250 delle ultime 24 ore. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.613.815 test.

A fronte di questa situazione, a Molfetta, si è scelta la strada di non comunicare più le informazioni sui contagi, forse per non allarmare i cittadini.

Il sindaco Tommaso Minervini aveva cominciato con una comunicazione video quotidiana, poi è passato a quella settimanale, poi al silenzio totale.
Rivolgetevi alla Asl o alla Regione, la risposta che viene dallo staff dello stesso sindaco alle richieste dei cittadini. Alla faccia della vantata trasparenza!

Intanto continuano le vaccinazioni, anche se a ritmi ridotti, un po’ per l’organizzazione locale, un po’ per quella regionale e della Asl.

Ma, dopo la denuncia del deputato del Pd Lacarra, che è anche segretario regionale del partito, sarebbe utile un’indagine anche a Molfetta per vedese se ci sono casi di “privilegiati” (parenti, amici o raccomandati) che hanno ricevuto in anticipo il vaccino, senza averne diritto. In questo caso, andrebbero denunciati alla magistratura sia il soggetto che ha ricevuto il vaccino e soprattutto chi lo ha somministrato sottraendolo alle categorie più a rischio.

Non mancano gli appelli di tante categorie dagli avvocati ai commercialisti, dai commercianti ai giornalisti, che chiedono di avere una precedenza. In queste priorità, i governi nazionale e regionale, si muovono con confusione. Basterebbe procedere per fasce di età, per evitare privilegi, dopo aver dato la precedenza a coloro che veramente sono a rischio.

VACCINI, LOPALCO: UTILIZZATO L'85% DELLE DOSI. «Abbiamo somministrato oltre l’85% dei vaccini ricevuti. Per usare la scorta del 30% (che abbiamo ridotto al 15%), quella da conservare per le seconde dosi, si sta facendo un lavoro certosino di programmazione delle seconde dosi. Siamo fra le regioni italiane che sta utilizzando più velocemente tutte le consegne": lo scrive su facebook l'assessore regionale alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. «Abbiamo concluso la vaccinazione del personale sanitario - prosegue - resta qualche coda di liberi professionisti che dovranno avere un po' di pazienza perché non erano inclusi nel piano originario della struttura commissariale. Abbiamo vaccinato tutti gli ospiti delle RSA. Abbiamo vaccinato (al 5 marzo) 58.000 ultra80enni. Un quarto del totale. Se avessimo più scorte, ne avremmo vaccinati di più. Abbiamo vaccinato già metà del personale scolastico. La loro vaccinazione si completerà il 14 marzo con l’arrivo della prossima scorta di AstraZeneca. Procede la vaccinazione delle forze dell’ordine, man mano che consegniamo il vaccino. Sarà dunque avviata progressivamente la vaccinazione degli altri appartenenti ai servizi essenziali».

VACCINI A OVER 80 E OPERATORI SCOLASTICI - In Puglia sono 60.918 gli over 80 vaccinati, 50.822 gli operatori scolastici: lo rileva il report del ministero della Salute aggiornato a ieri pomeriggio.

Complessivamente sono 338.699 le dosi somministrate, 169.941 riguardano il personale sanitario. L’87,2% delle dosi a disposizione sono state utilizzate, nei frigoriferi ne restano circa 50mila in attesa dei nuovi rifornimenti della prossima settimana.

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