Corpo forestale e WWF denunciano un uomo che catturava cardellini
BARI – 12.7.2005
Il Corpo Forestale di Bari e le Guardie Volontarie del WWF di Bari hanno denunciato un uomo mentre era intento a praticare l'uccellagione in una area situata alla periferia Sud di Bari. L'uomo è stato individuato dagli agenti mentre alle prime ore dell'alba di ieri posizionava una gabbietta con all'interno un cardellino utilizzato come richiamo e disponeva una serie di rametti (panie) cosparsi di colla nei pressi del richiamo. Subito dopo il bliz degli agenti.
Questa pratica permette con qualche ora di pazienza di catturare dai 20 ai 30 cardellini al giorno che poi vengono venduti al mercato nero intorno ai 25/35 euro ciascuno. Questa pratica alquanto lesiva può portare generalmente alla morte del trenta percento dei cardellini catturati i quali imbrattati di colla ne vengono intossicati o bloccati nei movimenti. Spesso capita che questi bracconieri nel tentativo di ripulirli dalla colla utilizzano della benzina i cui vapori sono particolarmente letali per i piccoli canori. L'uomo è stato denunciato ai sensi delle leggi sulla caccia (L. 157/92) e sui maltrattamenti agli animali (L. 189/2004). Inoltre sono stati sequestrati i cardellini e tutte le attrezzature utilizzate per la loro cattura.
Per Pasquale Salvemini – coordinatore Regionale del WWF – la Puglia detiene il triste primato nazionale per le pratiche illegali concernenti il bracconaggio e l'uccellagione, basti pensare al dilagante utilizzo di richiami elettromagnetici che sono oggetto spesso di cambi di rotta dei migratori, oltre ad essere, grazie alla politica filo venatoria dell'ex assessore regionale Marmo la mecca di cacciatori e bracconieri. Inoltre la Comunità Europea ha recentemente elevato procedura di infrazione all'Italia per la sfrenata caccia ai fringuelli. Ci attendiamo che la regione Puglia (capofila nella materia prelievo in deroga) nell'imminente riunione della conferenza stato-regione prenda atto di quanto sancito dall'Europa.
Lucrezia Pagano