MOLFETTA - Da tre a cinque anni le richieste del sostituto procuratore Fabio Buquicchio della Procura di Trani per i sei imputati nel processo per il caso Meral, il complesso edilizio sulla strada provinciale per Giovinazzo (suolo dell’ex pastificio Maldarelli), a due passi da Lama Martina-Cupa: Vito e Giovanni Alba e Michele Berardi (5 anni di reclusione), Vincenzo Gagliardi e Pietro Spadavecchia (4 anni), Angela Alba (3 anni). Parte civile nel procedimento i firmatari del protocollo d’intesa per l’acquisto degli immobili.
Truffa aggravata e bancarotta fraudolenta, i reati contestati dalla Procura, come anche l’accusa d’illecito amministrativo, perché il consorzio, pur beneficiando di un finanziamento per la costruzione di alloggi per le Forze dell’Ordine, non avrebbe mai rispettato quel tipo di destinazione. Del resto, il Consorzio Meral è anche uno dei punti dell’indagine “Mani sulla città”.
Le indagini della Guardia di Finanza sono state avviate nel 2006 dal sostituto procuratore di Trani, Ettore Cardinali, dopo il fallimento dell’Economy Programm srl, società del consorzio con la Conscoop (Consorzio Fra Cooperative di Produzione e Lavoro) di Forlì e la Vi.Al.Co. srl (impresa edile di Molfetta). In nove all’udienza preliminare: Donato Sancilio e Cosimo Pansini (patteggiamento), Giacomo La Rocca, poi deceduto (rispettivamente amministratori unici in due diversi periodi e amministratore di fatto della Economy Programm), Vito (amministratore Vi.Al.Co.) e Giovanni Alba (amministatore di fatto Vi.Al.Co e del consorzio Meral), Angela Alba (presidente Meral), Michele Berardi, Vincenzo Gagliardi, Pietro Spadavecchia (soci della ditta dichiarata fallita).
La prossima udienza è stata fissata per il 19 settembre con le arringhe difensive e, forse, la lettura della sentenza.
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