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Consiglio comunale-bis a Molfetta: interrogazioni e caso D'Ingeo. Rinvio sul porto, è polemica Stavolta la maggioranza c'è, ma non si parla comunque dei lavori per il porto commerciale: votato il rinvio per l'assenza del sindaco Azzollini
25 luglio 2009

MOLFETTA - “Gli impegni sacrosanti del senatore Antonio Azzollini non devono pregiudicare il sindaco Antonio Azzollini”. Così il consigliere di opposizione (Rifondazione) Gianni Porta commenta l'ulteriore, ingombrante assenza del primo cittadino. C'è il numero legale e dunque si procede alla seconda convocazione della seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, disertata allora dalla coalizione di centrodestra. Stavolta è assente solo il sindaco Azzollini: una assenza che diventerà argomento di confronto tra le parti in coda alla seduta. Manca anche il vice Pietro Uva: Azzollini viene sostituito dall'assessore con maggiore anzianità, Leo Petruzzella. Ad aprire il consiglio, per fatto grave, era stato lo stesso Porta, intervenendo sul messaggio minatorio recapitato in settimana al coordinatore del Liberatorio Politico, Matteo D'Ingeo. “Il gesto di viltà che condanniamo è anche indice di una escalation dei fenomeni che attendono ala sicurezza al libero svolgersi della dialettica in città”, ha affermato Porta. “Qualcosa si è rotto nei meccanismi di convivenza civica: oggi in città non c'è solo divisione tra gli schieramenti politici, ma anche tra chi pensa che la città viva nella normalità e chi crede che il livello di guardia sia abbondantemente superato, e non da oggi. Non penso sia un buona risposta quella del sindaco, che invita a farsi un giro ad Andria per testare la situazione lì”. “Già dopo gennaio intervenimmo sulla questione sicurezza, senza ricevere alcuna risposta: non è sufficiente attestare solidarietà solo in concomitanza di questi picchi, quando le istituzioni non hanno mai dato un segnale di intransigenza in materia di occupazione del territorio”, prosegue il consigliere di Rifondazione Comunista, citando anche l'intervista rilasciata a "Quindici" dal sindaco, sul numero in edicola della nostra rivista: “non ce la si può cavare con il populismo di una risposta come 'non posso vietare a nessuno di fare il proprio lavoro'. Cos'altro deve succedere prima di discutere finalmente del Piano di Commercio, di cui ormai si favoleggia?”. Porta annuncia poi che l'opposizione chiederà la convocazione di un consiglio monotematico sulla questione sicurezza, possibilmente in un luogo pubblico. Si passa poi all'ordine del giorno: annunciata sostituzione del consigliere Domenico Palmiotti, subentrato come assessore a Saverio Tammacco eletto alla provincia, con Domenico La Forgia (Pdl). Il fuoriprogramma è lo spostamento di La Forgia in 3a Commissione Consiliare Permanente , mentre nella 5a (Politiche sociali, solidarietà, volontariato e Politiche giovanili) va Andriani. Dopo gli auguri di rito, il consigliere di opposizione De Robertis intende entrare nel merito politico: “un elettore esprime la sua preferenza per un candidato, ma mesi dopo non lo trova più in consiglio”, ma la replica da parte del presidente Camporeale è che non è il momento per valutazioni del genere. E' la volta delle interrogazioni consiliari in sospeso: addirittura nove in attesa, “tre hanno ricevuto risposta”, annuncia Camporeale, in realtà, complice una gaffe della maggioranza, saranno due. Si parte con Porta, che chiede lumi in merito alla gestione scaduta dei palazzetti dello sport di Via Giovinazzo (Fitet) , Don Sturzo e Palapoli (consorzio), al perché vengano usati come deposito dall' Asm, o in passato come residenza per un ex tesserato, e se vi siano costi pendenti. La replica dell'assessore Mariano Caputo è che “il contratto di gestione prevede 3 anni rinnovabili, siamo in prorogatio. La conduzione è stata ineccepibile, e non vi sono costi pendenti”. Non la vede così Porta, che controreplica: “le bollette ci sono, tra tutte le utenze dei tre palazzetti, si arriva ad una somma di circa 100.000 euro di debito delle società di gestione”. Interrogazione anche del consigliere Pino Amato (Udc) sull' appalto per le pulizie negli uffici dell'Asm: “è stata indetta una gara? Esiste un preventivo alla Multiservizi ? È stata condotta una indagine di mercato per stabilire il prezzo migliore" ? La risposta dell' assessore Mauro Magarelli lo lascia insoddisfatto, e promette un approfondimento. Salta, invece, la risposta alla terza interrogazione, quella di Gianni Porta sulle Lame, perché si crea un malinteso all'interno della Giunta su chi avesse la responsabilità della risposta, e perché in ogni caso Porta intende affrontare il dibattito alla presenza sia del sindaco che dell' ing. Rocco Altomare, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune. L'ultimo atto è il più caldo: per lo stesso motivo che aveva portato alla diserzione della scorsa seduta lunedì, la maggioranza chiede il rinvio della discussione dei lavori per il nuovo porto commerciale per l'assensa del sindaco, per bocca del consigliere Antonio Marzano: “non vogliamo sottrarci al dibattito, ma magari, prima della presentazione di un argomento in consiglio, sarebbe positivo e più proficuo porre all'attenzione dell'interlocutore interessato l'argomento, per concordare i tempi di una discussione serena. Non vedo la necessità di porre la questione in maniera così rapida, se non quella di strumentalizzare l'assenza del sindaco”. L'opposizione non ci sta. Giovanni Abbattista (PD) replica: “non voteremo per il rinvio, non perché ci faccia piacere discutere senza il sindaco, tutt'altro, ma è sbagliato ricondurre tutta la questione amministrativa esclusivamente alla figura del sindaco. Rifiutiamo l'equazione sindaco = porto. Conosciamo l'ìter regolare, non conosciamo e non vogliamo conoscere un accordo sui tempi. Conosciamo il diritto, non altre forme, e non vogliamo più attendere quattro, cinque mesi per una risposta”. Anche a Porta non va giù l'espressione “tempi concordati”. Duro Pino Amato: “votatelo, e prendetevi questo rinvio, ma direte ancora una volta a questa città che non siete in grado di parlare, perché non c'è il sindaco”. Alla fine si vota: e si chiude con un altro rinvio.
Autore: Vincenzo Azzollini
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