MOLFETTA - Sarà un Consiglio comunale particolare, quello convocato per venerdì 12 ottobre al Palazzo Giovine del Comune di Molfetta (ore 16,30). Non solo per la discussione sulla vicenda dell’area metropolitana, annunciata in anteprima da Quindici all’inizio del mese di ottobre, ed esaminata nei suoi aspetti tecnici sul prossimo numero in edicola il 15 ottobre (con tutte le prospettive amministrative possibili). Ma anche per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione dello stato dei programmi di attuazione per l’anno 2012.

Il ritardo con cui saranno discussi e approvati gli equilibri di bilancio (secondo l’art.193 del TUEL, entro il 30 settembre) potrebbe far scattare una delle misure fissate dall’art.141 del TUEL, ovvero la nomina di un commissario ad acta, una notifica ai consiglieri comunali da parte della Regione e poi lo scioglimento del consiglio.

Tra l’altro, già l’ANCI aveva ricevuto assicurazione dal Ministero dell’Interno per una proroga dei termini sull’assestamento di bilancio, anche se lo stesso Ministero non ha mai ratificato un provvedimento ad hoc.

Questa mancata proroga ha lasciato (e lascia) senza copertura legislativa molte amministrazioni locali, perché i termini dell’art.193 del TUEL restano invariati. Secondo l’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), solo per gli enti locali che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione l'adempimento previsto sulla salvaguardia non è formalmente obbligatorio, perché l'ente non è in grado di compiere la ricognizione degli equilibri per la mancanza del documento contabile da sottoporre alla verifica.

Insomma, per il Comune di Molfetta non dovrebbero esserci danni collaterali, ma il ritardo suscita alcune perplessità. Infatti, secondo indiscrezioni, gli uffici comunali avrebbero avuto notevoli difficoltà nel contenimento dei debiti fuori bilancio e nel far quadrare i conti (pare ci sia un buco di alcuni milioni di euro), soprattutto in previsione della nuova normativa statale per evitare situazioni sempre più diffuse di dissesto finanziario.

Tra l’altro, sembra che la maggioranza di centrodestra non si presenterà compatta, facendo saltare addirittura il Consiglio per mancanza del numero legale. Un bel rompicapo per il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, impegnato anche a calmiera i mal di pancia interni alla sua maggioranza, acuitisi dopo il reingresso di Giacomo Spadavecchia nella giunta comunale (ratificato all’inizio della seduta). Lo stesso Azzollini sarebbe anche impegnato a sedare i moti di ribellione per la nomina del condidato sindaco di centrodestra, in queste settimane surrogato dal polverone dell’area metropolitana.

Nello stesso consiglio si discuterà l’adozione della variante del Piano Urbanistico Esecutivo del Comparto 18, anche se su questo punto ci dovrebbero essere delle questioni tecnico-amministrative essenziali che richiederebbero un puntuale approfondimento, in primis da parte dell’opposizione.

L’amministrazione Azzollini varerà anche la creazione di una non meglio identificata “fondazione” per seguire le fasi di progettazione e costruzione del nuovo ospedale del Nord Barese. L’ennesima “cozza vuota”, un provvedimento molto simile a quello del 2008 con cui fu istituita la Molfetta Newport (vera e propria scatola vuota, con a capo l’attuale consigliere regionale Pdl, Antonio Camporeale). Sarà opportuno capire i membri di questa fondazione, che si spera non abbiano legami politici con nessuno, e soprattutto i compiti effettivi da perseguire su un’operazione amministrativa prettamente regionale.

 

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