MOLFETTA - Come rivivere, e rivisitare, la Storia con ironia e leggerezza. Quella che si può e si deve avere quando la storia è veramente “passata”, quando è diventato oramai quel possesso perenne di cui parlava Tucidide e non un tragico richiamo delle vicende di oggi. Tanto che la risata, lungi dall’essere blasfema, è un rigenerante, come accade per le antiche vicende della regina Cleopatra e dei suoi amori, Cesare e Antonio, raccontate dall’ancella Carmiana.
Elena Ferrari sabato 20 e domenica 21 aprile ha portato in scena sul palco della sede di Malalingua il monologo comico-storico Cleopatra, Cesare e Antonio, da lei stessa ideato e interpretato.
Un po’ fedele, un po’ maligna, Carmiana-Ferrari ci svela gli aspetti più intimi e femminili della psicologia di una donna che, a guardare le fonti, ha fatto la storia. Ma non è poi così bislacco parlare in questi termini della regina d’Egitto, perché donna, è vero, di potere e di intrighi, ma prima di tutto donna, appassionata e fragile. Uno sguardo, quello della Ferrari, che coniuga introspezione e ironia.
La seconda edizione della rassegna di drammaturgia contemporanea Storie da me – Autori in scena, organizzata dall’Associazione Culturale Malalingua (Molfetta, Vico I Catecombe 16) prosegue con gli appuntamenti di maggio.